giovedì 3 giugno 2010

MA QUANTO NON FA RIDERE MASSIMO GHINI CHE GIOCA A ROBIN HOOD?

Massimo Ghini vive nel grande equivoco di essere un attore brillante. Una condizione esistenziale, immagino, piuttosto difficile, perché una buona percezione di se stessi è fondamentale. L'uomo che ha vestito (propriamente, nonostante quel residuo di calata romanesca) i panni di Enrico Mattei in una fiction di Raiuno, ora è alle prese con un imbarazzante spot per le Poste italiane. Vestito da novello Robin Hood, entra in un ufficio, parla con l'impiegata, si lascia andare ad ammiccamenti che neppure nelle recite parrocchiali di quand'eravamo bambini. L'unica ideona (grande ideona) di fondo della campagna pubblicitaria era giocare sulla quasi contemporanea uscita nelle sale del «Robin Hood» di Ridley Scott con Russell Crowe.
Massimo Ghini non fa ridere ed è convinto - ormai da anni, vedi anche il reclutamento per «Amici miei 400» - di essere un attore brillante. Un appello alla famiglia: qualcuno gli parli, gli dica qualcosa. E' importante. Sta diventando una delle grandi emergenze nazionali.

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