martedì 12 ottobre 2010

A NEW YORK IL CONDUCENTE DI BUS SEMBRA FIORELLO

Ho visto un autista di pullman sulla Broadway, direzione Wall Street, che sembrava venuto da un altro pianeta. 120 chili di omone nero impeccabile nei modi e nella gestione del mezzo. Diceva "Thank You" al passeggero al trillo di ogni timbratura di biglietto (trovane uno così in Italia), e annunciava personalmente al microfono il nome e le vie di riferimento di ogni fermata, dando un breve cenno sulla successiva. Il tutto guidando, mangiando patatine e vivendo il proprio autobus con una professionalità inaudita. E con un piglio quasi cabarettistico. Roba che neanche Fiorello. Commentava a voce alta, ridendo, incazzandosi e parlando rigorosamente da solo, le manovre degli altri automobilisti, ma di fatto era impeccabile. Mai vista tanta passione in un servitore del servizio pubblico. Da noi, uno così non esiste. Se esistesse, lo farebbero santo prima di arrivare al capolinea.

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