martedì 30 novembre 2010

JASON KAY * «FACCIO CONCERTI PER MILIONI DI PERSONE, E POI MI RITROVO DA SOLO»

Sembra un po’ deluso della propria vita, ma non può certo lamentarsi delle classifiche. Mentre si consuma la crisi personale del leader della band, Jay Kay (40), l’ultimo album dei londinesi Jamiroquai, «Rock Dust Light Star» scala implacabile le hit.  Dopo 18 anni di carriera, Jason pare non essersi ancora abituato alla scia di vuoto che lascia il successo. «Sono stanco, arrabbiato e sempre più intollerante» dice. «Passo dal Brasile all’Argentina e nel frattempo mi devo occupare in prima persona di ogni dettaglio.  Di sera mi esibisco di fronte a migliaia di persone e poi torno a casa, nel silenzio, con le valigie da disfare, e tutto mi sembra molto strano». L’insofferenza del reuccio del funky, che non sa né scrivere né leggere la musica ma è solito canticchiare mentre i suoi collaboratori prendono appunti per non perdere le sue ispirazioni, si estende al mondo discografico. Fatto anche di signori che ti tirano per la felpa dicendoti che cosa devi o non devi dire. Reggerà questo ritmo?
ROCK DUST LIGHT STAR è settimo album di inediti della carriera dei Jamoroquai, che viene dopo 25 milioni di copie vendute dei precedenti, ed è stato interamente realizzato in studio, con citazioni degli Stones, di David Bowie e dei Roxy Music. Tutti i brani sono stati scritti dal vucanico Jay Kay.

(TV SORRISI E CANZONI - NOVEMBRE 2010)

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