martedì 12 aprile 2011

CHIRURGIA PLASTICA * SULL'ISOLA DEI FAMOSI IL TRACOLLO DELLE SILICONATE

È scientificamente provato: in Honduras, c’è chi non dura.

D’altra parte, se sei un Vip, poco importa se fresco o stagionato, e accetti di farti carico di un’esperienza totalizzante come «L’isola dei famosi», questo è il prezzo da pagare: fame, mosquitos, compagni di tenda petulanti, rumori e odori molesti; con contorno di lacrime via satellite e sangue a suon di nomination. Può bastare? Neanche per idea. Mancano all’appello litigi, mezzi esaurimenti, estenuanti «prove ricompensa» per un piatto di pasta e ceci, e l’incubo per eccellenza di chi fa il mestiere di mostrarsi in pubblico accarezzando la popolarità: il deperimento fisico. Misto alla totale assenza di trucco. Un mix che se per le naufraghe (ma anche per molti colleghi vanitosi) è fonte di incubi notturni, risulta invece miele per il palato del telespettatore. Il quale, ammettiamolo, gode non poco nel vedere quegli scampoli di fama che si trasformano in fame. Nera. Nerissima. È l’implicito patto (garanzia di qualità del reality) fra Simona Ventura e il suo pubblico: tu falli «soffrire» come piace a noi, e noi restiamo incollati al televisore.

Nel piatto di ogni concorrente, del resto, ci sono 50 grammi di riso al giorno, tre litri d’acqua e altri tre litri arricchiti di sali minerali. O sei Adriano Pappalardo, digiuni due settimane e poi canti «Ricominciamo» come se niente fosse, oppure dopo un po’ perdi i pezzi. Sia fisicamente che psicologicamente. È inevitabile. E le foto di queste pagine lo dimostrano.
«Condizioni di stress fisico come quelle possono essere devastanti» commenta Fiorella Donati, che a Milano e Londra si occupa di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. «Il sole consuma la pelle, c’è disidratazione, e in quell’alimentazione mancano le proteine, che fanno massa muscolare e mettono testosterone in circolo. Togliendo grasso e muscoli, si evidenzia il peggio. Per il viso, chi ha fatto botox o acido ialuronico regge meglio di altri soggetti che hanno utilizzato silicone libero, olio di silicone. Lì tutto diventa più evidente: labbroni e zigomi appaiono come un corpo estraneo. È lo stesso principio della bassa marea: quando l’acqua scende, spuntano le pietre che stavano sul fondo. Per il seno, chi ha una protesi, anche se diventa molto evidente, secondo me sta meglio di chi non l’ha. Un seno è fatto di ghiandole e grasso: svuotato di quello, cade tutto inesorabilmente. Soprattutto a una certa età».

(TV SORRISI E CANZONI - APRILE 2011)

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