lunedì 24 ottobre 2011

MARCO SIMONCELLI * ANCHE FIORELLO E FACCHINETTI CONTRO NONCICLOPEDIA

Non solo Vasco Rossi, che torna ad attaccare. Ora anche Fiorello e Francesco Facchinetti, dai rispettivi profili Twitter, sparano a palle incatenate contro Nonciclopedia, il sito satirico già oggetto degli strali e delle querele del rocker di Zocca.
Stavolta nella bufera finisce una battuta apparsa ieri dopo la tragica morte del campione Marco Simoncelli: «23 ottobre 2011, Moto GP di Sepang - Ennesima caduta per Marco Simoncelli. Ma ha promesso che questa è l'ultima».
Una boutade (a voi giudicare se felice o infelice) che ha fatto a dir poco incazzare il conduttore siciliano. Che ha reagito così: «Mi piacerebbe molto vedere la faccia del vigliacco di nonciclopedia , che ha digitato quella battuta infame. Metti la foto! merda! E chi ha parlato di chiusura! Saro ' libero di insultarli??? O no!!!». Allineato Francesco Facchinetti: «#nonciclopediamerda. #Vasco aveva ragione e gli siamo andati tutti contro. L'infame che ha scritto quella cosa sul #SIC dov'è? #nonciclopediadimerda punto e basta, niente scuse. Se hai un sito come quello, devi controllare i contenuti. Ragazzi devo andare a letto, fate in modo che quello schifo venga tolto da #nonciclopediadimerda, non so come ma facciamolo. Grazie di cuore».
L'onda emotiva per la morte di Marco Simoncelli ieri era fortissima nell'opinione pubblica, e anche le bacheche Facebook si sono riempite di ricordi e immagini del motociclista. Ora il caso, con alcuni Vip schierati contro Noncilopedia, riapre il vecchio dibattito sulla satira e sui suoi eventuali limiti etici ed estetici. C'è chi sostiene non debbano esistere mai, e chi teorizza ci si debba fermare di fronte alla malattia e alla morte. Si tratta di un confine di opportunità e buon gusto che non può essere che squisitamente personale. Bisogna notare che se la polemica parte da personaggi famosi già oggetto di satira, la loro arma diventa inevitabilmente un po' spuntata. Per almeno un paio di motivi: li si può sospettare di demagogia o populismo e per qualcuno sarebbe facile insinuare che ci siano anche motivi personali dietro le loro parole. Il dibattito, comunque, è aperto.

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