giovedì 7 novembre 2013

INSTAGRAM È IL DEMONIO

Instagram è il demonio. È come rifare elettronicamente le tette a una realtà che non ci piace, che preferiamo piegare ai nostri sogni. Così abbiamo la pia illusione di avere vinto noi. A furia di abbellire tutto con luci e colori sparati, ficcanti o intriganti, non si trova più una foto in giro che non sia tarocca. Mi aspetto, a breve, anche lapidi cimiteriali e immagini votive mirabilmente instagrammate. I parenti del defunto a caccia di un bel punto di giallo. Perché d'accordo che il nero è sempre un must ma - perdìo - non sarà mica morto nessuno...
Cornicetta o no, poco importa: basta aumentare la luce e scegliere il filtro giusto, e il gioco è fatto. Il vantaggio è che chiunque può scattare una foto che sembra decente, o persino bella, ma che di fatto non lo è. Le più immonde ciofeche acquistano un'allure magica, e il risultato finale indubbiamente intriga, appaga. Ci caschiamo un po' tutti, nelle lusinghe del demonio. Finirà che entreremo dall'ottico fatti come un tossico, a cercare disperatamente lenti instagrammate, per guardare la quotidianità mettendo un additivo alla routine.

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