giovedì 19 dicembre 2013

LA NUOVA FUNZIONE «MODIFICA» NEI POST DI FACEBOOK DA' UNA MANO AL COGLIONE

La nuova funzione "modifica" nei post di Facebook, se da un lato è benedetta perché consente all'autore di aggiustare qualcosa in presenza di refusi, dall'altro si sta rivelando un formidabile assist per i Coglioni che popolano la rete. Iniziare una discussione è inutile ovunque già nella vita reale (in genere ognuno ha le proprie opinioni e se le tiene, quindi perché perdere tempo con parole al vento?), ed è sommamente inutile imbastirla con un Coglione (da qui in poi, C.) nel quale ti imbatti su Facebook.
Eppure può capitare di esserci tirati per i capelli, oppure di leggerla così grossa da non riuscire a trattenersi. Così, post dopo post, tu ti metti lì e smonti il castello di deliziose idiozie del C. Lo prendi anche un po' in giro, se occorre, nei suoi deliri spesso carenti sul piano della sintassi, oltreché della logica. Fai dell'ironia, che è sempre l'arma migliore e che è in genere totalmente assente nel C. Quando ha finito il suo modesto repertorio, e non sa più che cosa dire (ieri uno ha concluso con un minaccioso "A buon rendere", manco gli avessi prestato qualcosa) tutto sembra finito lì. No, perché lo scaltro C. avvalendosi della nuova funzione "modifica", interviene sui propri post precedenti togliendo le parti che ti avevano consentito di dileggiarlo. Risistema alla fine la conversazione, insomma, lasciando ai posteri le tue parole o in sospeso, o prive di un'apparente giustificazione logica. Quindi, un paio di osservazioni:
1) Caro Zuckerberg, più che una nuova funzione forse ci hai regalato una nuova finzione. E non ne avevamo bisogno.
2) Quando Fruttero & Lucentini scrissero "La prevalenza del cretino" (oggi Coglione, perché c'è stato indubbiamente un upgrade) non sapevano ancora che sarebbe nato Facebook. Ma avevano già previsto tutto.

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