venerdì 26 aprile 2013

«MONTALBANO FUI» * IL COMMISSARIO FA IL BOTTO, MA LE STORIE SONO NOIOSE

I quattro nuovi episodi de «Il commissario Montalbano» stanno sbancando l’auditel, come sempre: il secondo, giovedì scorso, ha inchiodato (si fa per dire) alla poltrona 9,9 milioni di spettatori con il 35% di share. Risultati da partita della Nazionale. Peccato che in quest’ultima stagione, la serie non giri. Il prodotto sembra lento, sfilacciato, tirato via senza troppa voglia. Mi è capitato addirittura di sentire i commenti di alcune signore dall’ormone solitamente impazzito per l’uomo di legge siculo che non deve chiedere mai, che hanno inquadrato un Luca Zingaretti «un po’ appesantito, fuori forma». Qualcuna si è spinta più in là, parlando di «principio di senescenza».
Non so quanto ci sia ancora dei racconti di Andrea Camilleri (senz’altro la storia di base, non le sceneggiature e i dialoghi) nell’ultimo Montalbano, che gira per la solita Vigata semi-deserta e divora pesce e arancini nel mitico ristorantino sul mare. Di certo ci si annoia un po’, fra vendette pretestuose, qualche apparente distrazione in fase di scrittura, e alcuni apporti recitativi delle figure di contorno non proprio da Oscar. Persino Catarella, parliamoci chiaro, ha stancato, ridotto com’è alla macchietta di una macchietta. Speriamo non sia l’inizio della fine. Speriamo che che il «Montabano sono» non si trasformi, di questo passo, in «Montalbano fui». Sarebbe un peccato.

sabato 20 aprile 2013

BERSANI & BINDI * FUORI ALTRI DUE DINOSAURI DELLA POLITICA COME MESTIERE

Sarò anche un inguaribile romantico, ma pensare che altri due dinosauri della vecchia politica (della politica intesa come mestiere) come Bersani e la Bindi si siano dimessi (purtroppo solo dalle cariche di segretario e presidente del Pd) mi mette di buonumore. Qualche giorno fa ero perfino stato facile profeta su questo imminente crollo degli apparati. Andandosene, Pierluigi non ha tirato fuori uno dei suoi proverbi dall'indubbia efficacia (soprattutto per il repertorio di Crozza), ma ha detto: «Uno su quattro ha tradito, questo è di una gravità assoluta». La frase sui franchi tiratori conferma un'altra cosetta detta di recente, quando sentivo tanta gente ironizzare sui modi un po' sbrigativi di Grillo nell'orientare i suoi. Ogni partito esige disciplina al suo interno, e il Pd non fa eccezione. Si dirà: ma Grillo i non allineati li espelle. Può darsi (fino a un certo punto, e comunque non si può abusare di questa pratica). Ma il Pd, come il Pdl, li ha sempre ostracizzati, messi in panchina per buttarli fuori al giro successivo. Lo stesso metodo, ma facendo le cose in silenzio. Più mafiosamente. Quando sono pochi, ti puoi anche comportare così. Il problema si presenta quando diventano 101, come nel caso di Bersani. Allora te ne devi andare tu.

lunedì 15 aprile 2013

«THE VOICE OF ITALY» * LA NUOVA FASE, TRA BATTLES, LIVE E CURIOSITA'

• Finite le «Audizioni al buio»,  «The Voice of Italy» cambia pelle (e in parte lo studio, che si trasforma in una sorta di ring) per le altre due fasi, nelle restanti nove puntate.
• Nella seconda fase, quella dei «Duelli» (che dura tre puntate) ciascun coach sceglie due artisti della propria squadra e li fa scontrare duettando sullo stesso brano, per poi decidere chi merita l’accesso al segmento decisivo.
• Entrano in scena quattro «Special coach» per aiutare i coach ufficiali nel loro lavoro: Gianni Morandi (con la Carrà), Mario Biondi (con Noemi), Kekko Silvestre dei Modà (con RICCARDO Cocciante) e Cristiano Godano dei Marlène Kuntz (con Piero Pelù).
• L’ultima fase sarà quella dei «Live», dove ciascun cantante (8 per ciascun «allenatore») si esibirà da solo, con gli stessi coach o con ospiti internazionali. Solo in questa occasione verrà attivato il Televoto. Anche in questo caso, la scenografia dello studio sarà modificata adattandosi alle nuove esigenze dei protagonisti. L’appuntamento con la finale è fissato per il 30 maggio.
• Tra gli imminenti ospiti, sembra che la produzione sia riuscita a reclutare il coreano Psy, che lanciò il «Gangnam Style».
• Nel corso di tutto il programma, gli interpreti si esibiscono non su base preregistrata (come avviene in altri talent), ma accompagnati da una band dal vivo diretta da Leonardo De Amicis. Gli elementi di questa formazione aumentano di volta in volta nelle tre fasi: inizialmente 4, attualmente 6 e infine 12.
• Le mascotte fra i cantanti in gara sono tre sedicenni. Il veterano è il 52enne barese Vito Ardito, avvistato nel musical rock «Dracula».
Savio Vurchio, 44 anni, a Trani non si perde un matrimonio: si esibisce in media a 250 cerimonie l’anno. 
Marsela Cibukaj, che oggi vive a Roma, ha già partecipato a «The Voice of Albania», e Michelle Perera, originaria dello Sri Lanka, è stata fra i concorrenti di «The Voice of Germany».  
• Tutto bene per Veronica De Simone, 23 anni, di Massa Carrara, che però dichiara: «Non sopporto chi non si fida ciecamente di me». Nella vita, può essere un problema.

(TV SORRISI E CANZONI - APRILE 2013)

venerdì 12 aprile 2013

FENOMENOLOGIA DELLE PERSONE NEGATIVE

Le persone negative sono quelle che gestiscono malamente il loro piccolo potere, quando l'hanno. Avrebbero grandi opportunità, potrebbero dedicare il loro tempo a fare squadra, unire le persone, valorizzarle, premiarle, capire con chi hanno a che fare e muoversi di conseguenza. Invece spesso, in preda a pericolosi (soprattutto per loro) deliri di onnipotenza, preferiscono seguire la logica del divide et impera, che funzionava giusto ai tempi dei romani, sui campi di battaglia. Oggi è impraticabile, se non in rarissimi casi e ambienti. Non bisogna giocare per stimolare assurde competitività, ma lavorare sugli entusiasmi dei singoli. Non bisogna comportarsi da stronzi solo per il gusto di farlo. E così le persone negative, credendo di fare del bene al proprio orticello, finiscono, senza rendersene conto (la più grande miopia), col danneggiarlo. Col conforto di pochi “fidati” costretti a incensarli. Finché non girano l'angolo.

mercoledì 10 aprile 2013

«THE VOICE OF ITALY» * I VOLTI (E LE VOCI) GIA' NOTE DEL TALENT DI RAIDUE

Certo, ci sono le commesse, l’ex donna di servizio, il panettiere, la poliziotta, tanti studenti, persino un «soccorritore in ambulanza» con la voglia di sfondare. Eppure molti dei 64 talenti (16 per ogni squadra) che si avviano ad affrontare la seconda fase di «The Voice of Italy», il giovedì su Raidue, sono artisti che spesso hanno già una loro storia. Le «Audizioni al buio», attraverso le quali i coach hanno potuto sceglierli solo in base alla qualità delle voci ascoltate, legittimano del resto la natura dei pre-casting fatti dagli autori, che hanno attinto a piene mani (e dichiaratamente) dal sottobosco musicale italiano. Facce più o meno già viste, non ancora approdate nell’Olimpo delle sette note, oppure capaci di vivere una o più stagioni di relativo successo, prima di sparire. Scopriamole insieme.
C’è la fiorentina Diana Winter, la cui voce finì in un cd di Giorgia del 2007, «Stonata», con tanto di seguito come vocalist nella successiva tournée della cantante romana. Esperienza ripetuta di recente. Ma anche Lorenzo Campani, di Reggio Emilia, che nel suo già corposo curriculum mette l’onore di aver aperto 26 concerti di Vasco Rossi, l’attività come cantante dei ClanDestino (ex band di Ligabue) e la collaborazione appena conclusa con il musical di Cocciante «Notre-Dame de Paris», dove ha vestito i panni di Clopin e Quasimodo.
Grande (ri)spolvero anche per la romana Jessica Morlacchi, già cantante dei Gazosa, portati al successo da Caterina Caselli e vincitori di Sanremo Giovani nel 2001 con «Stai con me (forever)». Jessica è tornata sul palco dell’Ariston altre due volte: come Big tra i Gazosa e in seguito per un duetto con Marco Masini. Il talentoso sedicenne trentino Mattia Lever è già televisivamente molto Chiara Luppi, Perpetua ne «I promessi sposi» di Michele Guardì e Nutrice in «Romeo e Giulietta» di Cocciante, che in quelli del romano Daniele Vit. Che ha partecipato nel 1997 e nel 2002 a Sanremo giovani, inanellando negli anni collaborazioni con Fabri Fibra, Gigi D’Alessio e Club Dogo. E non facendosi mancare neppure una partecipazione a «X-Factor», nel 2009. Se la romana (di Anzio) Silvia Capasso ha duettato con Ron ed è stata corista di Pupo, un’altra laziale, Denise Faro vanta una maiuscola carriera come cantante in Sudamerica (nel 2012 ha vinto il celebre Festival internazionale di Viña Del Mar) e una discreta come attrice in Italia, essendo già entrata nel cast della fiction «Benvenuti a tavola – Nord vs Sud», e del film «Come tu mi vuoi» (2007) con Nicolas Vaporidis. Un’altra vocalist è la romana Daphne Nisi, che insegna canto e fa parte di due gruppi: i The Session Voices e soprattutto i Baraonna, che le hanno dato modo di collaborare e duettare con Claudio Baglioni. Infine, si segnala il già maturo Danny Losito da Porto Recanati (Macerata). Il suo boom fu nel 2004, quando partecipò sia al Festival di Sanremo» che a «Music Farm».
esposto, con tre partecipazioni a «Ti lascio una canzone» e la vittoria dell’edizione del 2010. Altra buona visibilità nei trascorsi sia della padovana

(TV SORRISI E CANZONI - MARZO 2013)

lunedì 8 aprile 2013

PROVE GENERALI DI INCIUCIO PD-PDL (CON RENZI CHE SCALPITA E GRILLO CHE ESULTA)

Venghino, siòri, venghino: a quanto pare, l'inciucione Pd-Pdl, si (ri)farà. Del resto, di fronte all'irremovibilità di Grillo, e con la prospettiva di un nuovo voto che avrebbe spazzato via molte altre vecchie facce, le nomenclature dei partitoni si attrezzano per mantenere la poltrona ancora per un po'. Ora tireranno fuori nei Tg alcune delle classiche, meravigliose frasi di circostanza ("L'abbiamo fatto per il bene del Paese", "Ha prevalso il senso di responsabilità", ecc., ecc.), ma tutti sapremo che a prevalere è stato soprattutto il senso di non tornare a casa dalla moglie. O dal marito-moglie, nel caso della Santanché. E pensare che al povero Tafazzi-Bersani sarebbero bastati (stimo) ancora un paio di mesi di melina per riuscire a far crollare il muro del brancaleonesco Movimento 5 stelle. Alcuni mattoni si stavano già staccando. Al resto avrebbe pensato pian piano il venticello di Roma, che da sempre tutto divora e magicamente ingloba.
Nel non fare nulla, Bersani è unico. Dopo una non-campagna elettorale, si era già seduto placido sulle rive del Trebbia ad aspettare, bofonchiando un po' di proverbi piacentini. Quando stava per pronunciare il fatidico: "Uè ragassi, non siamo mica qui a pretendere che i salmoni percorrano i fiumi nella direzione della corrente", ecco che sono partiti gli attacchi del Pdl per non restare fuori dai giochi. Per giunta con un ostico Renzi (dai nemici mi guardi Iddio, che ad "Amici" ci vado io), la serpe in seno, che scalpitava ormai non più nell'ombra per soffiargli il posto. Al povero Pierluigi, nonostante l'appoggio mostruoso dei media, non è rimasto altro che abbozzare, abbandonare la non-strategia anti-pro-anti-pro-anti-grillina, e mandare avanti qualche colonnello del Pd per consumare l'abbraccio al Pdl. Giusto per non esporsi direttamente, visto tutto quello che aveva detto nel recente passato su di loro. Un abbraccio che qualcuno considera mortale. In realtà probabilmente ci saranno soltanto spaccature: visto che Renzi (il modello berlusconiano applicato al centrosinistra) è mal sopportato da una grossa fetta del Pd, sarà inevitabile una scissione. E il Centrodestra reggerà finché sulla scena c'è il collante (o collagene) Berlusconi. Sparito lui, liberi tutti. Nasceranno altri due tre partiti a contendersi i più o meno moderati.
Se va così, per Grillo è un lusso: non sarebbe riuscito a tenere insieme i suoi ancora per molto, e già spuntavano elettori delusi. Ma una cosa è certa: se punta al 40-45% alle prossime elezioni, è una pia illusione sua e (soprattutto) di Casaleggio. In Italia un Movimento fondamentalmente di protesta - o così percepito dai più - non può arrivare a quei numeri. Si accontenti del 25%, che è già un miracolo. Non dimentichiamoci che questo è un Paese dove, sotto sotto, la Dc non è mai morta.

giovedì 4 aprile 2013

A «THE VOICE» INIZIANO LE BATTLE: ECCO TUTTI I 64 CONCORRENTI IN GARA

Questa sera, in prima serata su Rai 2, per le 64 Voci di THE VOICE of Italy inizia la fase delle Battle (i “duelli”).
Dopo i quattro appuntamenti con le Audizioni al buio (Blind Audition) le squadre dei quattro coach sono al completo e il format televisivo, realizzato da Rai2 in collaborazione con Toro Produzioni, prevede le eliminazioni dirette.

Una fase molto dura per le Voci e per i coach: Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante, Noemi e Piero Pelù, dopo averli allenati e preparati, dovranno infatti scegliere due Voci della propria squadra e farle duellare sulle note di una canzone. Le Voci dovranno cantare al centro del ring uno contro l’altro. Nel ring gli artisti si misureranno sullo stesso brano, cantando un inciso ed un ritornello a turno, e dovranno esprimere tutto il loro potenziale per cercare di avere la meglio sull’avversario e ottenere così l’accesso alla fase successiva.

Al termine di ogni Battle sarà lo stesso coach a decidere il cantante da premiare e portare alla fase Live.
Nei momenti di preparazione dei cantanti, prima dei duelli, i quattro coach saranno affiancati da altrettanti special coach: Raffaella Carrà da Gianni Morandi, Riccardo Cocciante dai Modà, Noemi da Mario Biondi e Piero Pelù da Cristiano Godano dei Marlene Kuntz.
Interpretazioni e performance di successi italiani e internazionali rigorosamente dal vivo accompagnati da una band di 6 elementi.

TEAM RAFFAELLA CARRÀ:
Stefania Tasca (Torino), Daniele Vit (Ostia – Roma), Michelle Perera (Roma), Denise Faro (Roma), Chiara Luppi (Padova), Vito Ardito (Noicattaro – Bari, vive a Cisterna di Latina), Veronica De Simone (Massa Carrara), Manuel Foresta (Cava de’ Tirreni – Salerno), Noemi Smorra (Roma), Chiara Papalia (Roma), Daphne Nisi (Roma), Emanuele Lucas Cazzato (Acquarica del Capo – Lecce), Matteo Lotti (Misano di Gera d’Adda - Bergamo), Marianna Barracane (Cellamare – Bari),  Pamela Lacerenza (Tivoli - Roma), Paola Licata (Favara – Agrigento).

TEAM RICCARDO COCCIANTE: Giulia Saguatti (Pesaro), Lisa Manara (Imola - Bologna), Francesco Monti (Reggio Emilia), Jessica Morlacchi (Roma), Samuele Spallitta (Torino), Mattia Lever (Trento), Federica Celio (Napoli), Lorenzo Campani (Reggio Emilia), Pasquale e Michele Tibello (Lucera – Foggia), Rosalia Davì (Palermo), Alessio Ranno (Mililli – Siracusa), Francesca Bellenis (Los Angeles – U.S.A.), Donato Perrone (San Giovanni Rotondo – Foggia), Elhaida Dani (Tirana – Albania), Gabriella Iandolo (Salerno), Mariateresa Amato (San Giorgio a Cremano - Napoli).

TEAM NOEMI: Flavio Capasso (Napoli, vive a Nettuno), Paola Gruppuso (Alcamo – Trapani), Martina Lo Visco (Mirabella Eclano - Avellino), Silvia Capasso (Anzio – Roma), Antonia Laganà (Reggio Calabria), Chiara Furfari (Campo Calabro – Reggio Calabria), Giuseppe Scianna (Castagneto Carducci – Livorno), Marsela Cibukaj (Roma / Albania), Diana Winter (Firenze), Francesca Monte (Giffoni Valle Piana – Salerno), Giuliana Danzè (Benevento), Jacopo Sanna (Tivoli - Roma), Silvia Caracristi (Trento), Teresa Capuano (Catania, vive a Napoli), Nausicaa Magarini (Solaro – Milano), Gabriella Martinelli (Foggia).

TEAM PIERO PELÙ: Roberta Orrù (Sanluri – Cagliari), Savio Vurchio (Trani), Francesco Guasti (Prato), Fabio Zampolli (Treviglio – Bergamo), Alessandra Parisi (Caserta), Paola Criscione (Vittoria – Ragusa), Yasmin Kalach (Roma), Cristina Balestriere (Ischia – Napoli), Marco Cantagalli (Roma), Timothy Cavicchini (Verona), Giulia Penza (Novate Milanese - Milano), Ilaria Deangelis (Spoleto - Perugia), Marica Lermani (Nova Siri – Matera), Tommi Gavazzi (Tivoli – Roma), Danny Losito (Gioia del Colle – Bari, vive a Porto Recanati – Macerata), Valentina Tramacere (Aprilia – Latina).

PAOLO RUFFINI * «PER 'COLORADO', AL POSTO DI BELEN, HO PRESO 6 TIPI IMPREVEDIBILI»

PAOLO RUFFINI
Paolo Ruffini, gongola. Dopo Belen Rodriguez, da metà aprile accanto a lui su Italia 1, non ci sarà il diluvio ma sei partner a rotazione, per altrettante puntate (già registrate) di «Colorado». Il che ci consente di mostrarvene alcuni scampoli in anteprima. «I volti
li abbiamo scelti con due criteri: imprevedibilità e personalità» dice il conduttore livornese. «Vaporidis non era abituato a presentare, sembrava un po’ bloccato, l’ho invitato a lasciarsi andare ed è uscito il suo lato goliardico; Federica Nargi è bellissima e si candida a diventare la showgirl del domani; Luxuria è stata perfetta e ha portato un tocco diverso, prestandosi a scherzare sia con me che con le battute dei cabarettisti, subito padrona di casa; Fabio Troiano, che ha la faccia seria anche quando scherza, ci ha consentito di ironizzare sul suo ruolo di attore da fiction; la Cicogna è stata carina, una buona compagna di giochi; e infine abbiamo trasformato in virtù il naturale spaesamento della Piccinini, che fa la pallavolista». Impegnato a teatro con «The Full Monty», Ruffini inizierà a girare a maggio come attore e regista «Fuga di cervelli», remake di un film spagnolo. «È la storia di cinque ragazzi pestiferi e sfigati. Tra “American Pie” e “Animal House».

FEDERICA NARGI
Che cos’hai tu che manca a Belen Rodriguez?
«Nulla! Non posso neanche più dire che io, a differenza sua, da italiana ho avuto un Papa della mia stessa nazionalità».
L’episodio di umorismo (volontario o involontario) più divertente della tua vita.
«Era un pomeriggio noioso nel camerino di “Striscia”; io e Costanza abbiamo avuto la brillante idea di dipingerlo con le bombolette spray senza dire niente a nessuno. Gli aeratori del camerino sotterraneo hanno diffuso l’odore delle sostanze infiammabili facendo scattare l’allarme antincendio in tutti gli studi di Milano 2 e costringendo a far evacuare l’edificio! È arrivata l’ambulanza poiché una truccatrice si è sentita male; Costanza ed io siamo state portate al pronto soccorso per una sospetta intossicazione. Dulcis in fundo, abbiamo dovuto pagare tutti i danni!».
Qual è il comico che da sempre ti fa più ridere?
«Da buona romana sono cresciuta con i film di Carlo Verdone! Li so a memoria!»
Il programma che hai sempre sognato di condurre.
«Uno show giovane, divertente e comico proprio come “Colorado” o “Le Iene”».
Dopo «Colorado», che cosa ci sarà nel tuo futuro?
«Tanto studio. Devo imparare a recitare per realizzare uno dei miei sogni: diventare attrice!».

VLADIMIR LUXURIA
Che cos’hai tu che manca a Belen Rodriguez?
«Solo qualche anno in più. Che comunque vuol dire più esperienza di vita!»
L’episodio di umorismo (volontario o involontario) più divertente della tua vita.
«Ero a Madesimo, il 6 gennaio, sulle piste da sci con mia sorella. Mi ero messa un cappello di lana che terminava con una punta all’insù, e un enorme cappotto nero lungo fino ai piedi. Passeggiando, una bambina chiede alla madre indicando me: «Mammina, ma è quella la Befana?». La mamma imbarazzata, mia sorella morta dal ridere e io... ho dato fuoco al cappello!
Qual è il comico che da sempre ti fa più ridere?
«Alberto Sordi».
Il programma che hai sempre sognato di condurre.
«Il mio ideale è “Striscia la notizia”, che adoro per il suo giusto mix di informazione, impegno sociale e divertimento per tutti».
Dopo «Colorado», che cosa ci sarà nel tuo futuro?
«Fuori di gusto», le domeniche mattina su La7, e un romanzo pubblicato da Bompiani... E poi spero ancora tante risate perché almeno su quelle non si pagano le tasse!».

FIAMMETTA CICOGNA
Che cos’hai tu che manca a Belen Rodriguez?
«A lei manca una cosa che ho io: la R moscia!».
L’episodio di umorismo (volontario o involontario) più divertente della tua vita.
«Più che umorismo, una strana epifania con il commesso di un mega-store: gli chiesi di consigliarmi alcuni film e, alla fine, ci siamo ritrovati abbracciati piangendo perché ci siamo messi a parlare di famiglia e affetti».
Qual è il comico che da sempre ti fa più ridere?
«Adoro il british humour, amo Mr. Bean, Rowan Atkinson. In Italia mi fa impazzire Maurizio Crozza».
Il programma che hai sempre sognato di condurre.
«Se esistesse ancora, “Fantastico”».
Dopo «Colorado», che cosa ci sarà nel tuo futuro?
«“Wild-Oltrenatura”; e non potrò non occuparmi di produzioni video con mio fratello Federico».

NICOLAS VAPORIDIS
Che cos’hai tu che manca a Belen Rodriguez?
«La barba».
L’episodio di umorismo (volontario o involontario) più divertente della tua vita?
«Quando facevo il cameriere in un ristorante italiano a Londra, ho rovesciato i piatti di una portata addosso a un cliente, sporcandolo dalla testa ai piedi. Oggi ci rido su, ma in quel momento...».
Qual è il comico che da sempre ti fa più ridere?
«Penso a classici intramontabili: Peter Sellers e Buster Keaton».
Il programma che hai sempre sognato di condurre.
«La notte degli Oscar».
Dopo «Colorado», che cosa ci sarà nel tuo futuro?
«Il cinema. Il 28 marzo esce “Outing, fidanzati per sbaglio”. A maggio, tocca a “Il Futuro”, che e’ stato in concorso al Sundance Film Festival».

FABIO TROIANO
Che cos’hai tu che manca a Belen Rodriguez?
«Lei ha tante cose che vorrei avere. Ma poi le restituisco!».
L’episodio di umorismo (volontario o involontario) più divertente della tua vita.
«Quei momenti in cui, durante le riprese di una scena, magari senza una ragione particolare, a me o a qualche collega viene da ridere fino alle lacrime per qualsiasi cosa senza riuscire a smettere. Quelli sono i più divertenti».
Qual è il comico che da sempre ti fa più ridere?
«Massimo Troisi».
Il programma che hai sempre sognato di condurre.
«Che domande?! Chiaramente “The Voice of Italy”».
Dopo «Colorado», che cosa ci sarà nel tuo futuro?
«Dopo “The voice”, la fiction “Benvenuti a tavola” e al cinema la commedia “Per sfortuna che ci sei” con Enrico Brignano.

FRANCESCA PICCININI
Che cos’hai tu che manca a Belen Rodriguez?
«Qualche medaglia e il fisico della sportiva. Ma anche lei non scherza!».
L’episodio di umorismo (volontario o involontario) più divertente della tua vita.
«Il backstage delle riprese di uno spot con Belen: è stato ricco di episodi umoristici e a tratti comici».
Qual è il comico che da sempre ti fa più ridere?
«I Fichi d’India. Mando un abbraccio particolare a Bruno».
Il programma che hai sempre sognato di condurre.
«Una rubrica sulla moda e lo sport all’interno di un programma come Verissimo».
Dopo «Colorado», che cosa ci sarà nel tuo futuro?
«Giocare e vincere! Poi ho appena inaugurato un negozio d’abbigliamento. E non disdegno lo spettacolo».

(TV SORRISI E CANZONI - MARZO 2013)

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