venerdì 9 giugno 2017

GIANNI MORANDI (IL GATTOPARDO) E GIGI D'ALESSIO (PREZZEMOLO), PERCHÈ LO FATE?

La Tv abbassa, di Franco Bagnasco - Morandi e D'Alessio, perché lo fate?
Il calderone del generalismo musicale e televisivo fa sì che si cucini una zuppa pop dai tanti sapori. Mescolarli a volte è un bene, a volte no. Riflettevo su questo pensando alla recentissima, in parte criticata, esibizione di Gianni Morandi e Fabio Rovazzi a Verona sul palco dei Wind Music Awards con «Volare», singolo usa e getta che si fa notare soprattutto per il gran dispiego di mezzi in un bel video che l'accompagna. Ma che se esce da quella artefatta dimensione rivela tutta la sua fragilità.
Morandi, che conosco da una vita, è attentissimo gestore della propria immagine, noto nell'ambiente per auto-generare dubbi a profusione prima di accettare qualsiasi progetto. Se ha accettato la proposta del pischello canzonettaro del momento, tra una foto e l'altra piazzata strategicamente sul suo Facebook, significa che ci ha pensato non una ma mille volte. Il risultato, va da sé, non è lo stesso che ottenne nel 2003 mixando se stesso a Elio e le Storie Tese in «Fossi figo». Là erano vette irraggiungibili; questa una cosetta. Però se Gianni l'ha fatto, credo, è solo per la gattopardesca voglia che ha di cambiare tutto perché nulla cambi. Di spolverarsi ogni tanto di ironica modernità con la performance che non ti aspetti. Il che forse fa bene all'immagine più di un selfie (negato) a Giancarlo Magalli.
Gigi D'Alessio in «Made in Sud»


Gianni Morandi e Fabio Rovazzi
L'altro che mi ha lasciato perplesso, di recente, è Gigi D'Alessio, che dopo la mazzata a Sanremo ha accettato (ma la cosa era già stata decisa) di co-condurre «Made in Sud», conclusosi la scorsa settimana su Raidue. Gigi, d'accordo che sei di Napoli e il programma va in onda dall'Auditorium, ma tu sei una colonna della canzonetta melodica italo-partenopea. Perché prestarti a un progetto che non è cosa tua? Che ti vede in scena visibilmente fuori posto, fra battutari che fanno rivalutare «Colorado» e le due bellone che presentano davvero la trasmissione? Non a caso il D'Alessio che il pubblico ama tornava fuori prepotente solo al momento della canzone di rito. Dammi retta, Gigggi, lascia perdere il cabaret e la conduzione. Non diventare un prezzemolino tv. Farà bene al tuo conto corrente, ma alla lunga non fa bene a te.


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