venerdì 13 dicembre 2019

SOFIA VINCE «X-FACTOR» (DI CUI ORMAI DA TEMPO SI PUÒ FARE A MENO)

Sofia, vincitrice di «X-Factor» 2019.
Con la vittoria di Sofia Tornambene e la guest-star Robbie Williams come super ospite si è chiusa la più dimenticabile delle edizioni di «X-Factor». Come avevo già segnalato lo scorso anno, da almeno due tornate il talent di Sky è diventato poco più di un'inutile musica di sottofondo domestica. Un programma bollito che vive solo di antichi splendori. E gli ascolti di questa edizione, mai così bassi, l'hanno ampiamente dimostrato.
Non ha funzionato il mix in giuria, composta da Samuel, Mara Maionchi, Malika Ayane e Sfera Ebbasta, e lo show è zavorrato da una media di buone voci tra le quali non spicca nessun vero numero uno. Che è un po' un limite per chi statutariamente cerca numeri uno, come fu per Marco Mengoni. Insomma, una volta era un evento. Oggi passa in cavalleria tra gli sbadigli. Peccato. E per contratto ce ne toccheranno almeno ancora tre edizioni. È la tv, bellezza.

Nei rumors dal dietro le quinte dei corridoi della rete di Murdoch si segnalano un po' di malumori per il mistero dell'ottenimento dei biglietti omaggio in platea. Riguarderebbero non solo la finale, ma ogni settimana di messa in onda.
Premetto subito: la cosa non mi riguarda perché l'ultimo che ho chiesto forse risale al '32, ma pare che ne vengano assegnati d'ufficio alcuni ai dirigenti della rete, poi anche ad altri dipendenti, ma con il vincolo di un uso esclusivo. Non sarebbero autorizzati in sostanza a regalarli ad altri amici. Salvo poi dispensarne a pioggia ai giornalisti delle maggiori testate, appena ne fanno richiesta. Polemichette di casta più o meno fondate? Può essere. Resta però il problema del prodotto, diventato ormai debolissimo. Come dicevo lo scorso anno, andrebbe seriamente ripensato.

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