venerdì 18 febbraio 2011

ALFONSO LUIGI MARRA * «YOUTUBE HA CANCELLATO IL MIO SPOT SU RUBY»

«Youtube (che appartiene a Google), per difendere il sistema bancario con un gesto abusivo, illegittimo e antidemocratico, ha bloccato l’accesso ai circa 60 video che FermiamoLeBanche,  l’organizzazione da me fondata nel 1987 per la lotta contro le banche attraverso le cause, aveva caricato per anni fidandosi di Youtube.
Un abuso dovuto al fatto che il tema di fondo dei video di Ruby è il signoraggio bancario primario e secondario, di cui, nel video in italiano, le faccio dire che «è la radice del male», sicché Youtube ha fatto sparire il canale FermiamoLeBanche.
Signoraggio che, come si può leggere dal documento di cui al mio sito, consiste nel fatto che le banche centrali, dalla Banca Centrale Europea alla Federal Reserve, sono private e stampano i soldi – incredibilmente da proprietarie – al solo costo della carta e dell’inchiostro, per poi venderli, al valore facciale, agli Stati, che glieli pagano con i buoni del tesoro, creando così, attraverso questa attività gravemente illegale, il debito pubblico. Debito pubblico che, come è più facile capire dalla lettura del mio documento (al quale rinvio per la spiegazione di cosa sia il signoraggio secondario, che è ancora più grave), si può risolvere con la nazionalizzazione delle banche centrali e quindi con la possibilità per lo Stato di stampare i soldi senza doverli assurdamente comprare.
Circa 60 video cancellati, compreso il booktrailer di Ruby, che avevo scelto, per la sua notorietà, per rendere noto nel mondo questo occulto e gravissimo fenomeno (il signoraggio), di cui tratto anche ne Il labirinto Femminile, che è sì «un epistolario d’amore in sms» incentrato sul tema dello «strategismo sentimentale», ma contiene anche 80 pagine su molti temi che non piacciono al sistema bancario.
-Non gli piacciono perché l’analisi è relativa al processo e alle logiche attraverso le quali le degenerazioni dello strategismo, che è una delle principali cause e chiavi di lettura del comportamento umano, dalla coppia poi sconfinano nella famiglia, nella società e nell'economia, e rendono da sempre drammatica la condizione umana rallentando il cammino della civiltà e generando, quale suo più mostruoso frutto, quale vertice della piramide del male, appunto il signoraggio bancario, che è il terreno, un terreno insidioso, malsano, sul quale è stata costruita l’intera società.
Un blocco avvenuto verso le 17 (ora italiana) del 15 febbraio 2011, mentre, nel mondo, stavano scaricando il video di Ruby (ma anche gli altri), da Youtube, centinaia di migliaia di persone e di organizzazioni al giorno, per poi condividerlo o farlo scaricare a credo qualche centinaio di milioni di altri utenti dai loro siti, o attraverso le loro mailing list.
Circa 60 video tra i quali solo quello di Ruby è stato poi ricaricato su youtube da diversi utenti, oltre che da Reuters International, e da innumerevoli giornali e agenzie di stampa di tutto il mondo, ma per lo più incompleto, quasi mai nella versione che reca di lato la scelta tra le 9 lingue, o in forma di parodie, al fine di stravolgerne l’immagine e i contenuti, e soprattutto – lo ripeto – di frenare la divulgazione dell’account FermiamoLeBanche.
Video che si possono trovare nella loro versione originale e in tutte le lingue sul mio sito, ma non so fino a quando, perché il potere bancario controlla anche Google, register e gli altri poteri (sub\poteri) che controllano internet.
Prego pertanto tutti – in nome del principio secondo il quale, che si condivida o si avversi ciò che chiunque altro vuole dire, si deve essere universalmente compatti nella lotta per garantirgli la libertà di dirlo – oltre che in nome della lotta al signoraggio bancario primario e secondario, di scaricare quei video nelle varie lingue e divulgarli il più possibile inviandoli alla propria mailing list, o pubblicandoli sul proprio sito, sui blog, su facebook, twitter e ogni altro social network, per battere così queste volgari forze che si spartiscono con logiche commerciali e di potere l’immenso potenziale di democraticità della rete».

Avv. Alfonso Luigi Marra

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