giovedì 22 maggio 2014

MARCO LIGABUE SAREBBE ANCHE PIU' BRAVO DI LUCIANO, CERTO CHE...

Chissà se a volte, nel segreto della sua stanzetta, sogna un ribaltamento dei ruoli. Chissà se Marco Ligabue, fratello cantautore e quasi copia fotostatica del più noto Luciano, immagina di fare propri lambrusco, coltelli, rose e popcorn. Per diventare lui il primo e l'unico.
Chi può dirlo? Probabilmente sì, il pensiero impuro a volte si materializza. Ma sono quelle cose che in pubblico non confesseresti mai. Di certo si nota che Ligabue junior sul palco si diverte, gioca, scherza. Molto più del fratello, legato ormai (anche come immagine) alla sua grendeur da rocker milionario, con naturalezza e un certo talento che indulge meno al predicatorio.
Lo si è visto anche ieri sera al Just Cavalli di Milano, location modaiola insolita per uno showcase di presentazione che è riuscito ad accendere sia i fans che il popolo discotecaro. Tra una cover e l'altra, si lanciava il nuovo singolo di Marco, «Ti porterò lontano». Un pop-rock onesto, da servire alla spina, proposto col valido supporto chitarristico di Jonathan Gasparini.
Marco, che non suona certo da poco, va tenuto d'occhio. E anche se la somiglianza col fratello e quel cognome lo condannano irrimediabilmente a essere figlio di un Dio minore, chi ha detto che per divertirsi su un palco si debba per forza primeggiare, in famiglia?
Correggio è abbastanza grande per due rocker di talento.

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