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martedì 6 settembre 2022

"GRAZIA" RILANCIA SUL WEB IL DEBUTTO TIK TOK DI BERLUSCONI, MA LE LETTRICI SI RIBELLANO

Il debutto su Tik Tok di Silvio Berlusconi rilanciato con poca fortuna dalla pagina Instagram del settimanale Grazia, di Mondadori.

La seguitissima pagina Instagram del settimanale Grazia (421 mila followers, mica bruscolini), cinque giorni fa ha rilanciato sul web il debutto Tik Tok di un Silvio Berlusconi in piena campagna elettorale. L'approccio alla piattaforma dei giovani è stato un colpo di genio del Cavaliere e di chi gli gestisce la comunicazione, perché tutti nel Paese (in un modo o nell'altro) ne hanno parlato.

La condivisione fatta da "Grazia", però, non a tutti è andata a genio, dal momento che i contenuti del femminile mondadoriano in genere differiscono moltissimo da questi, e quasi mai hanno a che fare con la politica. Del resto però Silvia Grilli, la direttrice della testata, pochi giorni prima si era già lasciata andare a un curioso, equilibristico mezzo endorsement nei confronti di Giorgia Meloni. La chiosa dell'editoriale di Grilli, diventata in breve virale, era: "...Io starò sempre con Giorgia Meloni anche se non la voterò". Ne ho parlato più diffusamente in questo pezzo.

Ma torniamo alla condivisione della clip di Berlusconi, che alla data di oggi (ore 11) ha scatenato 1.045 likes (non pochi, quasi in linea con alcuni contributi legati alle star del cinema di Venezia) e 230 commenti. Questi ultimi però in stragrande maggioranza negativi. Ne riportiamo una ricca selezione qui sotto, ma per poterli leggere in modo esaustivo basta cliccare qui, andando direttamente alla fonte.

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi (che stando agli analisti politici punterebbe alla carica di Presidente del Senato) intanto ha iniziato un tour promozionale televisivo giocando soprattutto in casa. Dopo una lunghissima intervista da Giuseppe Bridisi a Zona Bianca, su Retequattro, ieri ne ha fatta un'altra, altrettanto lunga e sempre molto amichevole, con Francesco Vecchi al debutto della nuova stagione di Mattino 5. Dopo il 25 settembre e in attesa di altre epifanie sapremo se i suoi sforzi saranno premiati. Nell'ultimo sondaggio di SWG, realizzato ieri 5 settembre per il TgLa7 di Enrico Mentana, Forza Italia era in calo dello 0,3% rispetto alla settimana precedente, passando dal 7% al 6,7%.




















martedì 30 agosto 2022

SILVIA GRILLI E L'EDITORIALE CERCHIOBOTTISTA SU GIORGIA MELONI

Il direttore del settimanale mondadoriano Grazia, Silvia Grilli.

Sul web è già leggenda un ponderoso editoriale della direttrice di Grazia, Silvia Grilli. Andando al cuore del ruolo della donna inquadrata nel Paese e nelle sue magnifiche e progressive sorti politiche, la più alta in grado nello storico settimanale di Mondadori ha tessuto per bene le lodi di Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d'Italia e indicata dai maggiori sondaggisti come probabile trionfatrice alle elezioni del 25 settembre prossimo.

La chiosa dell'editoriale di Silvia Grilli.

Se si pensa che Grilli abbia voluto saltare anticipatamente sul carro della vincitrice (pratica molto comune, in Italia) si sbaglia. Non si tiene conto della frase finale del pezzo, che è un capolavoro di cerchiobottismo incastonato nel capolavoro: "In questo senso, ma anche per l'autostima formidabile che ha fatto sì che in un'intervista internazionale lei si sia già immaginata premier, io starò sempre con Giorgia Meloni anche se non la voterò". Un triplo carpiato con ritorno di fiamma che ha del leggendario. Dopo aver riversato tanto amore, perché tirare indietro la mano dalla feritoia dell'urna? Oddio, se vogliamo andare proprio a fare un'analisi semantica, la giornalista non ha proprio detto che non la voterà (in quel caso avrebbe scritto "...ma non la voterò"): ha infilato un se salvifico ("Anche SE non la voterò"), che lascia per fortuna aperto almeno uno spiraglio. Eravamo in pensiero. "E sottolineo se", avrebbe detto Mina.

Ci rincuora se non altro vedere come, con un notevole sprezzo del pericolo, Grilli abbia espresso alla vigilia della tornata elettorale tanta e motivata ammirazione per un soggetto politico che è pur sempre leader in pectore del Centrodestra. Certo, si sarebbero potute accontentare più lettrici (ma le altre, quelle di sinistra, a proposito, che cosa ne pensano?) citando anche Matteo Salvini. Certo, si poteva fare ancora meglio tirando in ballo Silvio Berlusconi e spiazzando tutti con un "Ma io voterò Forza Italia" finale. Però la nostra, saggiamente, non ha voluto strafare. Era già tutto così stupendo.

lunedì 23 novembre 2020

"SORRISI E CANZONI", IL MISTERO DEL LIBRO SU CANALE 5: LE COPIE SONO AL MACERO?

Silvio Berlusconi e il figlio Piersilvio. Sullo sfondo, la cover del libro scomparso.

Si infittisce il mistero di Segrate sul libro (realizzato con tutti i crismi e poi sparito) dedicato ai festeggiamenti per i 40 anni di Canale 5, in bilico fra i programmi della tv di Silvio e quelli della gestione di Pier Silvio Berlusconi. Il primo fondò la rete seguendola per anni, e il secondo la governa come Amministratore Delegato del Gruppo Mediaset dal 2015. 

Ora la preoccupazione è che le copie stampate e che per motivi mai chiariti non hanno visto le edicole possano essere già state mandate al macero da Mondadori; o che comunque questo provvedimento sia stato nel frattempo richiesto. Anche su questo punto l'editore (che non si è ancora espresso) dovrebbe forse fare chiarezza.

Il volume, intitolato "Buon compleanno Canale Cinque" e curato da Edmondo Conti, avrebbe dovuto vedere la luce, per la gioia di tanti lettori, insieme con il settimanale che l'aveva fortemente voluto, Tv Sorrisi e canzoni, ufficialmente il 10 novembre scorso. Ma l'appuntamento è saltato senza alcuna spiegazione. Avevo raccontato tutto il prologo della vicenda in QUESTO ARTICOLO la scorsa settimana. Una storia strana e davvero incredibile, soprattutto se si pensa ad altri particolari di cui sono venuto a conoscenza da fonti sorrisiane. Il libro, realizzato con il contributo fondamentale del ricchissimo archivio fotografico del settimanale (un patrimonio di immagini esclusive), era di per sé un grande valore aggiunto. Quindi in grado di far vendere, si immagina, molte copie a prescindere, in tempi notoriamente di magra per l'editoria italiana. Come se non bastasse, la prefazione era stata scritta di suo pugno nientemeno che da Giancarlo Scheri, attuale direttore della rete del Biscione. E la copertina (che vi mostro fronte-retro qui sotto), realizzata da Mirko Pajè. Grafico di comprovata fama e bravura.

Ma non è finita: sulla pubblicazione che non ha mai visto la luce emergono altri particolari non trascurabili:

Il fronte-retro della copertina di "Buon compleanno Canale Cinque".

tra i personaggi che vi comparivano con testimonianze inedite c'erano volti di primo piano come Antonio Ricci, Maurizio Costanzo, Pierfrancesco Pingitore e Barbara D'Urso. Non mancava neppure un dietro le quinte del "Verissimo" di Silvia Toffanin, per fugare i dubbi di qualcuno che potesse pensare che fosse stata improvvidamente trascurata per una svista fatale la compagna di Piersilvio Berlusconi. Infine, il volume era dedicato ad Alex Adami, giornalista della testata dalla grande caratura umana e professionale scomparso di recente. Un motivo in più per rendergli omaggio dando alle stampe "Buon compleanno Canale Cinque".
La dedica ad Alex Adami.
 

Libro che invece ha concluso misteriosamente la sua corsa dopo essere stato editato con ogni cura. E posso solo immaginare lo stato d'animo delle tante persone che a vario titolo fra Mondadori e Mediaset hanno contributo a realizzarlo. 

Perché cancellare l'uscita di "Buon compleanno Canale Cinque"? Il libro è andato al macero o i lettori hanno ancora la speranza di poterlo sfogliare, eventualmente con una ristampa? Domande che per ora restano senza risposta. Questo spazio resta a disposizione.


martedì 17 novembre 2020

PERCHÉ «SORRISI E CANZONI» HA CANCELLATO L'USCITA DEL LIBRO CHE FESTEGGIA CANALE 5?

Silvio Berlusconi, il figlio Pier Silvio 
e i loghi di Canale 5 e Tv sorrisi e canzoni.

Che cosa sta succedendo in Mondadori? Perché «Tv Sorrisi e canzoni» ha prima realizzato con cura il libro celebrativo «Buon compleanno Canale Cinque», dedicato ai 40 anni della rete ammiraglia Mediaset, e poi ne ha cancellato l'uscita, prevista ufficialmente per martedì scorso, 10 novembre, insieme con il settimanale?

Il mistero di Segrate fa chiacchierare (e un po' sorridere) anche i corridoi di Cologno Monzese, con un rimpallo di tam tam tra le due sedi delle aziende berlusconiane. La notizia dello stop, che mi viene segnalata da buone fonti interne redazionali a Sorrisi, trova facile conferma dando un'occhiata al profilo Facebook dell'autore del libro, Edmondo Conti, che appena il 18 ottobre scorso, con un post pubblico (lo riporto qui sotto), annunciava in pompa magna l'uscita del volume. Ecco le esatte parole dell'autore: «Adesso posso rivelarvelo: martedì 10 novembre, in tutte le edicole d'Italia, con il mitico Sorrisi e Canzoni, uscirà BUON COMPLEANNO CANALE CINQUE, il mio nuovo libro dedicato ai 40 anni del network più amato dagli italiani. Troverete 40 programmi con descrizioni, aneddoti esclusivi e foto inedite. Presto vi mostrerò la copertina: sarà una grande sorpresa!».

Conti sul su Facebook annuncia l'uscita del libro.

Sin qui Conti, con parole precise e lapidarie che infiammano molti appassionati di tv, davvero entusiasti. Dev'essere bello, infatti, poter sfogliare un volume che racconta la storia della rete fondata da Silvio Berlusconi e da lui amorevolmente vegliata per anni, e gestita dal 2015, assieme alle altre del Gruppo Mediaset, dal figlio Piersilvio Berlusconi, che ne è Vicepresidente esecutivo e Amministratore Delegato. Tutto bene, dunque. Benissimo. Invece no. Perché arriva il 10 novembre e del libro, in edicola, non c'è traccia. Sparito totalmente dal radar, nonostante il quarantesimo compleanno di Canale 5 fosse com'è noto, il giorno successivo. Niente di fatto neppure quest'oggi, una settimana dopo: in abbinamento con il settimanale, che ha in copertina Ambra Angiolini in una fiction Mediaset, in edicola c'è solo un diario-agenda del 2021. 

Con un articolo di Paolo Sutera dell'11 novembre, TvBlog, sito solitamente molto ben informato sulle cose televisive, raccontava un retroscena di taglia e cuci avvenuto di recente sul «Caduta libera» di Gerry Scotti per cancellare dalla puntata in onda proprio il giorno del quarantennale tutti i riferimenti alle piccole celebrazioni per Canale 5 già registrati da tempo. Una «vera e propria decisione editoriale» dice il sito citando generiche indiscrezioni, «in segno di rispetto di coloro che sono stati colpiti dall'emergenza sanitaria in corso». In pratica, niente festa né festicciola per dimostrare sensibilità verso i morti per Covid-19. Con una frase buttata lì nella parte finale del pezzo, Sutera recita (apparentemente) il de profundis anche per il libro, dicendo che «ci sarebbe dovuta essere anche una pubblicazione ad hoc per ricordare i 40 anni di Canale 5».

Edmondo Conti mostra il libro su Facebook.

Impossibile non pensare che si tratti del volume di Conti. Però i conti, se mi si passa il gioco di parole, non tornano comunque. Perché se la spiegazione della cancellazione dei video-festeggiamenti in segno di rispetto per le vittime della pandemia può avere un senso a livello televisivo (la tv ha un impatto d'immagine e mediatico molto forte), in tutta evidenza - a mio avviso - non sta affatto in piedi se si parla di un libro. Un semplice libro che esce in sordina in edicola, senza particolare clamore, e che non fa altro che celebrare una lieta ricorrenza; non offende, né può offendere nessuno. Tra l'altro, cancellarne la prevista uscita va palesemente contro la stessa linea editoriale di «Tv Sorrisi e canzoni», che con una pletora di copertine, settimana dopo settimana
, da una vita lancia e promuove volti e programmi di Canale 5. Che cosa sta succedendo, quindi?

Sul suo profilo Facebook Edmondo Conti non si dà pace: tre giorni fa, il 14 novembre, l'autore pubblica un post (lo trovate qui sopra) dove mostra, come promesso, anche la copertina di «Buon compleanno Canale Cinque»; il libro è piazzato al centro, vicino ad altre due sue opere pubblicate in passato e regolarmente uscite. E a un lettore che gli intima: «Fuori il terzo!», risponde non più con l'entusiasmo dell'annuncio del 18 ottobre, ma con un abbacchiato e laconico: «Lo spero tanto...»

Conti su Facebook risponde al lettore che reclama l'uscita del novo libro.

A Segrate (dove i rumors parlano di un numero notevole di copie stampate e bloccate) circola anche una spiegazione per lo stop o comunque l'improvvisa cancellazione della messa in vendita del libro dedicato a Canale 5. Non la pubblico per correttezza in assenza di un riscontro oggettivo, ma è in qualche modo coerente con un altro dato di fatto: è (almeno) dal 13 marzo 2018 (cioè ben prima della pandemia) che «Tv sorrisi e canzoni» annuncia ufficialmente ai media e sui suoi stessi media il ritorno dei Telegatti (diedero inizialmente per certo l'ottobre 2018), il leggendario premio televisivo soppresso nel 2008 e che fu punta di diamante della tv di Silvio Berlusconi. Telegatti che, però, di fatto, arrivati al dunque, non ritornano mai. Altro mistero gaudioso.

Al centro, il libro soppresso
sui 40 anni di Canale 5

Forse, per correttezza nei confronti del pubblico, dovrebbero essere proprio l'editore e/o la direzione del settimanale mondadoriano a disporre finalmente l'uscita di «Buon compleanno Canale Cinque», o quantomeno a spiegare i motivi di questa decisione che lascia a dir poco stupefatti. Questo spazio è a disposizione. È probabile che molti lettori e addetti ai lavori siano curiosi di sfogliarlo, questo benedetto libro, anche per fare un piccolo gioco di società e scoprire quanti e quali dei 40 programmi che illustra (il sottotitolo è: «Il racconto fotografico dei 40 programmi simbolo di Canale 5») appartengano alla tv dell'era di Silvio e quanti a quella di Pier Silvio Berlusconi.

lunedì 23 dicembre 2019

«MONDADORI», CHIUDE IL BAR DI SEGRATE: «ABBIAMO DOVUTO SCEGLIERE DI ABBANDONARE»

La toccante lettera dei gestori del bar Mondadori di Segrate, che sta per chiudere.
Dal 2020 chiuderà i battenti lo storico bar della casa editrice «Mondadori», a Segrate. Lo hanno annunciato i gestori con una toccante lettera ai dipendenti rimasti (la potete leggere qui sopra) affissa in azienda.
«Questi sono gli ultimi giorni che passeremo insieme, abbiamo dovuto scegliere di abbandonare la gestione di questo bar», scrivono. Il riferimento sembra essere quello relativo alla cessione di altre cinque testate, dopo «Panorama», all'editore de «La Verità» Maurizio Belpietro. Si tratta, com'è noto, di Confidenze, Sale&Pepe, Tu Style, Cucina moderna e Starbene, che dal nuovo anno non saranno più lì. Altri pezzi di storia editoriale mondadoriana che cambiano strada e sempre meno potenziali clienti per il bar interno, in piazzetta, che, vista l'uscita di scena di tanta forza lavoro, deve arrendersi all'idea di abbassare la saracinesca.
Dopo il leggendario spaccio, che aveva già chiuso tempo fa, viene a mancare un altro tassello del puzzle "sociale" di Segrate. E dalle parole dei gestori del bar prossimi all'uscita, come il mitico Michele, si legge l'amarezza per qualcosa di finito: «La vita fuori dalla Mondadori ricomincerà sicuramente, ma qui con voi lasceremo un pezzetto del nostro cuore».
Il caffè al bar in piazzetta la mattina o post mensa (preferibilmente utilizzando il carnet di buoni che vedete nella foto qui sopra) è sempre stato un rito per i dipendenti Mondadori. Un momento di aggregazione importante, di scambio di idee, di battute, di esperienze utili anche a migliorare il prodotto che si portava ai lettori. Ora, come in tante altre aziende vittime del difficile momento che sta vivendo il settore editoriale, non restano che le classiche macchinette. Che lavorano senz'altro peggio e con meno anima e calore della macchina da espresso di Michele e della sua simpatica combriccola di amici. È un Natale triste, a Segrate.

AGGIORNAMENTO del 24/12, ore 9.37: 
Mi giunge voce che lo storico bar di Mondadori a Segrate forse non chiuderà. I precedenti gestori avrebbero ricevuto un'offerta per restare, ci sarebbero state trattative, ma non si sarebbe trovato un accordo con l'azienda. Sarebbero però in corso trattative per ripartire dal primo gennaio con una nuova gestione. Cosa che non riesce a salvare di certo lo stupendo rapporto amicale creatosi fra i dipendenti e Michele e il suo gruppo di lavoro, visto che ormai hanno annunciato (come si legge sopra) l'uscita di scena, ma almeno l'essenza stessa del bar, del luogo di aggregazione fondamentale per i dipendenti della casa editrice di Segrate. È una decisione intelligente, quella di non chiudere il bar, che fa onore a Mondadori.

mercoledì 21 novembre 2018

EDITORIA * CHE COSA SARA' DE «IL GIORNALE» DOPO SILVIO BERLUSCONI?

Alessandro Sallusti (direttore de «il Giornale») e Silvio Berlusconi.
La recente vendita di «Panorama» a «La Verità» di Maurizio Belpietro da parte di Mondadori ha ulteriormente increspato l'acqua nel catino dell'editoria italiana. È di ieri la dura reprimenda per comportamento antisindacale (si può leggere cliccando qui) dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti per come è stata gestita la vicenda. Ai colleghi, in ultima analisi (e forse per la prima volta nella storia di Segrate), è stato anche negato uno spazio interno dove riunirsi in assemblea. Tanto che la riunione è stata tenuta nella sala bar-ristorante del contiguo Sporting Club. Ci sarebbe da ridere se non fosse una faccenda seria. La casa editrice guidata da Marina Berlusconi non fa mistero di volersi sbarazzare dei settimanali per dedicarsi in futuro soltanto ai libri. Quindi non si fanno cortesie agli ospiti. 

Intanto sale la preoccupazione fra gli addetti ai lavori del quotidiano «il Giornale» per le sorti dell'altro gioiello di famiglia, diretto da Alessandro Sallusti, immaginando il futuro (prossimo?), quando Silvio Berlusconi chiuderà con la politica (Forza Italia è ormai tra il 7-8% di consensi, stando agli ultimi sondaggi del TgLa7 di Enrico Mentana, la metà di quelli dell'agonizzante Pd) o peggio. 
Lunga vita al Cavaliere, ma serpeggia fra i redattori un'ansiosa voce interna che vorrebbe la testata un domani ridotta drasticamente di foliazione (sul modello del Foglio), e dunque anche di organico. Appoggiandola alla propaggine web, ilgiornale.it, che però è realizzata, come spesso accade in questi casi, da un'altra redazione rispetto al cartaceo. Insomma, le trame si infittiscono.

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