mercoledì 3 dicembre 2025

TV * NON FACCIAMO L'ERRORE DI CONFONDERE GLI ASCOLTI CON LA QUALITA'

I buoni ascolti di un prodotto televisivo (soprattutto al debutto) non vanno mai confusi con la qualità del medesimo. Un errore che qualcuno fa, forse in malafede.

Mi diverte molto leggere alcune tenere, disperate lenzuolate di colleghi (mi auguro in buona fede ma temo per interessi di bottega) che si affrettano a dire che il nuovo Sandokan al debutto ha fatto ottimi ascolti, DUNQUE è un buon prodotto. Che è come dire che se do una festa e il mio cane fa la cacca in soggiorno e se ne accorgono tutti restando un po' schifati, bisogna compiacersi e incentivarlo a ripetere la performance.
Ridimensioniamo, perché qualcuno poi legge e cade nel trappolone.
Sandokan è una serie tv che al debutto ha fatto ottimi ascolti sia per la curiosità legata al confronto col passato, sia perché (soprattutto) il protagonista è Can Yaman (più Can che Yaman) e ha un seguito assai rilevante di signore assatanate che, seguendolo nelle soap turche, si sono appassionate al figaccione monoespressivo.
Qui finisce il discorso legato al richiamo di pubblico. Mi diverte ancora di più vedere che sotto le tenere e disperate lenzuolate di questi colleghi (i social sono spietati) avare di like non compaiono commenti, oppure piovono gragnuole di critiche da parte di chi Sandokan l'ha visto e l'ha stroncato. Come è quasi inevitabile che sia. Smettiamola di prendere in giro la gente sbandierando dati che hanno un valore molto relativo. Soprattutto in occasione di un debutto. Riguardano la pubblicità, non la qualità.

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