giovedì 14 marzo 2013

PIERO PELU' * «A “THE VOICE OF ITALY” NON SEQUESTRIAMO I CANTANTI»

Che cosa rende diverso «The Voice of Italy» da altri talent?
«La prima è che non è un talent, ma un live show musicale, dove il cantante si esibisce con una band di alto livello e un’orchestra».
Come giudicherai i talenti?
«Non sarò mai giudice di niente e di nessuno in vita mia. Sarò un allenatore, sceglierò le voci (e sarò scelto) sulla base dello stile che vorrei promuovere. Sono più legato al rock, ma chi non viene scelto può essere altrettanto bravo».
Due aggettivi per descrivere gli altri tre coach.
«Carrà: materna e iconica; Cocciante: competente e determinato; Noemi: fresca e sorprendente».
Pensi che i talent abbiano alcuni limiti?
«Noi siamo diversi, anche perché chi partecipa non viene sequestrato dalla sua vita per quattro mesi, ma ci torna dopo aver cantato».
Di solito, premi di più la tecnica, o l’interpretazione?
«L’intepretazione è la chiave della personalità e dell’unicità di un artista. Vale più di un disco d’oro».
Chi hai scelto come consulente?
Cristiano Godano dei Marlene Kuntz. Ne conosco la voce e l’abilità interpretativa».


(TV SORRISI E CANZONI - MARZO 2013)

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