martedì 29 settembre 2020

MILANO, 10 OTTOBRE * LA GENTE DI SPETTACOLO PORTA I «BAULI IN PIAZZA»

La cassa (o baule) di un service da spettacolo.

Il 10 ottobre Piazza Duomo a Milano diventerà la magica scenografia di “Bauli in Piazza – Bip”, un grande evento silenzioso che vedrà la partecipazione, in maniera rigorosamente pacifica e ordinata, di numerosi professionisti dello spettacolo, aziende del settore, lavoratori dipendenti e non del mondo dello spettacolo e degli eventi, accompagnati dai loro bauli. Dalle ore 17 Piazza Duomo si trasformerà in una monumentale “installazione” di bauli, quegli stessi “flightcase” divenuti simbolo di questa mobilitazione internazionale e che ogni giorno accompagnano coloro che creano eventi. 
Accanto ad ogni baule ci sarà un operatore del settore, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza sanitaria. Dietro gli eventi, la musica dal vivo, gli spettacoli, le fiere che contribuiscono allo sviluppo economico e culturale del Paese, c’è un mondo, un’intera industria: sono tutti i soggetti che rendono possibile ogni forma di intrattenimento, dalle agenzie di promoter alle aziende di servizi, autori, tecnici, fornitori di audio/video/luci, facchini, e tanti altri ancora, che a causa dell’emergenza sanitaria in questi mesi hanno perso il loro impiego. 
A livello mondiale si stima che circa il 95% degli eventi sia stato cancellato. Per questo a settembre 2020 nasce in Nord America il primo movimento “We make events”, che riunisce tutta la filiera del settore, gravemente colpito dalle conseguenze della pandemia, e che ha costretto milioni di persone in tutto il mondo a dover (momentaneamente) rinunciare alla propria attività, senza prospettive certe per la ripartenza.  Anche l’Italia ha aderito con #Noifacciamoeventi #Bauliinpiazza – BIP a questo vero e proprio “allarme rosso” per l’industria e tutto il comparto produttivo che nel nostro paese conta circa 570.000 lavoratori che necessitano di tornare al più presto al proprio mestiere, in assoluta sicurezza. La neonata BIP nasce come associazione culturale senza scopo di lucro, alimentata dalla sola passione dei suoi aderenti e dalla consapevolezza di tutti che sia ora di farsi sentire. 
Lo scopo della manifestazione è di contribuire a costruire un tavolo di lavoro dove “NOI del mondo degli eventi possiamo sederci e aiutare il Governo a scrivere regole funzionali ad una reale ed efficace ripartenza, alla sicurezza e al sostegno del comparto, non solo in termini di sostegno economico, ma strutturali”, dichiara il comitato promotore.  Il DPCM del 7 agosto 2020, che permette la ripartenza di piccoli eventi fino a 1000 persone all’aperto e fino a 200 al chiuso e il rimando regolatorio alle singole Regioni, ha presentato fin qui norme troppo limitanti e difformi territorialmente perché il comparto produttivo dello spettacolo, degli eventi, dell’intrattenimento, dei congressi e delle fiere possa riprendere in modo serio e strutturato, rendendo economicamente sostenibile ogni evento di medie e grandi dimensioni. 
Il sistema intero e la filiera che ne deriva sono al collasso: possibile chiusura di piccole, medie e grandi imprese, lavoratori senza sussidi, perdita di figure professionali sul medio e lungo periodo.
Il prossimo 30 settembre è stato scelto come giornata internazionale simbolo di #standasone: dalle ore 20.00 (ora locale) in 27 paesi si coloreranno di rosso i principali siti e venue, da quelli più storici a quelli più moderni, sedi di eventi e spettacoli, lanciando così un “red alert” a livello mondiale.

Per partecipare a “Bauli in Piazza – Bip” occorre registrarsi al seguente link:

https://forms.gle/eKVNXVcjJoGM5JfP8

lunedì 28 settembre 2020

MILANO * STEFANO DE MARTINO FERMA IL TRAFFICO PER CHATTARE CON LO SMARTPHONE

Stefano De Martino, uno dei protagonisti del gossip italiano, a Milano a bordo della sua Smart.

Anche i ricchi chattano. Magari dove non dovrebbero. Magari piantandosi giusto in mezzo al traffico, in centro a Milano. Come il conduttore e ballerino napoletano Stefano De martino, ex (o attuale, perdo sempre il conto, perché nella vita a volte ci si lascia e poi ci si riprende) mister Belen Rodriguez. Uno tra gli uomini un tempo più invidiati di questo disgraziato Paese. Ad ogni modo pare che allo stato attuale il ragazzo sia tornato con la sua ex Gilda D'Ambrosio. In un vortice sentimentale da perderci la testa.

A bordo della sua Smart nera, percorrendo Viale Col Moschin, il nostro si è fermato per un attimo a spippolare sullo smartphone, incurante del fatto che le altre auto in coda fossero già partite. Resta da capire chi fosse la fortunata interlocutrice. Il tempo di riprendersi, e via. L'ho notato ed è scattata la foto di rito. In un contesto un po' dimesso per un reuccio del gossip nostrano, con tanto di bidone dell'immondizia a fare da tristanzuolo riempitivo. Sicuramente una location non proprio da servizio glam. Vi terrò aggiornati su altri eventuali avvistamenti.

lunedì 21 settembre 2020

RUBARE LE BATTERIE DEI BATTERIE DEI MANOPATTINI SARÀ IL PIANO B DEL FUTURO?


Milano (ma anche Roma e tutte le grandi città che possono usufruire del bonus da 500 euro del Governo, che dovrebbe terminare alla fine di dicembre) si sta riempiendo di monopattini, hoverboard, segway, ecc. ecc. È la famosa mobilità sostenibile, signora mia. Vengono parcheggiati ovunque, anche sui marciapiedi di notte. Totalmente incustoditi e quasi mai legati.
Essendo mezzi tutto sommato leggeri, temo che si faccia strada sempre più anche la "ciulabilità" sostenibile dei medesimi. Ovvero la loro sottrazione indebita.
Avranno anche un blocco elettronico, magari non si potranno avviare, quel che ti pare. Ma è possibile che si faccia strada quanto prima anche il mercato nero delle costose batterie. Non è un gran business? Può essere. Ma se pigli un camioncino e con due ceffi nel cassone ti fai un giro per Milano di notte e appena ne vedi uno ti fermi, butti tutto dentro e poi smonti con calma a casa, secondo me arrivi all'alba con un bottino mica da ridere. Sarà il Piano B del futuro?

mercoledì 16 settembre 2020

RADIO CAPITAL * RIVOLUZIONE AL MATTINO CON LUCARELLI, BIGNARDI E BENEDETTA PARODI

Da sinistra, Selvaggia Lucarelli, Linus, Daria Bignardi e Bendetta Parodi.

Già direttore editoriale delle radio del gruppo Gedi (Deejay, Capital e m2o), Linus ha assunto la carica anche di direttore artistico di Radio Capital, mettendo mano a un "restyling" complessivo e alla squadra con una piccola rivoluzione che parte lunedì. Allo scopo di rendere l'emittente (che si rivolge a un pubblico di 30-40-50enni piuttosto colti e a giovani curiosi e avvertiti) un po' più pop e musicale, pur mantenendola con un taglio giornalistico. Per fare anche che le anime radiofoniche del gruppo dialoghino e si coordinino di più.
Linus cerca «personalità», e le ha trovate in voci come quelle di Selvaggia Lucarelli, Daria Bignardi, Benedetta Parodi e Pif, alias Pierfrancesco Diliberto.
Il trio femminile occupa tre diverse ore in palinsesto dal lunedì al venerdì dalle 9 a mezzogiorno, e tutte le lady si avvalgono della presenza di Chicco Giuliani, che fa da spalla/trait d'union ideale.
La prima è Selvaggia Lucarelli: «Sono felice di tornare in radio» commenta. «Un mezzo che per qualche tempo mi aveva un po' stancata, ma mi sono accorta proprio durante il lockdown di quanto fosse importante, di quanto ne avessi bisogno. Non solo apprezzavo l'appuntamento quotidiano, ma avrei avuto mille storie da raccontare, mille voci che chiedevano aiuto alle quali dare spazio o un megafono. La radio è un po' chi la fa, quindi farò qualcosa che mi somiglia, anche se non so ancora esattamente che cosa. 

Nel mezzo c'è Daria Bignardi: «Mi trovo fra Selvaggia e Benedetta, ovvero fra il diavolo e l'acqua santa. Ho fatto per 15 anni "La mezz'ora Daria” su Deejay calata fra Linus e Nucola Savino, e ancora i tassisti me ne parlano. Ora è un po' come tornare, in una dimensione diversa, un po' da intrusa. Parlerò anche di libri, magari uno a spettimana, leggendone qualche spezzone al giorno, e di tanti altri argomenti, facendomi influenzare dall'attualità, da quel che è accaduto».
Chiosa Benedetta Parodi, sorella di Cristina (e attualmente persino più in auge della sorella: quando si dice il destino) idolo delle casalinghe e accreditatasi come esperta di cucina: «Per me invece» commenta «si tratta di un debutto, anche se conosco molto bene la radio e ho accettato subito con grande entusiasmo l'invito di Linus. Arrivo alle 11, e dal momento che l'assenza del video non ci consente di mostrare piatti o ricette, avremo tanto altro di cui parlare. Tante curiosità su life style e dintorni».

Pif, che è fresco di paternità (ha portato anche il pargolo in culla in conferenza stampa) andrà in onda il sabato fra le 10 e le 12 con I sopravvissuti. «L'Italia ne è piena, ovunque, e io li farò parlare» dice. «Ma ho in mente anche di mandare messaggi vocali su WhatsApp a potenti, come il Presidente del Consiglio Conte, e persone comuni. Confidando in una risposta, che non è assolutamente garantita, ma che avrà comunque una cifra più intimista. Come sono solitamente i messaggi vocali».

venerdì 11 settembre 2020

NEW YORK * PER RICORDARE È D'OBBLIGO UNA VISITA AL MUSEO DELL'11 SETTEMBRE


Credo che l'11 settembre, potendo, vada ricordato sempre. Del resto è anche difficile evitarlo, visto il graffio che ha lasciato sulla pelle di tutti. Quest'anno mi piaceva farlo invitando chi non l'ha già fatto a visitare, a New York, il museo dedicato alla tragedia. Che si trova proprio sotto la Freedom Tower, costruita al posto delle Torri gemelle. È di una sacralità, imponenza e minuziosa ricostruzione fra cronaca, storia e dramma, che soltanto gli americani quando ci tengono davvero. Contiene di tutto: piloni giganteschi piegati dal calore; parti degli enormi ascensori; interi camion dei pompieri semi-distrutti; una sezione che ricostruisce gli eventi passo passo con filmati e testimonianze. E un muro di volti (tranne i pochissimi dei familiari che non hanno accettato o delle persone delle quali mancava una foto) con le immagini di tutti coloro che sono morti quel giorno o non sono sopravvissuti a quel giorno. Quando si potrà tornare a viaggiare con maggiore sicurezza, passando nella Grande Mela (che è sempre un bel vedere a prescindere) ne vale assolutamente la pena.


mercoledì 9 settembre 2020

GIORGIA BONI CON «VIENI QUI, DAI»: ORECCHIABILE MA DAL TESTO IMBARAZZANTE


Probabilmente non passera alla storia per l'imbarazzante verso: «Se te ne vai, ci stringiamo come i lacci delle Nike», ma la canzoncina è senza dubbio orecchiabile.

La canta Giorgia Boni, classe 1999, attrice, cantante e influencer con oltre 400 mila follower su Instagram e TikTok che ha conquistato il cuore di tantissime bambine e teenager grazie alla sua interpretazione di Bianca Lussi, la protagonista della serie televisiva "Maggie & Bianca" di cui sono state realizzate tre stagioni, distribuite in tutto il mondo ed oggi disponibili anche su Netflix, oltre che ad uno speciale tv e un tour nei teatri.
Come la sua protagonista, Giorgia è un’aspirante cantante appassionata di moda. Giorgia ha preso lezioni di canto fin da piccola per poter crescere artisticamente e coltivare il suo innato talento ed esce ora il suo primo singolo inedito.
"Vieni qui, dai", questo il titolo del singolo scritto e composto con Jacopo Ettorre e Simone Privitera, esce il 4 settembre ed è accompagnato da un simpatico e colorato video realizzato presso il Parco Giardino Sigurtà a Valeggio sul Mincio (Verona) (https://www.sigurta.it/).

Ecco il link per il video: https://youtu.be/7rCPjU7LgcI

“Vieni qui, dai racconta la cotta estiva che tutti abbiamo avuto. Un piacersi a vicenda, ma con forse un po’ di paura ad ammetterlo. – racconta Giorgia - Il Mare, le luci, le risate, i pianti, le serate passate insieme caratterizzano le vacanze. Poi arriva settembre e la classica sbandata adolescenziale, continua a far battere il cuore nel suo ricordo”.

venerdì 4 settembre 2020

TORNA SILVIO CAPECCIA E SUONA I DECIBEL (INTANTO VASCO E RUGGERI...)


Mentre Enrico Ruggeri si muove tra idiosincrasia nei confronti della mascherina e cenni di negazionismo da Covid-19, in una campagna d'immagine che lascia perplessi molti osservatori, da oggi è in radio la versione in piano solo di SILVIO CAPECCIA dell’indimenticabile brano dei Decibel “VIVO DA RE”.
“Vivo da re”, che consacrò il successo della bandpioniera del punk rock italiano, è il primo singolo estratto dal nuovo album del tastierista dei Decibel “SILVIO CAPECCIA PLAYS DECIBEL – Piano Solo” (Anyway Music/Believe), in uscita venerdì 11 settembre in formato CD e sulle piattaforme digitali e di cui è già attivo il pre-order su Amazon (https://amzn.to/3brs6hO).
«Vivo da re è forse la canzone a cui sono più affezionato – dichiara Capeccia – il primo brano scritto insieme ad Enrico, quando ancora ci chiamavamo Champagne Molotove suonavamo nei licei di Milano le cover di Bowie, Lou Reed e Roxy Music». Il disco contiene le più belle canzoni dei Decibel reinterpretate dal musicista e compositore in una speciale versione strumentale in piano solo. Dai grandi classici come “Vivo da Re” e “Contessa” ai successi più recenti degli ultimi album “Noblesse Oblige” e “L’Anticristo”, il disco è un viaggio attraverso la storia dei Decibel, presentati in un’inedita veste intima e intensa.
Non solo un semplice pianista, Capeccia è un artista completo e innovativo che con i Decibel ha dato vitaad una rivoluzione sonora che ha cambiato profondamente la storia del rock italiano. Tra suggestioni e leggenda, l’artista trasforma le canzoni dello storico gruppo in sonate per solo pianoforte destinate a diventare una pietra miliare della musica strumentale.
Nato a Milano nel 1957, Silvio Capeccia manifesta presto la passione per la musica e le tastiere: a quindici anni fonda con il coetaneo Enrico Ruggeri la college band Champagne Molotov, che si distingue sulla scena per il suo repertorio rock innovativo. La band cambia il nome in Decibel e raggiunge il successo negli anni ’80 partecipando al 30° Festival di Sanremo con “Contessa”, brano contenuto nell’album “Vivo da re”. Successivamente Enrico Ruggeri intraprende la carriera solista e i Decibel realizzano due album: il decadente “Novecento” e lo strumentale “Desaparecida”, prodotto da Shel Shapiro per l’etichetta californiana Mp3.com, prima storica piattaforma di musica indipendente in formato mp3. Completati gli studi di pianoforte e composizione e laureatosi in Marketing all’Università Bocconi, Silvio inizia l’affascinante viaggio nel mondo della Ambient music. Le sue produzioni sono utilizzate in esposizioni d’arte contemporanea, installazioni multimediali e in progetti di psicoacustica con il chitarrista dei Decibel Fulvio Muzio. Il percorso musicale di Silvio Capeccia continua in parallelo sui due versanti ambient e rock. Nel 2017 la reunion dei Decibel viene celebrata con il cofanetto “Noblesse oblige” al quale segue un lungo tour teatrale. Nel 2018 i Decibel tornano al Festival di Sanremo con il brano “Lettera dal Duca” che vede la partecipazione di Midge Ure, front-man della cult band inglese Ultravox. Contemporaneamente esce l’album “L’Anticristo”. Chiude il 2019 il cofanetto “Punksnotdead-Decibel live” con le registrazioni audio e video di due concerti tenuti a Milano, a coronamento di un triennio ricco di emozioni e di passione per la musica.

Vasco Rossi ed Enrico Ruggeri. Il primo con la mascherina manda a quel paese i negazionisti. Il secondo (senza) affronta i fans senza il dispositivo di protezione individuale.

Post più popolari

Lettori