martedì 30 novembre 2010

JASON KAY * «FACCIO CONCERTI PER MILIONI DI PERSONE, E POI MI RITROVO DA SOLO»

Sembra un po’ deluso della propria vita, ma non può certo lamentarsi delle classifiche. Mentre si consuma la crisi personale del leader della band, Jay Kay (40), l’ultimo album dei londinesi Jamiroquai, «Rock Dust Light Star» scala implacabile le hit.  Dopo 18 anni di carriera, Jason pare non essersi ancora abituato alla scia di vuoto che lascia il successo. «Sono stanco, arrabbiato e sempre più intollerante» dice. «Passo dal Brasile all’Argentina e nel frattempo mi devo occupare in prima persona di ogni dettaglio.  Di sera mi esibisco di fronte a migliaia di persone e poi torno a casa, nel silenzio, con le valigie da disfare, e tutto mi sembra molto strano». L’insofferenza del reuccio del funky, che non sa né scrivere né leggere la musica ma è solito canticchiare mentre i suoi collaboratori prendono appunti per non perdere le sue ispirazioni, si estende al mondo discografico. Fatto anche di signori che ti tirano per la felpa dicendoti che cosa devi o non devi dire. Reggerà questo ritmo?
ROCK DUST LIGHT STAR è settimo album di inediti della carriera dei Jamoroquai, che viene dopo 25 milioni di copie vendute dei precedenti, ed è stato interamente realizzato in studio, con citazioni degli Stones, di David Bowie e dei Roxy Music. Tutti i brani sono stati scritti dal vucanico Jay Kay.

(TV SORRISI E CANZONI - NOVEMBRE 2010)

ROMANZO CRIMINALE 2 * LA BANDA HA LE ORE CONTATE

Roma guarda negli occhi i ragazzi e punta la pistola, per riprendersi tutto ciò che ha regalato loro. Goccia (di sangue) dopo goccia. I 10 episodi della seconda, attesissima serie di «Romanzo criminale», in onda il giovedì su Sky Cinema 1, segnano il crepuscolo della banda che ha terrorizzato la Capitale. Dopo l’uccisione del «Libanese (Francesco Montanari), al termine della prima stagione di una tra le migliori fiction mai prodotte in Italia, gli altri balordi si interrogano. Meglio cercare vendetta (come vorrebbe il Freddo), oppure continuare a pensare ai propri sporchi traffici (strada che vuole percorrere il Dandi)? Difficile dirlo. E mentre nel giro entra la bionda spacciatrice Donatella (Giovanna Di Rauso, new entry nel cast), si affianca alla bella Patrizia (Daniela Virgilio) i ragazzi si rendono conto pian piano che nulla sarà più come prima.

Quel duro del «Libbbano» che rientra in albergo all’una di notte, disciplinato, con gli altri, seduto sul pulmino blu della produzione; la seducente Patrizia che sfoggia, anche nella vita, abbondanti dosi di romanesco. Queste e altre emozioni al party milanese per la presentazione del cd di «Romanzo criminale». 11 brani tra i quali spiccano «Libanese il Re» di Francesco Sarcina de Le vibrazioni, «Vita da Dandi» dei Rezophonic e «Il sangue è Freddo», di Pierluigi Ferrantini dei Velvet.

(TV SORRISI E CANZONI - NOVEMBRE 2010)

GOSSIP * SIMONA VENTURA A FIUMICINO (MOLTO TIRATA)

Gran viavai di vip, o presunti tali, ieri all'aeroporto di Fiumicino. Prima del check-in, una Simona Ventura molto tirata (nel senso di nervosa, l'altro è da verificare) incontrava Giulio Golia de «Le iene». La signora di «Quelli che il calcio» se ne andava via di corsa bofonchiando: «È incredibile, mi fanno passare di là...». Poco dopo Golia si incontrava con Paola Cortellesi - strana accoppiata -, vista poco prima mentre chiacchierava con un amico. E insieme si dirigevano all'imbarco di un volo non meglio precisato. In volo per Milano, il giornalista del Tg1 Attilio Romita faceva spostare - molto educatamente, va detto - un passeggero che per errore o per dolo aveva occupato il suo posto.

venerdì 26 novembre 2010

GIANNA NANNINI * È NATA PENELOPE (DETTA «PENE»?)

Alla clinica Mangiagalli di Milano oggi è nata Penelope, figlia di Gianna Nannini. La gioia della rocker senese è - comprensibilmente - ai massimi livelli. Ma se «Gianna ha un fiuto eccezionale per il tartufo», come suggeriva Rino Gaetano, forse non si può dire la stessa cosa per la scelta dei nomi. In molti, infatti, come l'amica Valentina, già si interrogano su quale potrà essere il destino di questa bimba, una volta arrivata all'età scolare. Quando fra amichette (ma anche a casa, spesso) si sentirà il bisogno di cercare vezzose abbreviazioni onomastiche. E se Pamela diventa «Pam», Giovanna suona inevitabilmente come «Giò», il timore è che per Penelope si arrivi allo scontato ma probabilissimo «Pene». Al limite Penny, che però sembra un ripiego.
Insomma Gianna, pensaci: forse era meglio chiamarla Samantha col th. Come fanno (quasi) tutte le altre mamme.

LARRY HAGMAN * J.R. ORMAI E' COME BEPPE GRILLO: CONVERTITO AL FOTOVOLTAICO

Dai soldi sporchi all’energia pulita. Dimenticatevi petrolio e dollari insanguinati. J.R. ormai è come Beppe Grillo: convertito al fotovoltaico. Così come te l’aspetti, lui è: orologione d’oro degno di un capitano d’industria votato al kitsch; cappellone texano con incastonati micro ferri di cavallo, e cravattona giallo-nera sulla quale spiccano vistosi raggi di sole. Perché il messaggio deve arrivare chiaro, come mamma America insegna.
Da non credersi. Larry Hagman si aggira per la redazione di «Sorrisi» venerato più di Madonna e Lady Gaga. Perché se hai più di 30 anni non puoi non averlo amato/odiato, artefice delle fosche trame di «Dallas». Perché J.R. è J.R. Persino il direttore, Alfonso Signorini, lo accoglie così: «Larry, io sono come Sue Ellen: pazzo di te». E il cattivone storico del cinema americano, che in realtà è un pezzo di pane, abbozza. «Ma quale cattivo? Sono un santo. La cattiveria porta via troppe energie, non è nel mio karma e non ne vale la pena. Non faccio altro che prendere per il bavero della giacca le persone dicendo: “Non vedi quantà bontà c’è in me?”». Del resto, come contraddirlo? «Sono passato a trovarvi» prosegue «dopo essere stato in Vaticano, a vedere i pannelli solari che ricoprono l’aula Paolo VI. L’energia solare per me è diventata un business, oltreché una necessità, nella mia fattoria a Ojai, in California, dove ho il più grande impianto solare privato d’America. Più grande del mondo, pare, se si eccettua quello di Papa Benedetto VI, che però ha una “famiglia” più grande della mia. Riesco a produrre talmente tanta energia da riuscire a venderne allo Stato per 10 mila dollari l’anno. Niente male. Decisi di passare al solare cinque anni fa, dopo che la caduta di un enorme albero, negli Usa, fece crollare un traliccio togliendo l’energia a 80 milioni di persone nell’East Coast. Dovevo fare qualcosa per rendermi indipendente e salvare le mie preziose coltivazioni di avocados».
Nuovo testimonial di Solar World, tra i leader mondiali nella produzione di pannelli fotovoltaici, Hagman non ha chiesto soldi: «Al posto del mio cachet ho ottenuto che l’azienda installasse pannelli per 100 kilowatt, in grado di servire cinque ospedali ad Haiti».
Gli appassionati di «Dallas» («356 episodi in 13 anni di lavoro: avanti a testa bassa finché qualcuno ci guardava»), la storica serie Cbs che in Italia fece la fortuna di Canale 5, si preparino al revival. In versione riveduta e corretta, chiaro. «Dallas tornerà puntando però su figli e nipoti dei protagonisti» dice un abbottonatissimo Hagman. «Io sono stato contattato per il ruolo di un vecchio petroliere, ho ricevuto i copioni, siamo in trattative, ma non posso dire nulla di più. Nel cast dovrebbero figurare ancora Patrick Duffy e Linda Gray. La produzione prevede di chiudere tutti i contratti per il mese di dicembre, iniziando così a girare entro febbraio».
L’approccio dell’attore alla vita è molto cambiato da quando, «15 anni fa» dovette subire «un trapianto di fegato per colpa di un tumore. Quello è stato il giorno più lungo della mia vita» dice facendo lampeggiare i suoi occhioni piazzato in modo inamovibile sulla sedia nell’ufficio del direttore, con la copertina dell’ultimo «Sorrisi» fra le mani. «Non ci posso credere: questo è Zucchero! Lo adoro, è il mio cantante preferito da quando ha lavorato con Sting, e qui somiglia a mio fratello. Come si intitola la sua ultima canzone? “È un peccato morir”. No, Zucchero non può morire. Non prima che l’abbia incontrato!». E insiste per avere da Alessandra, segretaria di redazione, il cellulare di «Sugar». Dì di no a J.R., se ne sei capace.

(TV SORRISI E CANZONI - NOVEMBRE 2010)
Papa Benedetto XVI: "L'omosessualità è inaccettabile". Non male come autocritica. Ora come minimo gli toccherà cambiare parrocchia.

giovedì 25 novembre 2010

FIAMMETTA CICOGNA * «FACCIO 'WILD' MA SOGNO UN PROGRAMMA SULLA CUCINA»

«Anche questa sera è arrivato il momento dedicato alle catastrofi naturali. Vi presento: la valanga». Il sorriso rassicurante di Fiammetta Cicogna, 22 anni, stride un po’ con le epocali sciagure proposte dai filmati di «Wild», dal 17 novembre in prima serata su Italia 1. Fra stalattiti e stalagmiti delle grotte di Toirano (Savona), andiamo a conoscere meglio questa Piero Angela in shorts. «Mio padre ha un’azienda che produce candele, e mia madre è da trent’anni la volontaria al Fatebenefratelli di Milano» racconta. «Prima di arrivare alla notorietà con lo spot seriale Tim, ho fatto la modella per un paio d’anni col nome di Carole. Considero “Wild” un’oasi felice fra tanta brutta tv, che non guardo. Prima erano soprattutto lanci di filmati comprati all’estero. Quest’anno invece aumenteremo molto il materiale autoprodotto: farò una discesa a corda doppia da una cascata di 25 metri, accarezzerò un ghepardo, e cose simili. La conduzione prima non l’avevo neanche presa in considerazione, ma ci sto prendendo gusto». Già, la conduzione. È più difficile fare strada in video se si sfoggia una marcata erre moscia? «Ma la mia» ribatte Fiammetta «è un’erre moscia di pigrizia, la posso mettere e togliere quando voglio, sforzandomi un po’. In genere non lo faccio. Ho la lingua troppo grossa e lunga che non “balla” nel palato. Quando tolgo la erre moscia, parlo come Federica Pellegrini». Segue abbozzo di imitazione. Fiammetta coltiva col fratello Federico, 30 anni, produttore tv, un’insospettabile passione per la cucina. «Mi piace il mondo dei fornelli, seguo tutto. Con Federico abbiamo un sito dedicato all’argomento, Loveresto.com, e insieme abbiamo realizzato il numero zero di un programma piuttosto inusuale».

(TV SORRISI E CANZONI - NOVEMBRE 2010)

EMILIO FEDE E I PUGNI DELL'AMARO GIULIANI: UN RUTTO CI SALVERA'?

Emilio Fede preso a pugni in un ristorante milanese dal signor "Amaro Giuliani". Pare che la rissa sia scattata per futili motivi: gli stessi che hanno portato Emilio alla direzione del Tg4.
In ogni caso, è incredibile che avvengano ancora cose simili in modo incontrollato. Le persone che hanno problemi vanno aiutate: da oggi, Amaro Giuliani tutta la vita.

P.S.
Un rutto ci salverà? 

mercoledì 24 novembre 2010

DIXIT * ANTONIO MARANO SU SOLDI E SIGNORILITA'

«La signorilità finisce, dove cominciano i soldi».

Antonio Marano

HARRY POTTER, SMETTILA DI FARTI DELLE SAGHE!

Caro «Harry Potter e i doni della morte», sono scappato a gambe levate dopo il primo tempo, in preda a noia irrefrenabile. 
Lo vedi che è ora di smetterla di farsi delle saghe?

NATHALIE HA VINTO L'EDIZIONE PIU' DEBOLE DI "X-FACTOR"

E' andata come doveva andare: Nathalie Giannitrapani ha meritatamente vinto la quarta (e più debole) edizione di "X-Factor", orfana di Morgan e risollevata - sul piano dello spettacolo - da qualche guizzo di Elio e da un Nevruz "più ta-rock che rock", come ha affermato un ispirato Marco Balestri. D'altra parte il ragazzo difficilmente avrebbe avuto particolari chances sul piano discografico.
Anche il diciassettenne Davide meritava molto, ma alla fine la voce e la grinta di Nathalie sono state stranamente premiate da un Televoto che in genere falcidia i migliori. Senza pietà alcuna.
Francesco Facchinetti se l'è cavata egregiamente, ma quest'anno al talent di Raidue mancavano sia il mordente che i veri talenti. E al tavolo della giuria miss Anna Tatangelo ed Enrico Ruggeri non hanno fatto stravedere. Consueto l'approccio di Mara Maionchi, e straordinariamente compito e professionale quello del leader delle Storie Tese, che ha giustamente spiazzato chi si attendeva che andasse a fare il pagliaccio a gettone.
Il debutto è stato più che confortante, anche per via della curiosità, ma già dalla seconda-terza puntata il programma ha iniziato ad annaspare, scendendo negli ascolti. Per la prossima edizione, un po' di cose andranno ripensate.

martedì 23 novembre 2010

FAZIO E SAVIANO, PER FAVORE NON INONDATECI DI MELASSA

Ha fatto il prevedibile terzo record d'ascolto (per forza, stavolta c'era anche tutto il pubblico leghista sintonizzato per il discorso-monologo - non chiamiamolo elenco - di Roberto Bobo Maroni), eppure la terza puntata di «Vieni via con me» è scivolata più volte, paurosamente, sulla china della melassa. Di quel politicamente corretto che non di rado risulterebbe stucchevole e insopportabile anche a un seminarista. Come lo spazio del cabarettista disabile, David Anzalone. Che sarà anche handicappato, ma purtroppo non fa particolarmente ridere. E per un comico non è cosa da poco. Molto buono il Roberto Saviano d'apertura, con il pezzo sulle ecomafie e la loro origine, e convincente - ma ha fatto di meglio - anche il maiuscolo, sarcastico Corrado Guzzanti.
Il salotto buono della sinistra apre al lunedì, piace alla gente che piace (e Fabio Fazio, politicamente trasversale e genuflesso, si bea per questo), è un programma forse più pensante che pensato, ma è anche un incredibile catalogo di luoghi comuni. Questo va detto, prima di addormentarsi davanti alla tv sentendosi tutti più buoni.

lunedì 22 novembre 2010

IL PAPA, I PRESERVATIVI E BOCCHINO

Sembra che l'improvvisa apertura del Papa ai preservativi non abbia convinto del tutto Bocchino.

CURIOSITA' * LA PRIMA VOLTA DI PEDRINI A SANREMO: CON JO SQUILLO

Già transitato quattro volte a Sanremo (lo stesso che nel 2011 finirà nelle mani dell'immortale Gianni Morandi, insieme con le due sexy donne del momento, Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis in Clooney), Omar Pedrini già Timoria - nella foto - ha alle spalle un debutto festivaliero che ben pochi conoscono o ricordano: fu a 16 anni, come chitarrista di Jo Squillo. Roba da restare traumatizzati per tutta la vita.

sabato 20 novembre 2010

DIGITALE TERRESTRE, CONCORRENZA SPAZIALE * RAI VARA "RAI 5", MEDIASET PARTE CON "MEDIASET EXTRA"

Inizia a diventare serrata la concorrenza fra i due poli anche sul fronte del digitale terrestre. Proprio mentre la Rai, il 26 novembre, fa debuttare Rai 5 (molte le star-starter della nuova avventura: da Kledi Kadiu a Renzo Arbore, passando per Elio e le Storie Tese, Benedetta Mazzini, Omar Pedrini, Gualtiero Marchesi e Philippe Daverio) spegnendo il segnale di "Rai Extra", Mediaset non sta a guardare e lo stesso giorno vara "Mediaset Extra". In chiaro fra le proprie proposte. E' evidente - anche dalla provocazione onomastica - che si tratta di una risposta colpo su colpo. Ma mentre Rai 5 dovrebbe puntare più su materiale autoprodotto e novità, Mediaset Extra si candida a diventare un bignami del già visto, possibilmente di recente, nei palinsesti di Canale 5, Italia 1 e Retequattro.

giovedì 18 novembre 2010

TRASLOCHE-RAI, DA VIALE MAZZINI A SAXA RUBRA (MA NON PIACE A TUTTI)

La Rai, si sa, è un porto di mare, fatta di stanziali navigati e di gente di passaggio (del resto, nella vita, siamo tutti di passaggio), portata via dalle correnti. Partitiche, naturalmente. Ma ora che pian piano tutto l'equipaggio viene traghettato da Viale Mazzini a Saxa Rubra, dilaga il malcontento. La storica sede che ospita anche, al settimo piano, gli uffici della dirigenza, che incontra maggiore gradimento, sarebbe a rischio per i dipendenti causa insidioso amianto. Vecchi problemi che però vanno risolti, per evitare rischi per la salute e possibili cause a seguire. La relativamente nuova Saxa, invece, convince meno. Se sul piano estetico può anche piacere, la funzionalità è ai minimi storici. A cominciare dai pavimenti flottanti, più instabili dell'opinione di Mastella. Fra l'altro, Saxa Rubra originariamente (la storia sarebbe lunghissima e tormentata) era un carcere. E molti dipendenti Rai la considerano ancora tale. Si trasloca, insomma, ma con le palpebre girate. Di tutto, di più.

mercoledì 17 novembre 2010

RUMORS * GIORGIA SCAPPA, BEFFANDO I POVERI NERI PER CASO

Pare che i Neri per caso siano un po' incazzati (eufemismo) per uno scherzetto cinese di Giorgia. La signora Todrani avrebbe dovuto rientrare nel novero delle 10 star della canzone che hanno duettato nell'ultimo disco del sestetto: «Donne. Angoli diversi. Vol.2» (Sony Music), cantando la nota «Di sole e d'azzurro». Invece, ad accordi già presi e a master già realizzato, a pochi giorni dall'andata in stampa, Giorgia - che aveva registrato un'incisione perfetta - ci avrebbe ripensato, adducendo strani motivi per sfilarsi dal progetto. Lasciando con un palmo di naso e non pochi problemi Ciro, Gonzalo, Mimì e Diego Caravano, Mario De Crescenzo e Massimo de Vitiis.

Così, nel dodicesimo cd della loro carriera compaiono Alessandra Amoroso («Maniac»), Loredana Bertè («E la luna bussò»), Giusy Ferreri («Aria di vita»), Ornella Vanoni («Io che amo solo te»), Mietta («Baciami adesso»), Dolcenera («Il cuore è uno zingaro»), Karima («Street life»), Wendy Lewis («Ain’t no mountain enough»), Noemi («Come si cambia»).

martedì 16 novembre 2010

GIANNA NANNINI * ECCO PERCHE' CHIAMERA' LA FIGLIA PENELOPE

Gianna Nannini, dalle pagine di Vanity Fair, scrive una lettera alla figlia che sta per nascere: "Ti chiamerò Penelope". Un omaggio all'Odissea di Omero. Un cieco. Vuoi vedere che abbiamo capito chi può avere messo incinta la Nannini?

lunedì 15 novembre 2010

ADDIO ROBERTO PREGADIO * SOFFRI' MOLTO PER ESSERE STATO CANCELLATO DA "LA CORRIDA"

La vera sofferenza - viva, palpabile - dei suoi ultimi anni è stata l'estromissione (ma lui la chiamava senza mezzi termini: "cacciata") da "La corrida" dopo la morte di Corrado. Ebbi la fortuna di conoscere e intervistare Roberto Pregadio nella sua bella casa romana, nel pieno di una polemica aspra e mai sopita con Marina Donato, vedova Mantoni, con Gerry Scotti, con Mediaset, col mondo intero. Era furente. Riteneva che Corrado non gli avrebbe mai fatto niente di simile - ed è probabilmente vero -, e al contempo non voleva accettare il ricambio generazionale. Mi raccontò nei dettagli i passaggi che avevano portato alla sua lenta uscita di scena. Le mezze parole per tentare di convincerlo a lasciare. Passava in rassegna le facce di coloro che l'avevano voluto fuori, che gliel'avevano raccontata, e si gustava i consensi del pubblico, che scriveva ai giornali per dire: "Rivogliamo il maestro Pregadio!". Anche Gerry Scotti era nel mirino, per non aver fatto nulla, lui così potente, per evitare l'evitabile. Da vecchio Capitano, voleva affondare con tutta la nave. Forse ci è riuscito.

TEO TEOCOLI * SEMPRE PIU' SPESSO LO TROVI A IBIZA, PIU' CHE A MILANO

Altroché calcio, altroché Milano. La fissazione di Teo Teocoli è Ibiza. Ormai ci vive praticamente tutto l'anno, e appena può scappa là, anche durante le tournée, nei brevi spazi tra una data e l'altra. E anche se in fondo lo capiscono, gli amici iniziano ormai a preoccuparsi. A Formentera abita l'amico Roberto Giovalli (chiedere al Canapepa, localino nella piazzetta di Sant Francesc), uno dei vecchi guru del Biscione, ma c'è poco da fare: Teo impazza a Ibiza, dove ogni tanto si concede il lusso di cadere in motorino. Il legame fra lui e le Baleari (non pervenute Minorca e Maiorca) si sta facendo sempre più stretto da quando Mediaset non gli ha rinnovato il contratto, e il Nostro si è riciclato con un programma su Radio Montecarlo.

domenica 14 novembre 2010

FINI-BERSANI DA FAZIO (E FASSINO AVVISTATO A BERLINO)

Mentre cresce l'attesa per la contestata apparizione di Pierluigi Bersani e Gianfranco Fini con Fabio Fazio e Roberto Saviano nella seconda puntata di "Vieni via con me" (Raitre), un leader della sinistra espatria, andando a cercare se stesso nientemeno che a Berlino. Un'amica, gola profonda per antonomasia, ha avvistato il filiforme Piero Fassino, cappotto lungo e cappello in testa, in coda per entrare al Pergamonmuseum (Museo di Pergamo) della capitale tedesca. Fra resti di arte classica della città di Pergamo, come l'altare mezzo ricostruito, la porta del mercato, e accenni di arte islamica, il Nostro cercava forse nel passato il futuro del Pd. Tra le rovine, insomma.

DOPO BENIGNI, GUIDO GENOVESI («GRANDE FRATELLO») * DEDICA A SILVIO IL SUO «EI FU»





sabato 13 novembre 2010

IL CASO FINI-BERSANI A "VIENI VIA CON ME" E' UNA TRAPPOLA DI FABIO FAZIO A MAURO MASI

Scaltro come una faina e senza un altro Roberto Benigni per fare il botto, Fabio Fazio aveva bisogno di una bella polemichetta per far lievitare gli ascolti della seconda puntata di "Vieni via con me", lunedì in prima serata su Raitre. Il gran banalizzatore Adriano Celentano per il momento non è fra gli ospiti annunciati, e speriamo che non ce lo ammannisca nei prossimi appuntamenti, sennò mi incateno ai water di Viale Mazzini. Sperando non siano alla turca.
Niente di meglio del caso Fini-Bersani, uomini del momento, per costruire una trappola diabolica a Mauro Masi, il direttore generale della Rai. Subito pronto a proclamare: "Questi due non vanno in onda". Con il capostruttura Loris Mazzetti (l'uomo ombra dell'ultimo Enzo Biagi) che ribatte: "Verranno eccome". Sia o non sia, la trepidante attesa è bell'e servita. E soprattutto, Fazio ha già vinto: se viene boicottato, diventa un eroe e fa ascolto. Se non viene boicottato, ha comunque ottenuto il suo scopo. Complici le recenti difficoltà poltiche del Cavaliere, che lo rendono più coraggioso. Intanto c'è attesa per il prossimo speech di Roberto Saviano, recentemente criticato - con qualche valido motivo - persino da Marco Travaglio. Non c'è più religione. Il tutto mentre il diabolico Antonio Ricci l'altra sera ha mandato in onda un falso: una frase su Endemol (la casa di produzione del Grande Fratello ma anche di Affari tuoi, rivale di Striscia la notizia) che sarebbe stata censurata da Fazio nella splendida canzone di Roberto Benigni in onda nella prima puntata. Casualmente, anche "Vieni via con me" è marchiato Endemol, quindi rientra tra le proprietà di Silvio Berlusconi. Vuoi non ricordarlo allo scaltro Fabietto (e al pubblico) prima di andare ancora in onda? Giammai.

venerdì 12 novembre 2010

E SE LA STORIA DI SARAH DIVENTASSE UN PROGRAMMA?

Per i continui, indispensabili aggiornamenti sul caso di Avetrana, Michele Guardì starebbe pensando a un nuovo programma intitolato "Gli Scazzi Vostri".

giovedì 11 novembre 2010

CHE DIRE DELLO «ZECCHINO D'ORO» A PINO INSEGNO?

E dopo lo «Zecchino d'oro» a Pino Insegno, daranno «Il gioco delle coppie» al mostro di Firenze?

mercoledì 10 novembre 2010

WALTER NUDO * 15 MINUTI SENZA VESTITI (PER CONTRATTO)

Walter Nudo di nome e di fatto. Pare che la clausola standard dei contratti per la fiction di uno tra gli storici vincitori de «L'isola dei famosi» preveda almeno 15 minuti per ciascuna produzione da passare sul set senza vestiti, o comunque in abbigliamento molto discinto. Per la gioia del pubblico femminile, che lo adora in versione sexy-nature style. Un vincolo che il nostro (a proposito, ma che fine ha fatto?) non gradirebbe particolarmente, volendo privilegiare il proprio lavoro attoriale ai bicipiti. Ma il mercato, si sa, detta legge.

martedì 9 novembre 2010

STA PER NASCERE «DURO!», IL PRIMO GIORNALE SATIRICO DELLA LEGA NORD

L'esperimento è inedito e l'anteprima ghiotta. Sta per nascere il primo foglio di satira leghista. A realizzarlo saranno i ragazzi del centro identitario della Lega Nord (uno spazio adibito a convegni e incontri politici) di viale Monza, a Milano, che fa capo a Mario Borghezio. Si tratterà di una testata molto snella, anche per ragioni squisitamente economiche, e dovrebbe chiamarsi «Duro!». Con un ammiccamento sessuale molto caro ai seguaci del partito di Umberto Bossi.
L'intenzione è quella di puntare soprattutto, comunque, sull'appendice web del giornale, che dovrà mettere al tappeto gli avversari. Mentre per Il fatto di Marco Travaglio e per altre testate schierate a sinistra, la satira è da sempre una componente imprescindibile, il binomio satira-Lega è del tutto inedito. Staremo a vedere.

lunedì 8 novembre 2010

BENIGNI BATTE SAVIANO NELLA PRIMA PUNTATA DI "VIENI VIA CON ME"


Roberto Saviano rifonda la Giovine Italia, dice no al Federalismo sbugiardando la Lega (che a suo dire si appropria delle idee di Carlo Cattaneo e le deforma), e torna su un copione in parte già visto - proprio a "Che tempo che fa" - ma di sicuro effetto: gli strali contro la macchina mediatica del fango ormai attiva stabilmente in Italia, e l'apologia di Giovanni Falcone, che a suo tempo quel fango, prima di morire ammazzato, dovette subire.
La prima puntata di "Vieni via con me", con Fabio Fazio a fare da collante - in cucina lo si chiamerebbe esaltatore di sapidità - è stata però grande soprattutto grazie a un immenso Roberto Benigni, che non ha mancato di sottolineare più volte con sarcasmo la gratuità della sua partecipazione. Il toscanaccio si è prodotto in un lungo monologo ben scritto su Ruby e dintorni, ma è stato soprattutto il pezzo cantato dedicato alla fotografia dell'impero di Silvio a meritare un posto nella storia della nostra tv e forse del nostro Paese.
Qualche piccola caduta di tono col pretesto del copione: un maxi-spot gratuito a Niki Vendola - gay non per meriti propri - e un elenco di demagogici luoghi comuni elencati da Fazio e Saviano in un lezioso botta e risposta sui motivi per restare o andarsene dall'Italia.
Lo stile è lo stesso di "Quelli che..." di Enzo Jannacci. Ovvero niente di nuovo sotto il cielo di Fabietto.

MISSERI * UNA NUOVA VERSIONE AL GIORNO TOGLIE IL MEDICO DI TORNO

Aggiornamento in tempo reale sull'ultima versione di Michele Misseri in relazione all'omicidio di Sarah Scazzi
"Sabrina non c'entra - ha affermato oggi l'uomo - sono io che ho ucciso John Lennon plagiato da Mick Jagger". Pare che Misseri sia intenzionato ad assumere presto una segretaria che gli ricordi qual è l'ultima versione fornita agli inquirenti sul giallo di Avetrana ed evitare così fastidiosi doppioni".

MR. BROWN/PELLIZZARI RACCOGLIE SOLDI PER I BAMBINI DI HAITI

domenica 7 novembre 2010

GOSSIP * INGRID MUCCITELLI E MAURO MASI SONO "FIDANZATI UFFICIALMENTE"

Ingrid Muccitelli e Mauro Masi, il Direttore generale della Rai, sono "fidanzati ufficialmente". L'ha pubblicato la bella Ingrid, conduttrice e commentatrice televisiva, sul proprio profilo di Facebook. E' l'ufficializzazione di uno status già noto, ma mancava l'unico suggello oggi possibile. Quello del social network per eccellenza.
Dopo la storia con Piero Chiambretti, oggi fidanzato con l'addetta stampa Federica Laviosa, la bionda Ingrid aveva iniziato la love story con il pezzo grosso per eccellenza della tv di Stato. E pare che le cose tra i due stiano andando sempre meglio, nonostante Masi sul fronte professionale stia attraversando un periodo piuttosto battagliero, dopo le aspre polemiche con Michele Santoro. Il conduttore di "Annozero" gli aveva rivolto una sorta di "vaffa" in diretta e da lì era nata una querelle a colpi di pubbliche dichiarazioni e minacce di sospensione. Non si sa se tra Masi e Ingrid si senta già profumo di nozze. Certo è che lei, richiesta di un commento sulla cosa, risponde: "Ho trovato quello giusto... Finalmente!".

venerdì 5 novembre 2010

LUISA CORNA * L'EX FIDANZATO ALEX BRITTI SUONA PER LEI

Mai tenersi tutto dentro. Lo sa bene Luisa Corna, che per sfogare un’indomabile voglia di musica (il suo primo cd, «Acqua futura», risale al 2006) pubblica «Non si vive in silenzio». «È una cover di Gino Paoli, un pezzo del ‘72, non molto noto, che mi rappresenta bene. Non so vivere tacendo, cioè senza esprimermi musicalmente, e sottolineo l’importanza di avere il coraggio di affermare le proprie opinioni e i propri talenti».  Fra cover («Da Russ Ballard a Sam Brown, passando per Sheryl Crow, con testi scritti da me e rifatti di sana pianta, non fedeli traduzioni» dice Luisa) e inediti, spunta il singolo «2 sillabe». Una canzone che ha gli echi di un amore finito: quello per Alex Britti. «Ho fatto ascoltare il pezzo ad Alex, come faccio sempre quando ho qualcosa di nuovo nel cassetto, gli è piaciuto molto e si è messo a strimpellarlo. A quel punto gli ho chiesto di curarne personalmente l’arrangiamento e le chitarre. Oltre a essere un artista sensibile, Alex è uno tra i migliori chitarristi pop che abbiamo in Italia, straordinario dal vivo, con un occhio sempre al blues e al soul». Se adora la musica, la Corna non dimentica la tv: «Dalla conduzione mi sono un po’ allontanata, ma mi è piaciuto molto interpretare un pubblico ministero nella fiction “Ho sposato uno sbirro”, con Insinna, in onda su Raiuno».

(TV SORRISI E CANZONI - OTTOBRE 2010)

LOLA PONCE * L'HO SEMPRE DETTO CHE «SENZA TETTE NON C'E' PARADISO»

Il titolo del format originale è un po’ prosaico: «Sin tetas no hay paraiso» («Senza tette non c’è paradiso»), tratto dall’omonino best seller di Gustavo Bolivar e trasmesso con successo in Spagna e America Latina. Da noi, più romantici, è diventato «Le due facce dell’amore», mini-serie in sei episodi diretta da Monica Vullo e Maurizio Simonetti.
È la storia dell’ingenua e nobile Caterina (Nathalie Rapti Gomez), che s’innnamora di Alessandro (Daniele Liotti), detto il Duca, spietato boss della malavita romana. A contendere a Caterina il bell’Alessandro c’è la subdola Jessica (Lola Ponce), donna senza scrupoli. Sulle tracce del Duca si piazza il tignoso Diego Torre (Lorenzo Flaherty), ispettore di Polizia dal carattere non facile. Come si può notare siamo, all’apparenza, dalle parti di «Romanzo criminale», una tra le fiction di maggior successo delle ultime stagioni tv. In quel sottobosco di malavita, sesso e corruzione, Caterina si trova costretta – suo malgrado - a muoversi, pur di non perdere l’uomo che ama. Il riferimento del titolo originale ammicca all’abitudine delle ragazze della malavita di rifarsi il seno per compiacere i boss. E Caterina deve fare i conti anche con questo piccolo complesso fisico. Se gli altri protagonisti si accostano a ruoli più o meno abituali, per Lola Ponce siamo di fronte a un ribaltamento: «Per me che ho fatto Esmeralda, la Bella addormentata, Cenerentola, insomma quasi tutto il mondo di Walt Disney» commenta «il personaggio di Jessica – che in qualche modo è ispirato a Jessica Rabbit - è rivoluzionario. Non avevo mai interpretato una donna così ambiziosa, sensuale, arrivista. L’opposto del mio carattere e della mia indole, ma proprio per questo una scommessa professionale straordinaria. Abbiamo girato fra Roma e Buenos Aires, e ho potuto guidare nel lusso le auto e le moto più belle, che sono fra l’altro la mia passione anche nella vita. Anche l’altro ruolo sfaccettato che ho appena interpretato ne “La bellezza del somaro”, il film con Castellitto che uscirà a Natale, è una svolta nella mia carriera d’attrice. Il mio mondo, però, resta sempre la musica. Non escludo di presentare un mio brano alle selezioni per il prossimo Sanremo».

(TV SORRISI E CANZONI - SETTMBRE 2010)

AVANZI DI REALITY AL PARTY PER IL SEXY-CALENDARIO DI MAXIM 2011

Undici sexy-topolone, accompagnate dall'ufficio stampa più Pré Saint-Didier della movida milanese, Francesca Giuliani, hanno propiziato ieri notte alle Officine del volo di via Mecenate (uno spazio chic di fronte agli studi della Rai, da dove vanno in onda «X-Factor» e «L'isola dei famosi») la presentazione del calendario Maxim Girls of The Year 2011. Progetto che nasce col lodevole intento di raccogliere fondi a favore dei Paesi in via di sviluppo.
Anche molte ragazze, a giudicare dalla taglia di reggiseno, erano in via di ulteriore sviluppo. Tra gli ospiti più o meno Vip, una pattuglia di reduci dai reality: da Massimo Scattarella del «Grande Fratello», all'arrogante Pasqualina Sanna de «La pupa e il secchione», poco presa in considerazione dai cronisti e guardata con ironica diffidenza dal genietto del Chiambretti Night Luca Tassinari. La star più attesa era Bobo Vieri, senza l'annunciata fidanzata Melissa Satta. In compenso Sarah Nile si aggirava per il loft apparentemente cupa e nervosissima. Perché mai? In compenso la stra-bella Francesca Fioretti del GF9 sembrava ancora felicissima per aver lasciato Ferdi Berisa. E un po' c'è da capirla. Fra tartine e champagne, si notava poco (causa trucco poco aggressive ) persino la piccola iperdotata Melita Toniolo (nella foto), altra sdoganata dal papà dei reality.
In definitiva: se 11 ragazze nude alla meta possono portare soldi alla nobile causa, ben vengano. Nel senso motorio del termine.

mercoledì 3 novembre 2010

GOSSIP * IL FIGLIO DELLA D'URSO VUOLE FARE IL FOTOGRAFO

Teniamoci pronti perché una nuova stella della fotografia sta per spuntare nel dietro le quinte dello spettacolo nazionale. E' il figlio di Barbara D'Urso, conduttrice di Pomeriggio e Domenica 5 (ultimamente legnata da Lorella Cuccarini nel difficile agone Auditel festivo). La donna d'acciaio dei palinsesti della rete ammiraglia Mediaset ha il pargolo sguinzagliato per eventi in giro per l'Italia in attesa di una collocazione. Il ragazzo è relativamente nuovo del mestiere, quindi le redazioni dei settimanali al momento non scalpitano, ma c'è da giurare che mammà potrebbe propiziare la sua ascesa. Potrebbe iniziare fotografando la genitrice: di certo lì di materiale ce n'è tanto. Staremo a vedere.

lunedì 1 novembre 2010

IL BILANCIO DI UN MESE A NEW YORK

Dopo aver assaggiato tutti i muffin di Manhattan, e dopo aver capito qual è il vero Popolo delle Libertà, rientro a Milano, conscio del fatto che se avessi vent'anni o poco più, è qui che verrei a vivere e a lavorare. Altroché Italia. Un Paese da barzelletta di quart'ordine.

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