«Il primo problema ora sarà «rendere televisivo il tutto», dice
Luca Medici. Già, perché il suo ruspante alter ego,
Checco Zalone, il 2 e il 9 dicembre approderà in prima serata su Canale 5, e ne sentiremo delle belle. Il titolo provvisorio («Ma facciamo così: da adesso non lo è più» dice) dello spettacolo è «Resto umile World Show», figlio legittimo di quel «Resto umile World Tour» che l’uomo di Capurso (Bari) ha appena finito di portare nei palasport italiani con ciclopico successo e mascelle slogate dal ridere. Allora dove sta il primo problema? Nel rendere più potabile l’incontrollata, liberatoria volgarità del nostro. «Non è facile portare in tv questo spettacolo» spiega Checco «ma ce la faremo. Vedrò di essere meno sboccato, farò il possibile per edulcorare alcune cose, ma la rete non può chiedermi di snaturare me stesso. Ecco, cercherò al limite di mettere nei primi blocchi da mandare in onda le cose meno volgari e poi il resto, quando si va più in là con l’orario. Ma poi che cos’è la vera volgarità? Non sono certo le parolacce. A volte un c... o un vaffa detti bene, al momento giusto e alla persona giusta, sono poesia pura, diventano plusvalore».
Ma veniamo al secondo problema, che si chiama ospiti. «L’idea era quella di invitare i personaggi che sfotto nel mio show e farli incontrare con Checco, e molti altri. Il punto è che sto incontrando diverse difficoltà e tanti no. A me non interessa chi passa a cantare la canzone per promuovere l’abum. Vorrei che si mettessero a giocare, a farsi prendere un po’ in giro, come fece Jovanotti - che è uno molto intelligente - a “Zelig”. Tanti invece dicono che non vengono per non accostarsi al “brand” Checco, e cose simili. Penso siano scuse: in realtà se la fanno sotto. Venire a farsi prendere per il c... non è da tutti, lo so, ma mi aspettavo più partecipazione». Chi non mancherà sicuramente? «Mi sento di dare per certi i nomi di
Al Bano e Kekko dei Modà. Ho conosciuto Antonio Cassano, e gliel’ho buttata lì. Ora non è proprio il momento per riparlarne, ma speriamo possa venire. A
Nichi Vendola e
Roberto Saviano non l’ho neanche chiesto. Nel primo caso volutamente, perché preferisco non avere politici. Nel secondo, ci posso provare. Se accettasse, sarebbe bellissimo. Di certo, comunque, la f... non mancherà». Nelle quattro, sbrigative lettere con cui Zalone sintetizza l’universo femminile nella sua versione più piacente, c’è una delle novità dello show. «Vorrei avere accanto una bella ragazza giovane, credo straniera, come
Youma Diakite stiamo facendo gli ultimi provini, per un ruolo inedito: quello che ricorda la gnocca intelligente che usava Santoro ad “Annozero” e ora anche a “Servizio pubblico”: Giulia Innocenzi. Un personaggio del genere dà molti spunti sia a me che ai miei autori: Gennaro Nunziante, Carlo Turati, Federico Basso e il mio compagno di scuola Ettore. Uno molto colto che mi segue da sempre e che lavora in libreria. E poi voglio far tornare il mio Vendola, impegnato a rispondere stavolta anche alle domande dei ragazzi. Ha presente “Chi ha incastrato Peter Pan” con Nichi? Ecco, così».
Ma eccoci al terzo e ultimo problema, che è più psicologico che altro. «Fiorello» sostiene Checco «è sicuramente più bravo di me, le aspettative nei miei confronti sono sempre altissime, e io me la faccio sotto. Andare in onda subito dopo il suo show di Raiuno non è il massimo per me, ci sarà sicuramente il confronto e sarà penalizzante. Anche se devo dire che ora la tv la vedo come un territorio meno rischioso e pericoloso. Mi mette meno ansia».
In «Resto umile World Show» resteranno ovviamente l’attrice
Claudia Potenza, la band dei Mitili Ignoti e il corpo di ballo del tour. «Una ventina di date che mi hanno insegnato molte cose: prima fra tutte la disciplina. Quando uscivo la sera a cena dopo lo spettacolo e tornavo alle tre, il giorno dopo lo show veniva uno schifo. E poi ho capito che posso contare sull’affetto della gente, che quando mi incontra si sente legittimata a dirmi di tutto. Al Sud sono molto esigenti; paradossalmente, funziono di più al Nord. A Trieste ho fatto uno spettacolo indimenticabile, ma anche la doppia data di Torino, 22 mila persone, è stata bellissima». Ora non resta che pensare anche al cinema, sempre con il produttore
Pietro Valsecchi. «Faremo Checco 3, la rovina, ecco come andrà. Scherzi a parte, le scadenze sono queste: a dicembre inizieremo a scrivere la nuova sceneggiatura; le riprese dovrebbero iniziare a giugno, e il film sarà nelle sale a Natale 2012, quando al cinema, in teoria, va più gente».
Ciliegina sulla torta, Luca/Checco ha appena ritirato, con altri artisti, al Quirinale, dalle mani del Presidente della Repubblica Napolitano, il premio
Vittorio De Sica. «Ha fatto un discorso preoccupato, il Presidente: se la faceva sotto per la storia dello spread. E intanto io pensavo ai Bot all’1,50% che ho comprato. NieNte, per gli investimenti sono negato...».
(TV SORRISI E CANZONI - NOVEMBRE 2011)