sabato 28 luglio 2018
giovedì 26 luglio 2018
«DELITTI E VECCHI MERLETTI» DI GABRIELE MORONI * LA CRONACA NERA CHE HA FATTO STORIA
La copertina del libro di Gabriele Moroni, edito da Mursia. |
Il risultato è un libro avvincente che dimostra, al di là di ogni ragionevole dubbio, che omicidi, frodi, serial killer, morti di Stato e relativi insabbiamenti, rapimenti e persino il calcio scommesse non sono una prerogativa dei nostri tempi.
Il libro si apre con il caso del lupo antropofago che alla metà del Settecento fa strage di bambini nella campagne del milanese. Una morte dopo l’altra si alimenta quella che oggi chiameremmo una «leggenda metropolitana» seguita da un’isteria collettiva che trasforma il lupo in un essere demoniaco, tanto che scende in campo anche la Chiesa.
C’è poi la cronaca del caso Anita Garibaldi. Come è morta la
Gabriele Moroni |
Di decennio in decennio Moroni riapre casi da manuale come quello del «vampiro di Bottanuco» di cui si occupò anche Cesare Lombroso o di Giovanni Cavagnati, magistrato bolognese, sostituto procuratore del Re, scomparso senza lasciare traccia dopo una serata con gli amici. L’inchiesta, come ricostruito nel libro, resta aperta per decenni ma giustizia non è fatta.
Omicidio politico potrebbe essere stato, invece, quello del generale Alberto Pollio, morto a Torino la notte tra il 30 giugno e il 1° luglio 1914, tre giorni dopo l’attentato di Sarajevo che infiammerà l’Europa. C’è un nesso tra i due episodi? Moroni ricostruisce il possibile movente di quello che, a tutt’oggi, è uno dei grandi misteri italiani: Pollio era un sostenitore dell’alleanza con gli Imperi centrali e si sarebbe opposto a eventuali cambiamenti a favore delle forze dell’Intesa.
Tra i venti casi raccontati e ricostruiti nel libro non poteva mancare il calcio scommesse. Il primo scandalo nella storia pedatoria italiana è datato 1927. Il caso si apre con il derby Torino-Juventus finito 2-1. La vittoria però è stata comprata e dopo un’inchiesta che travolgerà il mondo del calcio dell’epoca la decisione della FGCI sarà secca: lo scudetto non viene assegnato. Dice in un intervista l’allora presidente della Federazione, il gerarca Leandro Arpinati: «Il campionato 1926-27 non avrà quest’anno il suo vincitore. L’esempio servirà, ne sono certo, di monito e varrà, mi auguro, a migliorare la situazione calcistica che è in questo momento di una delicatezza e di una gravità senza pari».
Le cronache degli ultimi anni dimostrano che la Storia, invece, si ripete.
Gabriele Moroni, milanese della provincia (Parabiago), come inviato speciale de «Il Giorno» ha seguito molti fra i più importanti avvenimenti di cronaca nera e giudiziaria degli ultimi anni. Con Mursia ha pubblicato Le Bestie di Satana (2006), Per denaro e per amore (2008), Fausto Coppi. Solitudine di un campione (2009), Il Paròn (2012), Il calcio malato (2014), Nonno Ragno e gli altri. Storie di lombardi da Guinness (2015).
mercoledì 25 luglio 2018
LA FOTO STORICA * 1975: COCHI E RENATO IN CAMPAGNA CON MISTER JANNACCI
Da destra, Renato Pozzetto, Enzo Jannacci, Cochi Ponzoni e il signor Pirö. |
Davanti all'osteria di Pirö, dialettalmente parlando, ovvero il signore sulla sinistra, ci sono tre dei più grandi artisti italiani di sempre. Da destra, Renato Pozzetto, Enzo Jannacci e Cochi Ponzoni.
Il duo Cochi e Renato nacque nel 1964, fra il Cab 64 e il Derby di Milano, dove crebbe anche l'amicizia con il chirurgo cantautore Jannacci. Nel 1975 erano già venuti «Quelli della domenica», «Il buono e il cattivo», «Il poeta e il contadino» e un grande numero di canzoni popolarissime. E i nostri, in piena estate, reclutati per un concerto di piazza (anzi, nell'aia, vicino al palo della cuccagna) si godono i frutti della loro popolarità squisitamente campagnola.
Una stampa gigante di questa foto si trova ancora nel bar-osteria di Stadera, che ha mantenuto il nome del signor Pirö.
sabato 21 luglio 2018
ORNELLA VANONI: «AMO NEGRAMARO E TIROMANCINO, MA I GIOVANI URLANO TROPPO»
Ornella Vanoni. |
«Ho dei grossi problemi di carattere tecnico: se potessi scaricherei le canzoni da YouTube e da Internet, ma non sono capace. Allora mi faccio aiutare. A parte i grandi, che tutti conoscono, mi piacciono tanto i Negramaro e i Tiromancino. Sa qual è il problema con i giovani? Urlano troppo, ho l’impressione che a volte il troppo urlare faccia perdere di vista le qualità della buona canzone, come la melodia. Dimenticavo, apprezzo il lavoro di Fiorella Mannoia, che giovane comunque non è, anche se più di me».
venerdì 20 luglio 2018
giovedì 19 luglio 2018
martedì 17 luglio 2018
SELVAGGIA LUCARELLI: «I MIEI 'CASI UMANI' SONO NATI DALL'INCAPACITA' DI STARE DA SOLA»
Selvaggia Lucarelli. |
Oggi alle 19 sarà alla libreria Feltrinelli di Milano, in Piazza Piemonte, insieme con Luca Bottura e il fidanzato Lorenzo Biagiarelli. Domani a Roma, alla Feltrinelli di via Tomacelli, con il direttore del Fatto quotidiano Marco Travaglio.
Ho chiesto a Selvaggia di spiegare chi fossero i suoi casi umani, ovvero gli uomini sbagliati finiti sul suo cammino.
«I “miei” casi umani» dice Lucarelli «sono uomini incontrati in un lungo periodo di incapacità di stare da sola che mi ha portata ad aggrapparmi alla speranza che ogni volta fosse quello giusto. Cercavo sempre “il buono” in personaggi indecenti, non vedevo limiti macroscopici, talvolta perfino tragicomici. Per dire, prima di capire che il tizio si presentava ogni sera da me con scatoloni di roba nuova e senza senso (da friggitrici a Xbox) probabilmente mi portava in casa merce rubata ho impiegato mesi... Io lo credevo generoso».venerdì 13 luglio 2018
MILANO * ARRIVA «FUD», LA BOTTEGA SICULA DEI SAPORI CHE CONQUISTANO IL PALATO
Il porcello nero dei Nebrodi. |
I formaggi di «Fud». |
Tre selezioni (curate) di birre alla spina artigianali, e qualche punto che si perde in tabella sulla strada dei vini, ma può essere che io sia un po' prevenuto nei confronti della loro atavica asprezza.
Pare che il ragazzo faccia grandi affari in Sicilia, con altri presidi gastronomici analoghi, e lo merita. Così ora si tratta di conquistare Milano, fra residenti più avveduti e turisti stranieri un po' distratti. Le premesse per lavorare bene ci sono tutte. Al debutto, più videocamere che a Sanremo.
lunedì 9 luglio 2018
domenica 8 luglio 2018
ADDIO A CARLO VANZINA * HA RACCONTATO PER IMMAGINI 40 ANNI DI ITALIA TRASH
Carlo Vanzina. |
Insieme con il fratello Enrico, sceneggiava. Lui, Carlo, più schivo e concreto, dirigeva soltanto. Sullo sfondo i geni di papà Steno, pseudonimo di Stefano Vanzina, uno dei grandi del cinema italiano.
Noto per i cinepanettoni (diresse il capostipite, «Vacanze di Natale», nel 1983) ma poche volte cedette alla vena sempre più insopportabilmente trash che il filone stava prendendo, per mano di altri.
Carlo Vanzina ha saputo raccontare, vestendola di cinema di scarso spessore, l'Italia più leggera e disimpegnata degli ultimi 40 anni. Non era certo un Mario Monicelli e manco un Dino Risi, ma va detto che anche il copione fornito dal Paese reale era quello che era.
Ora che se n'è andato, non ricordiamolo soltanto per le pagine minori. Nel 1980, piccola chicca per cinefili, fece debuttare al cinema il talento dei veronesi Gatti di Vicolo Miracoli, nel cameratesco «Arrivano i gatti». Mise le mani sulle prime pellicole cult del terrunciello Diego Abatantuono («Eccezzziunale veramente» e «Viuuuletemente mia»), e soprattutto si fece lieve nel 1983 raccontando con autentica grazia gli Anni 60 vacanzieri di «Sapore di mare». Gli amori, i tradimenti, i fremiti adolescenziali in una Versilia, ingenua, quasi da cartolina. Qui Carlo Vanzina fu autenticamente grande.
Iscriviti a:
Post (Atom)
Post più popolari
-
Il conduttore tv Ettore Andenna. Se vuoi fare strada (meglio, carrareccia) nel giornalismo “impantanativo”, lavora per Oggi. Il giorna...
-
Il nuovo fenomeno del web di chiama Raffaella Giordano , in arte Parvolo , e vive a Sant'Antonio Abate, nel Napoletano. Dove tra non ...
-
L'insegna «My Auchan» appena issata su quella del defunto «Limelight». Se la grande distribuzione soffre e la media non se la passa...
-
Debora Orlandi, una delle ragazze Cin Cin di Colpo Grosso, con Umberto Smaila. Umberto Smaila con Debora Orlandi (a destra) I baff...
-
«Polvere di stelle» - Dopo le critiche a «Paranoia Airlines» Fedez si ritira per un po'. In America ci sono i rapper duri e puri , ...
-
Per aver fatto (obbligatoriamente) una carta di credito (mai usata e ora scaduta, avevo già la mia...) diversi anni fa, all'atto dell...
-
Laura Chiatti è ai ferri corti con Fabri Fibra . Dopo che il rapper ha pubblicato il brano «Vip in trip» , con un testo che si riferi...
-
La showgirl Flavia Vento. Di recente è stata ospite da Mara Venier a Domenica in per raccontare di avere visto la Madonna in un golf club ro...
-
A deporre le armi, non ci pensa. Figurarsi. Lucido, pacato ma risoluto, Roberto Pregadio, tagliato fuori dall’ultima edizione de «La corrida...
-
La talent scout Marika Cislaghi, titolare dell'agenzia Parterre. Avete presente 90.000 spettatori? È una volta e mezza la capienza...