venerdì 24 settembre 2021

MOGOL (SIAE) SU CONCERTI E LOCALI: «FATECI RIPARTIRE AL 100%, SIAMO ALLO STREMO»

L'autore Giulio Rapetti, in arte Mogol, presidente della SIAE.

Parte dalla Società Italiana degli Autori ed Editori una petizione che raccoglie le tante voci della cultura, dello spettacolo e della politica che sollecitano il Governo ad aumentare la capienza dei teatri, dei cinema, degli spazi deputati alla musica dal vivo.

«Abbiamo sempre rispettato le regole e le leggi e anteposto la salute dei cittadini a tutto il resto. Ora però siamo veramente allo stremo», dice il Presidente SIAE Giulio Rapetti Mogol. «Ristoranti, bar e molte altre attività hanno ripreso quasi a pieno regime. Circa il 70% dei cittadini ha completato il ciclo vaccinale e il green pass costituisce un altro presidio importante a tutela della salute; moltissimi artisti si sono schierati in favore della campagna vaccinale. Peraltro, molte discoteche e locali stanno finendo nelle mani della malavita organizzata, con l'evidente possibilità di trasformarsi così in potenziali presidi di malaffare e di spaccio. In altri grandi paesi europei le attività culturali sono riprese a pieno regime o quasi. Per questo rivolgiamo un appello al Presidente del Consiglio e al Ministro della Cultura che da tempo si batte per le riaperture».
«Fateci ripartire in sicurezza ma fateci ripartire realmente. Abbiamo la sensazione – continua Mogol - che nel Governo prevalgano o rischiano di prevalere atteggiamenti e posizioni minoritarie che francamente sembrano più irragionevolmente emotive che realmente razionali. Non vogliamo ammalarci ma il rischio di morire SANI è ormai molto reale».
«L'industria della cultura, prima della pandemia, era la terza del Paese e dava lavoro complessivamente a più di 1,5 milioni di persone, il 40% dei quali under 35. Come SIAE lanciamo questa petizione perché conosciamo bene il valore economico e sociale delle attività culturali, e anche per noi è diventato impossibile mantenere fede alla nostra mission, quella di essere sempre dalla parte di chi crea. I mancati incassi della nostra Società sono lo specchio di altrettanti mancati incassi per gli autori, gli interpreti, gli editori, tutti coloro che producono cultura, spettacolo e intrattenimento nel nostro Paese. Come ha scritto il celebre musicista e compositore Jean-Michel Jarre, già Presidente della Confederazione Internazionale delle Società di autori e compositori, la cultura ci rende resilienti e ci dà una speranza. Ci ricorda che non siamo soli», dichiara il Direttore Generale SIAE Gaetano Blandini.
Tra coloro che hanno già aderito: Stefano Accorsi, Alessandra Amoroso, Claudio Baglioni, Angelo Barbagallo, Giovanni Caccamo, Caterina Caselli, Cheope, Valeriano Chiaravalle, Gigi D’Alessio, Fiorello, Rocco Hunt, Kaballà, Mario Lavezzi, Fiorella Mannoia, Moira Mazzantini, Popi Minellono, Ferzan Özpetek, Gino Paoli, Nicola Piovani, Pivio, Andrea Purgatori, Eros Ramazzotti, Tony Renis, Riccardo Scamarcio, Carlo Verdone.

martedì 14 settembre 2021

MERCATO CENTRALE MILANO * UN POSTO DA UNA CENA E VIA


L'altra sera ho fatto un giro al nuovo e pompatissimo "Mercato Centrale Milano", spazio enogastronomico che si trova lungo via Sammartini, che costeggia a sinistra la Stazione Centrale (vista di fronte) e che si sviluppa in due lunghi corridoi laterali stretti a piano terra e primo piano proprio sotto la medesima.
Ci sono una quarantina di stand permanenti molto vari, affidati ciascuno a un nome (teoricamente) di grido della cucina, e tavoli e tavolini sparsi in una struttura urban style che ricorda un po' certe realtà analoghe newyorkesi. Prendi ciò che ti garba, ti vai a sedere, mangi, stai lì un po', sempre che tu riesca a sopportare il casino, e te ne vai.

Il problema è che siamo in Italia ed erano le 20 di domenica. Quindi pienone incontrollabile. Non oso pensare al sabato. Tralasciando il totale disinteresse verso le normative anti-Covid (non c'era nessun controllo di green pass e neppure un termo-scanner ai due ingressi, ma almeno tutti all'interno indossavano le mascherine), bisogna fare un ragionamento sui prezzi, decisamente troppo alti per quello che poi si trova nel piatto e le modalità di servizio.
Se mi fai pagare 15 euro un risotto alla milanese basic (che diventano 25 se vuoi anche il sughetto di ossobuco) mi devi far sognare come Cenerentola al gran ballo. Non puoi servirmi un mestolo tirato di risottino normalissimo, che non dico saprei cucinare io (perché non so fare assolutamente niente, però quanto a gusti eno-gastronomici lasciami stare che ti scotti), ma qualsiasi casalinga sotto la Madunìna. Allo stand hamburger, costine e pulled pork di Joe Bastianich (prezzi alti anche lì e quantitativi ridotti) c'è una fila che manco per la distribuzione del pane nella Grande Guerra. 

Più abbordabili i toscani con i loro piatti tradizionalmente leggerini, fra trippe e lampredotti, un po' snobbati i liguri con le loro focacce. Poca gente anche per i ravioli cinesi. Anche nel reparto vini con i prezzi picchiano come fabbri nel Trono di spade. Non parliamo poi di quelli del banco del pescato fresco, che puoi portare via o farti cucinare sul posto.
Niente a che vedere con il mercato di Madrid, analogo per certi versi, ma spettacolare, con prezzi contenuti e una qualità di prodotto spesso altissima. Infatti là te ne vai spendendo come ridere 50-60 euro senza accorgertene. Qui te ne vai e basta.
Non prendi la fascia bassa, perché i prezzi sono troppo alti. Ti assicuri la fascia media, che però dopo una visita ti saluta perché a parità di costo trova molto meglio. E non conquisti la fascia alta, che va altrove a prescindere, servita e riverita, non in un carnaio del genere. Oh signori, che cosa devo dirvi: le premesse non ci sono, ma in bocca al lupo.

domenica 12 settembre 2021

LA GOGGI LASCIA I SOCIAL SDEGNATA: "MI CRITICA GENTE CHE A CASA NON HA LO SPECCHIO"


Loretta Goggi
lascia i social dopo le critiche seguite alla sua apparizione ai Seat Music Awards. L'ha annunciato l'artista stessa, due ore fa, sulla sua pagina Facebook (qui sopra lo screenshot). Piuttosto sdegnata e stanca delle critiche di chi "molto probabilmente a casa non ha uno specchio", come ha ribattuto polemicamente, l'interprete di Maledetta primavera e L'aria del sabato sera, è stata celebrata da Carlo Conti e Vanessa Incontrada l'altra sera su Rai1. Un omaggio a una carriera straodinaria.

La sua perfomance è stata commentata (come sempre accade per quasi tutti gli artisti) dal popolo del web in modo caustico o sarcastico: dall'uso del playback, all'abito, sino al trucco scelto per andare in onda. Un sezionamento minuzioso e impietoso che non è andato giù a una tra i più grandi personaggi dello spettacolo italiano. Così Loretta ha detto basta, per sempre: fine alla sua parentesi internettiana. Chi si espone al pubblico deve accettare di essere anche criticato, si dirà. Ed è verisissimo. Ma è altrettanto lecito lasciare la scena e guadagnare le quinte se chi è vittima della sassaiola non gradisce più.


giovedì 9 settembre 2021

TPI SETTIMANALE * DAL 17 SETTEMBRE CI VEDIAMO IN EDICOLA (E IN DIGITALE)


TPI, il sito col quale collaboro da un anno e mezzo per la sezione cronaca e spettacoli curata da Selvaggia Lucarelli, va talmente bene che il direttore, Giulio Gambino, ha deciso di buttare il cuore oltre l'ostacolo lanciando anche un settimanale cartaceo. Avrà lo stesso nome, sarà pieno d'inchieste, news e approfondimenti, e lo troverete in edicola (ma sarà possibile anche acquistare l'abbonamento digitale) da venerdì 17 settembre. Perché qui non si bada alla scaramanzia.

Chi conosce l'editoria sa che cosa voglia dire lanciare oggi una nuova testata cartacea: ci vuole un mix di coraggio e follia che non sono comuni. Ma le sfide sono belle, e - potendo - non ci si tira indietro.
Ci sarò anch'io, ogni venerdì, con una rubrica di critica televisiva (e spettacolo in genere) che si chiamerà «FRA PALCO E REALTÀ». Per raccontare il davanti e il dietro le quinte come piace a me. Con un po' d'ironia, e sempre dalla parte di chi legge. Vi segnalerò ogni volta qui sui social l'argomento della settimana e per il resto, facciamo gli scongiuri. Venerdì 17 potrebbe anche essere una giornata fortunata.

martedì 7 settembre 2021

«OBBLIGO VAGINALE»: BARBARA D'URSO DEBUTTA CON LA GAFFE, MA SA DI RECITATO

La conduttrice tv Barbara D'Urso.
Ieri Barbara D'Urso in versione condensata (quest'anno le hanno tolto due programmi su tre e quello che è rimasto dura un'ora lorda, quindi siamo davvero ai minimi termini dopo i fasti degli ultimi anni) ha debuttato a «Pomeriggio 5» con una gaffe epocale e a mio avviso studiatissima, ma posso sbagliarmi, naturalmente: il leggendario «Obbligo vaginale». Che secondo una vignetta satirica - peraltro molto divertente - circolante già da un po' avrebbe pronunciato il buon vecchio Silvio Berlusconi.

Ora l'epic fail che fa tanta simpatia verrà ripreso da Striscia la notizia, da Blob, si ridacchierà un po' ovunque sui tram e negli uffici (per chi ha il green pass e non è più in smart working, naturalmente), e la Signora gioirà, perché ha consegnato un'altra perlina alla storia del trash. Una di quelle che fanno parlare di sé. Correttasi sul finale, ha chiesto scusa, ha apparecchiato un po' d'imbarazzo fra i deliziosi sorrisini degli opinionisti in studio, e via. C'è poco da fare: D'urso avrà i suoi difetti, ma sa fare comunicazione. #Colcuore, naturalmente. E a quanto pare non soltanto con quello.

sabato 4 settembre 2021

VENEZIA * LA DICHIARAZIONE D'AMORE DI BENIGNI ALLA MOGLIE? UNA FURBA RUFFIANATA

Roberto Benigni e la moglie Nicoletta Braschi al Festival del Cinema di Venezia.

Ho visto sui social legioni di donne entusiaste ed estasiate per la dichiarazione d'amore (rigorosamente in favore di telecamera) di Roberto Benigni alla moglie Nicoletta Braschi in quel della Mostra del cinema di Venezia. Soltanto a me è parsa piuttosto una furba ruffianata? Solo a me è sembrata una melensa sbrodolata ben scritta (ma anche scopiazzata nei frammenti più belli da José Luis Borges e Vladimir Nabokov) - fatta peraltro davanti a una signora che resta sempre fredda come il ghiaccio - declamata solo per accattivarsi le simpatie del pubblico femminile, quello più motivato ad accogliere questi romantici stimoli? Benigni, che di mestiere fa l'attore e che da diversi anni ama il politicamente corretto un po' paraculino, ha voluto regalarvi un sogno. E in tanti avete abboccato.

 

Post più popolari

Lettori