D'accordo, Vasco Rossi è un po' bollito. Lo ammette implicitamente lui stesso, dimettendosi da rockstar ai microfoni di Vincenzo Mollica, che fa uno tra i pochissimi scoop della sua vita. Ma quanta tristezza fa il povero Morgan, che per lucrare qualche titolo sui giornali, lo attacca un giorno sì e l'altro pure? D'accordo "stressare la comunicazione", come si dice, ma qui caro Marco Castoldi finiranno con lo stressarsi anche lettori e spettatori...
giovedì 30 giugno 2011
mercoledì 29 giugno 2011
SE INCONTRI ROCCO SIFFREDI, SALUTALO COSI' (GLI FARA' PIACERE)
Se vi capita di incontrare Rocco Siffredi, attenti a come lo salutate. Potrebbe fargli (o dargli) piacere. È capitato a un conoscente che - trovandoselo seduto accanto sulle poltroncine di un volo di linea - non ha potuto fare a meno di esclamare: «Cazzo, Rocco!». Risposta ammiccante del pornodivo onore e vanto dell'hard italiano: «Puoi dirlo forte...».
martedì 28 giugno 2011
SIMONA VENTURA A SKY PER «X-FACTOR»: COMUNQUE VADA, SARA' UN SUCCESSO
Un po' di rancore causa sgambetti e trascuratezze di palinsesto, c'era. E l'ha manifestato alla conferenza stampa per la chiusura dell'ultima (in tutti i sensi) edizione dell'Isola dei famosi. Oggi Simona Ventura fa la scelta giusta: due anni di contratto esclusivo con Sky, per farsi carico del rilancio satellitare di «X-Factor». Un buon modo per lasciare l'ingombrante proscenio delle tv generaliste al momento giusto, mentre gli scenari televisivi cambiano e i suoi ascolti non sono più scintillanti come un tempo.
Simona ha annusato l'aria (mestiere che da tempo le riesce assai bene) e ha deciso. Conscia del fatto che nelle praterie di Murdoch, comunque vada, sarà un successo. Anche con share più che dimezzate. E Sky, mentre buttava fumo negli occhi alla stampa parlando di Matteo Maffucci e Alessandro Cattelan alla conduzione del talent musicale che fu di Raidue, tramava nell'ombra per chiudere il contratto con miss Ventura, pronta a ricongiungersi (si immagina non carnalmente) con il giurato Morgan. La tele-coppia funzionava, e funzionerà.
Simona ha annusato l'aria (mestiere che da tempo le riesce assai bene) e ha deciso. Conscia del fatto che nelle praterie di Murdoch, comunque vada, sarà un successo. Anche con share più che dimezzate. E Sky, mentre buttava fumo negli occhi alla stampa parlando di Matteo Maffucci e Alessandro Cattelan alla conduzione del talent musicale che fu di Raidue, tramava nell'ombra per chiudere il contratto con miss Ventura, pronta a ricongiungersi (si immagina non carnalmente) con il giurato Morgan. La tele-coppia funzionava, e funzionerà.
lunedì 27 giugno 2011
GOSSIP * FEDERICA PANICUCCI, UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A MILANO
Pare che Federica Panicucci sia al lavoro da mesi per ristrutturare la sua nuova, mega casa di Milano. Uno sfarzoso appartamento nei dintorni dello storico Bar Basso, sulla circonvallazione esterna, con tanto di attico e superattico. I vicini di casa della conduttrice di Mattino 5 sarebbero un po' perplessi per il protrarsi degli interventi e per una gru che staziona nei dintorni. E mentre lei dà un'occhiata a piastrelle e pavimenti, Fargetta, non di rado, porta la prole a scuola.
venerdì 24 giugno 2011
«OPERAZIONE VACANZE» * TURISTI ATTORI NEL NUOVO FILM DI CALA' (CON LA SENICAR)
Le riprese dureranno cinque settimane, a partire da settembre, alternandosi fra l'Hotel Porto Greco e il Villaggio Torre del Faro di Scanzano Ionico, in Basilicata. La particolarità del flm è che sei persone, sei normali turisti, potranno entrare a fare parte - ovviamente con una particina - del cast di «Operazione vacanze», la prossima commedia dell'ex Gatto di Vicolo Miracoli Jerry Calà. Trovata di marketing, senza dubbio, ma anche fatto piuttosto inusuale.
Operazione Vacanze, di Gino Capone e Jerry Calà, è un film che si ispira liberamente a "Professione Vacanze", una delle serie tv cult degli Anni 80. I protagonisti, oltre allo stesso Calà (del quale si attende anche l'uscita del film «Pipìroom», sullo sballato mondo delle discoteche, con la dj Reina Moncada) saranno Enzo Salvi, il grezzissimo Massimo Ceccherini, Maurizio Mattioli, Nina Senicar, Tosca D’Aquino e Benedetta Valanzano.
Operazione Vacanze, di Gino Capone e Jerry Calà, è un film che si ispira liberamente a "Professione Vacanze", una delle serie tv cult degli Anni 80. I protagonisti, oltre allo stesso Calà (del quale si attende anche l'uscita del film «Pipìroom», sullo sballato mondo delle discoteche, con la dj Reina Moncada) saranno Enzo Salvi, il grezzissimo Massimo Ceccherini, Maurizio Mattioli, Nina Senicar, Tosca D’Aquino e Benedetta Valanzano.
CHRISTIAN DE SICA A CORTINA GIRERA' L'ULTIMO CINEPANETTONE?
L'aria si era fatta pesante. Così, dopo il flop epocale (pare uno tra i primi 10 della storia del cinema italiano di tutti i tempi, nel rapporto costo pellicola/spettatori) del suo «Amici miei - Come tutto ebbe inizio», girato da Neri Parenti e stroncato anche dalla critica, Christian De Sica era saggiamente sparito per un po' dalla circolazione. Del resto il cinepanettone dello scorso anno, «Natale in Sudafrica», aveva segnato decisamente il passo al box-office, e anche la Tim aveva deciso di rinunciare ai suoi imperdibili spot. Triplo smacco.
Il produttore Aurelio De Laurentiis, però, non è uno che molla la presa, e he messo in cantiere, con qualche nuova accortezza, un altro cinepanettone per il prossime feste di fine anno. Basta mete esotiche (non è più tempo di grandi spese, se i soldi poi già faticano a rientrare): bisognava tornare in Italia. Più precisamente a cazzeggiare in quel di Cortina, anche se dalla Filmauro si affrettano a precisare che il titolo della pellicola che vedrà ancora l'eterno De Sica protagonista, non sarà «Natale a Cortina». Troppo prevedibile, sulla scia del passato, si rischierebbe di essere attaccati ancora, dicono le nostre fonti. Forse le prese in giro dei 60 mila iscritti al gruppo di Facebook che ha propiziato il boicottaggio e il flop dell'indegno «Amici miei», hanno lasciato qualche segno. Certo la zuppa di casa sarà la stessa, titolo a parte. E se non dovesse andare bene, rischia di essere l'ultimo della serie.
Chi non ama questo genere di cinema, intanto, può iscriversi al nuovo gruppo di Facebook che unisce i militanti dell'orgoglio anti-cinepanettonaro: «De Sica e Parenti? No, grazie! Io non vedo cinepanettoni». Senza snobismo, ma con l'orgoglio di farne parte.
Il produttore Aurelio De Laurentiis, però, non è uno che molla la presa, e he messo in cantiere, con qualche nuova accortezza, un altro cinepanettone per il prossime feste di fine anno. Basta mete esotiche (non è più tempo di grandi spese, se i soldi poi già faticano a rientrare): bisognava tornare in Italia. Più precisamente a cazzeggiare in quel di Cortina, anche se dalla Filmauro si affrettano a precisare che il titolo della pellicola che vedrà ancora l'eterno De Sica protagonista, non sarà «Natale a Cortina». Troppo prevedibile, sulla scia del passato, si rischierebbe di essere attaccati ancora, dicono le nostre fonti. Forse le prese in giro dei 60 mila iscritti al gruppo di Facebook che ha propiziato il boicottaggio e il flop dell'indegno «Amici miei», hanno lasciato qualche segno. Certo la zuppa di casa sarà la stessa, titolo a parte. E se non dovesse andare bene, rischia di essere l'ultimo della serie.
Chi non ama questo genere di cinema, intanto, può iscriversi al nuovo gruppo di Facebook che unisce i militanti dell'orgoglio anti-cinepanettonaro: «De Sica e Parenti? No, grazie! Io non vedo cinepanettoni». Senza snobismo, ma con l'orgoglio di farne parte.
giovedì 23 giugno 2011
IL NUOVO GIORNALE DI GOSSIP DI FABRIZIO CORONA È GIA' ALLA FRUTTA?
Pare che nonostante il notevole battage pubblicitario di cui ha goduto (un'intera puntata di Matrix, servizi de Le iene e quant'altro) Corona Star's, il nuovo giornale di hard gossip - ossia di pettegolezzo «pesante» - firmato da Fabrizio Corona, a circa un mese dall'uscita stia già boccheggiando. Il tam tam degli addetti ai lavori dell'editoria rimanda cifre piuttosto desolanti, con un primo numero stampato in 150 mila copie, per vederne piazzate realmente in edicola poco più di un decimo, a fronte di scoop annunciati come bollenti. Peggio sarebbe andata al secondo numero. Se questa tendenza fosse confermata, il magazine potrebbe non avere vita lunga. Un errore è stato probabilmente anche quello di personalizzare la testata identificandola con il nome del suo creatore. Non a tutti particolarmente simpatico. Un trucco che - da che mondo è mondo - non ha mai funzionato.
È certamente, comunque, un periodo molto difficile per l'editoria in genere. Con la carta in costante discesa, a favore del web. Che però non è ancora in grado di rastrellare adeguate risorse pubblicitarie. Anche il libro dell'agente dei paparazzi, «Io Corona», uscito qualche mese fa, sarebbe stato stampato in circa 100 mila copie, per una vendita reale modestississima, a quanto si dice di molto inferiore alle 10 mila.
È certamente, comunque, un periodo molto difficile per l'editoria in genere. Con la carta in costante discesa, a favore del web. Che però non è ancora in grado di rastrellare adeguate risorse pubblicitarie. Anche il libro dell'agente dei paparazzi, «Io Corona», uscito qualche mese fa, sarebbe stato stampato in circa 100 mila copie, per una vendita reale modestississima, a quanto si dice di molto inferiore alle 10 mila.
mercoledì 22 giugno 2011
martedì 21 giugno 2011
DIETRO LE QUINTE DELL'HEINEKEN JAMMIN' FESTIVAL 2011
«Respiri piano per non far rumore, ti addormenti di sera e ti risvegli col sole...». Mentre sul prato, in migliaia, celebrano il rito romantic-rock di Vasco, dietro le quinte l'officina dell'Heineken Jammin' Festival, al Parco San Giuliano di Mestre, non chiude mai. Nella piccola Woodstock lagunare, dove lavorano centinaia di persone, il circo inizia a fibrillare già dalla prima sera, quando sul palco, come band di punta, ci sono gli acclamatissimi Coldplay. Gentili ed educati (ma inflessibili per le foto e le immagini sul palco: i primi 40 secondi delle prime tre canzoni, è il canonico diktat), arrivano a Venezia da soli, senza fidanzate, e se ne vanno subito dopo il concerto, rinunciando a fare turismo. Molto salutisti, in camerino chiedono radici di zenzero, patate organiche, parecchi limoni e vino rosso di Montrachet (Borgogna). Intanto, qualche misterioso fan fa recapitare loro un indimenticabile mazzo di rose bianche. Onore che tocca anche a un'altra band: i Beady Eye. Il frontman Liam Gallagher, già Oasis, va dalle ragazze che allestiscono i camerini a presentarsi e a salutare. E Cesare Cremonini non rinuncia a chiedere una foto ricordo con lui. Qualche collega lamenta intanto la maggiore difficoltà a raggiungere dietro le quinte per due chiacchiere e un saluto l'idolo pop bolognese, un tempo avvicinabilissimo e oggi circondato da un cordone di sicurezza meno penetrabile. Del resto spesso – come in questo caso – col successo a cambiare non è tanto l'artista, ma l'apparato che gli si muove attorno. Un po' come prendere i gradi: un sergente è (inevitabilmente) molto più avvicinabile di un generale. Inoltre, l'evento non scherza in fatto di sicurezza: per chi si muove dietro le quinte ci sono ben 11 pass di accesso diversi alle aree del parco. Gli ultimi due, “All Areas” e “Artist”, sono i più ambiti perché consentono di arrivare pressoché ovunque. Pare sia uno standard per maratone musicali dal respiro o dalle velleità internazionali.
Nel pomeriggio del secondo giorno, in camerino, gli Elbow chiedono mandarini giapponesi (satsumas). La sera invece il palco è appannaggio di Fabri Fibra e – soprattutto - dei Negramaro. All'inizio del live c'è qualche problema tecnico per colpa del cavo di un mouse che si incastra nella barra spaziatrice di un pc collegato al sintetizzatore, ma Giuliano Sangiorgi, di rientro sul palco dopo un'operazione alle corde vocali e relativa convalescenza, rimedia sparando il suo talento a voce spiegata. Come una rivincita. Dopo il concerto (in prima fila Marco Materazzi e famiglia), si fa festa con un po' di amici al bar dell'hotel. C'è anche Roberto Ciufoli, ex de La Premiata Ditta. Roberto De Luca, promoter di Live Nation, che organizza la kermesse, arriva con Marianna Morandi e una maxi-bottiglia di bianco di pregio. Sfortuna vuole che sappia di tappo. Rimedia l'uomo di fiducia della band, che sparisce per un'ora e torna con una trentina di pizze da asporto.
Si torna al Parco per la terza e ultima giornata. In camerino, la vezzosa Taylor Momsen dei The Pretty Reckless fa i capricci e chiede 12 bottiglie di acqua di cocco e degli orsetti di gomma. La serata è garantita dalla presenza di Vasco Rossi, preceduto da Noemi (“Prima di cantare in una canzone la parola 'cellulite' ci ho pensato un po', ma visto che era stato lui a scriverla per me, non potevo non fidarmi”). Il Blasco arriva al Parco un'ora prima del concerto, dà spazio alla sua corista, Clara Moroni, che ha appena inciso un cd intitolato “Bambina brava”, e non sa che fra gli spettatori del suo show (oltre a Maddalena Corvaglia, fresca sposa del chitarrista della band, Stef Burns) c'è persino Zucchero. Fornaciari arriva in incognito, incappucciato, con un amico, pochi istanti prima che si accendano le luci, su una tribunetta accanto al mixer. E se ne va alla chetichella sotto finale.
Sul palco dell'Heineken Jammin' Festival 2011 si sono esibite 19 band. L'evento è costato complessivamente 5/6 milioni di euro, a detta degli organizzatori, e ha avuto 70/80 mila spettatori. Una flessione rispetto al passato. “Non siamo stati molto aiutati dalle previsioni meteo – dice il promoter Roberto De Luca – e tutti i festival europei stanno soffrendo a causa delle diminuite vendite di dischi”.
lunedì 20 giugno 2011
ADDIO AL CELIBATO O NUBILATO? TUTTI A MILANO MARITTIMA PER UNA NOTTE DA LEONI
Un addio al nubilato decisamente non low-cost |
Il giro è abbastanza classico: si comincia verso le cinque-sei del pomeriggio dalla spiaggia del Papeete, per passare dopo cena o in fase aperitivo a un bicchiere in centro, allo spartano Zouk Santana o al prospiciente Caino. Ma anche al più fighetto Van Quish, appena girato l'angolo. Fra parrucche, veli da sposa, bambole gonfiabili, ghiaccioli a forma fallica, risate e crisi di vomito, i più temprati potrebbero tirare l'alba persino ballando al Pineta, sempre lì nel quadrilatero della gnocca. Ma non è da tutti. E non è neppure detto che ne valga sempre la pena.
domenica 19 giugno 2011
PONTIDA 2011 * BOSSI, METTI TUTTO SU LEGATUBE
Militante leghista, già ti vedo, oggi a Pontida, con lo scudo di Thor, l'alabarda spaziale e un paio di ampolle con l'acqua del Po extra strong doppio malto da esportazione, mentre urli: "Secessione!", fra balli celtici e impiccagioni di cingalesi all'albero maestro. Vorrei essere lì, ma non posso. Ho un banale compleanno. Di un terrone, figurati. Ogni tanto veste di rosso, forse è anche comunista. Però giuro che si lava. Tu invece potresti fare un video tutto virato al verde padano da mettere su LegaTube...
Purtroppo finirà come al solito, al tramonto, con il credibile urlo liberatorio: "Sì, secessione per tutti! (isole comprese)". E alle prime 50 telefonate, una camicia verde firmata dal Senatur Umberto Bossi. Il tutto mentre Borghezio farà roteare la sua spada per tagliare la testa a qualche infedele. Solo allora il popolo leghista potrà tornare felice alle sue valli. Dove nel frattempo, nulla sarà cambiato.
Purtroppo finirà come al solito, al tramonto, con il credibile urlo liberatorio: "Sì, secessione per tutti! (isole comprese)". E alle prime 50 telefonate, una camicia verde firmata dal Senatur Umberto Bossi. Il tutto mentre Borghezio farà roteare la sua spada per tagliare la testa a qualche infedele. Solo allora il popolo leghista potrà tornare felice alle sue valli. Dove nel frattempo, nulla sarà cambiato.
sabato 18 giugno 2011
GOSSIP * ANDREA COCCO E MARGHERITA DEL "GRANDE FRATELLO": AL PAPEETE UN BACIO APPASSIONATO
Forse ne avevano voglia. Forse, anche se ci si trovava in spiaggia alle sei del pomeriggio, il pubblico andava in qualche modo scaldato. E così Andrea Cocco (vincitore dell'ultima edizione del Grande Fratello) e la tele-fidanzata Margherita Zanatta si sono scambiati sul palco un bacio appassionato. I due gieffini erano ospiti del Papeete, il lido cult di Milano Marittima. Che ha confezionato un sabato vip a uso e consumo di chi ama il reality di Canale 5 e i suoi protagonisti. La slinguata fuori programma (?) di Andrea e Margherita non è durata molto, ma ha strappato qualche applauso fra i presenti. Non tantissimi, dicono i frequentatori abituali della discoteca in spiaggia forse più famosa d'Italia. Il GF è "tanta roba" anche al mare, oltre che in video? A quanto sembra, non è detto.
venerdì 17 giugno 2011
mercoledì 15 giugno 2011
BOB SINCLAR ARRIVEREBBE ANCHE A 300 MILA EURO A SERA
E' il dj più acclamato. Quando c'è lui alla console, la pista - inevitabilmente - brucia. E' successo anche pochi giorni fa al Pineta di Milano Marittima. Per questo pare che lui non lesini in quanto a richieste astronomiche. Nell'ambiente si dice che il cachet di una serata del bel tenebroso Bob Sinclar possa arrivare ad essere pagata anche 300 mila euro. Si parla di grandi locali, ovviamente. Le immense discoteche di Ibiza, Londra o similari. Altrimenti i costi non rientrerebbero. Però non è niente male per una serata...
PREGIUDIZI & PRECONCETTI (SEMPRE E SOLO DA CONFERMARE)
Mi hanno sempre particolarmente infastidito le persone - e non sono pochissime - che sul tuo conto hanno una caterva di pregiudizi, e manifestano l'intenzione di conoscerti meglio con l'ansia di poterli confermare. Come quei pietosi servizi a tesi precostitute di certi giornali(sti), che cercano prove solo per suffragare la tesi di partenza. Quella solitamente cara al loro direttore.
Ai "pregiudiziali" per antonomasia non interessa sapere come sei veramente, e non prendono neppure in considerazione di essere in errore. Vogliono soltanto - e il più rapidamente possibile - trovare conferma al loro pregiudizio. Con ogni mezzo. Anche subdolo, anche cialtronesco. Solo dopo quest'operazione saranno finalmente appagati. E potranno bollarti per quello che sei. Quello stronzo che loro avevano sempre saputo tu fossi.
Ai "pregiudiziali" per antonomasia non interessa sapere come sei veramente, e non prendono neppure in considerazione di essere in errore. Vogliono soltanto - e il più rapidamente possibile - trovare conferma al loro pregiudizio. Con ogni mezzo. Anche subdolo, anche cialtronesco. Solo dopo quest'operazione saranno finalmente appagati. E potranno bollarti per quello che sei. Quello stronzo che loro avevano sempre saputo tu fossi.
martedì 14 giugno 2011
domenica 12 giugno 2011
SIGNOR FINDOMESTIC, LO SAI CHE 84 MESI SONO 7 ANNI?
Per aver fatto (obbligatoriamente) una carta di credito (mai usata e ora scaduta, avevo già la mia...) diversi anni fa, all'atto dell'apertura di un finanziamento con Findomestic per l'acquisto di un computer portatile (avrei potuto pagarlo in contanti ma conveniva di più la soluzione rateizzata perché mi proponevano un iPod in omaggio), mi ritrovo a ricevere ancora, talvolta, alcuni sms da questa società. A parte che non ricordo - forse sbaglio - di aver autorizzato l'invio di sms sul mio cellulare, comunque questo è particolarmente significativo e merita di essere trascritto: "Prestito personale ZERO spese 25.000 euro in 84 mesi da 386 euro al mese per un totale di 32.424 euro Tan 7,70% TAEG 7,98%. Chiama... mex pub". Dove mex pub immagino stia per messaggio pubblico.
84 mesi? Ma ci rendiamo conto? 84 mesi sono sette anni. In sette anni può succedere di tutto, e tu, signor Findomestic, mi chiedi di spendere 386 euro al mese per pagarne in totale più di 32 mila fra sette anni e riceverne subito 25 mila da spendere nei miei vizi? Ah, ma è zero spese. Allora cambia tutto...
84 mesi? Ma ci rendiamo conto? 84 mesi sono sette anni. In sette anni può succedere di tutto, e tu, signor Findomestic, mi chiedi di spendere 386 euro al mese per pagarne in totale più di 32 mila fra sette anni e riceverne subito 25 mila da spendere nei miei vizi? Ah, ma è zero spese. Allora cambia tutto...
sabato 11 giugno 2011
RUMORS * COME SI CONVINCE FRANCESCO DE GREGORI AD ANDARE A X-FACTOR?
Qualcuno, come i pugliesi Negramaro (che con un bel concerto ieri sera all'Heineken Jammin' Festival di Mestre hanno dato il via al loro nuovo tour, che proseguirà a ottobre) ha sempre rifiutato di andare, anche come ospite. Ma c'è anche chi alle sirene di X-Factor non ha saputo resistere. Qualche grande artista insospettabile, come Ivano Fossati, per esempio.
Un notissimo critico musicale italiano addentro alle segrete cose sussurra pubblicamente fra colleghi che convincere Francesco De Gregori non sia stato facile, ma che la produzione sia riuscita calando l'asso. Nella fattispecie un'offerta di 50 mila euro sull'unghia, che risultava proprio difficile rifiutare. Persino per il Principe. È così che si nobilitano i programmi televisivi. A proposito: che fine farà ora il programma che fu di Francesco Facchinetti?
Un notissimo critico musicale italiano addentro alle segrete cose sussurra pubblicamente fra colleghi che convincere Francesco De Gregori non sia stato facile, ma che la produzione sia riuscita calando l'asso. Nella fattispecie un'offerta di 50 mila euro sull'unghia, che risultava proprio difficile rifiutare. Persino per il Principe. È così che si nobilitano i programmi televisivi. A proposito: che fine farà ora il programma che fu di Francesco Facchinetti?
mercoledì 8 giugno 2011
YLENIA E' VIVA, CHIUSA IN CONVENTO? SI', E QUI HA CHIAMATO ELVIS
Ylenia Carrisi sarebbe ancora viva, chiusa in un convento in Arizona. Lo rivela un settimanale tedesco che ha intervistato il capo della Polizia di New Orleans, messo sulle tracce della donna da una medium di Amburgo e da uno 007 italoamericano di Las Vegas. Io, intanto, nel mio piccolo, ho ricevuto un paio di telefonate da Elvis Presley e Moana Pozzi.
martedì 7 giugno 2011
DOPO «ANNOZERO» MICHELE SANTORO A LA7 (MA MANCHERA' L'EFFETTO FORT APACHE)
Alla fine è andata come doveva andare: lo strappo fra Michele Santoro, il tele-guru della sinistra giornalistica, e la Rai, si è consumato, e michelone approderà la prossima stagione in una La7 sempre più gioiosa di poter recuperare ascolti su ascolti a discapito del servizio pubblico e di Mediaset. Probabilmente ad essere fatale è stata l'ultima puntata di «Annozero», durante la quale il conduttore ha sparato a palle incatenate contro Silvio Berlusconi. Difficile immaginare che non avrebbe avuto conseguenze. Ecco allora il divorzio ufficialmente «consensuale», che consensuale non è. Se La7 festeggia - diventando un boccone sempre più appetibile per i pubblicitari e per il probabile acquisto da parte di Carlo De Benedetti -, il gruppo di lavoro di Santoro (da Marco Travaglio a Vauro, giù giù sino ai cronisti più fidati) deve preoccuparsi di una sola cosa: l'evaporazione del magico effetto Fort Apache, cioè lavorare su Raidue per sentenza di reintegro del pretore del lavoro, essendo circondati dal nemico. Cosa che galvanizzava il pubblico del tribuno politico e sicuramente incideva anche sugli ascolti.
In ogni caso, dopo i trionfi di Enrico Mentana, per La7 l'arrivo di parte dell'audience santoriana significherà la definitiva consacrazione come Terzo Polo. E per il Biscione potrebbe rappresentare un problema.
In ogni caso, dopo i trionfi di Enrico Mentana, per La7 l'arrivo di parte dell'audience santoriana significherà la definitiva consacrazione come Terzo Polo. E per il Biscione potrebbe rappresentare un problema.
giovedì 2 giugno 2011
CELENTANO AD "ANNOZERO", ANTI-NUCLEARE MA COL SOLITO AUTO-SPOT CHE NON GLI FA ONORE
Premesso che ai referendum del 12-13 giugno andrò a votare e voterò quattro decisi SI', mi piacerebbe rivolgere una domanda ad Adriano Celentano, impegnato ieri sera ad "Annozero", officiante Michele Santoro, nella consueta, periodica tirata anti-nuclerarista.
Celentano è una persona anziana di buon senso. O che ama farne sfoggio. Un cantante orologiaio che si diletta di politica e che fa gestire i propri interessi con puntiglio (uso un eufemismo) dalla moglie Claudia Mori. Le sue posizioni contro il nucleare sono un po' demagogiche e troppo semplicistiche se non utopistiche, in alcuni casi, ma nella sostanza condivisibili. Le esprime sui giornali e in tv mettendoci la faccia, ma badando in genere a seguire la comune diligenza del buon padre di famiglia. Non rema certo controcorrente. E fin qui, tutto ok. Non è un eroe. Ma perché fa precedere e seguire il pistolotto sempre dalla solita, celentanesca, trita e ritrita liturgia? L'attesa per il messianico discorso del guru, il finto applauso della claque per il suo arrivo nello studio bunker - sempre uno spazio fisicamente lontano dallo studio vero - che lo ospita, e soprattutto, la marchetta auto-promozionale di rito. Non credi, caro Adriano, che costringere a promuovere a inizio trasmissione il tuo nuovo cartoon, "Adrian", disegnato da Milo Manara, tolga un po' di valore al nobile discorso che andrai poi a fare? Non credi che lo spot che ti sei appena fatto regalare dalla Rai sia totalmente fuori contesto rispetto alla trasmissione? Sarà anche vero che l'aria nel Paese sta cambiando, ma per favore mettici anche tu un po' di buona volontà.
Perché altrimenti avranno ragione quelli che dicono (lo confesso, sono tra questi) che è meglio che ti limiti a cantare.
Celentano è una persona anziana di buon senso. O che ama farne sfoggio. Un cantante orologiaio che si diletta di politica e che fa gestire i propri interessi con puntiglio (uso un eufemismo) dalla moglie Claudia Mori. Le sue posizioni contro il nucleare sono un po' demagogiche e troppo semplicistiche se non utopistiche, in alcuni casi, ma nella sostanza condivisibili. Le esprime sui giornali e in tv mettendoci la faccia, ma badando in genere a seguire la comune diligenza del buon padre di famiglia. Non rema certo controcorrente. E fin qui, tutto ok. Non è un eroe. Ma perché fa precedere e seguire il pistolotto sempre dalla solita, celentanesca, trita e ritrita liturgia? L'attesa per il messianico discorso del guru, il finto applauso della claque per il suo arrivo nello studio bunker - sempre uno spazio fisicamente lontano dallo studio vero - che lo ospita, e soprattutto, la marchetta auto-promozionale di rito. Non credi, caro Adriano, che costringere a promuovere a inizio trasmissione il tuo nuovo cartoon, "Adrian", disegnato da Milo Manara, tolga un po' di valore al nobile discorso che andrai poi a fare? Non credi che lo spot che ti sei appena fatto regalare dalla Rai sia totalmente fuori contesto rispetto alla trasmissione? Sarà anche vero che l'aria nel Paese sta cambiando, ma per favore mettici anche tu un po' di buona volontà.
Perché altrimenti avranno ragione quelli che dicono (lo confesso, sono tra questi) che è meglio che ti limiti a cantare.
VACANZE LAST MINUTE A LAMPEDUSA (MA SARA' UN AFFARE?)
Ricevo - e volentieri vi inoltro - la mail da un'agenzia di viaggi dal nome a me ignoto, Erbavoglio.org, che propone settimane a prezzi a dir poco stracciati in quel di Lampedusa.
Il logo del tour operator è un piccolo polpo (speriamo non ci sia di mezzo la Spectre, quella di 007), e i prezzi fanno strabuzzare gli occhi: da 290 a 360 euro a persona, con volo gratis a giugno, per sette pernottamenti e a volte anche sette cene in appartamenti o piccoli hotel dell'isola tanto bella quanto (s)fortunata.
D'accordo che Lampedusa - South Sicily - ha avuto i problemi che sappiamo, in grado di giustificare qualsiasi prezzaccio, ma non sarà troppo poco? Non è che c'è il rischio di trovarsi a condividere la stanza con cinque immigrati appena sbarcati dal gommone o in attesa di rimpatio? Oppure, con la formula roulette, di avere la botta di sacrosanto culo di finire nella villa che Berlusconi aveva annunciato di voler comprare?
Se qualcuno ci va, poi mi faccia sapere. Potrei anche fidarmi, ma ho bisogno di un apripista.
Il logo del tour operator è un piccolo polpo (speriamo non ci sia di mezzo la Spectre, quella di 007), e i prezzi fanno strabuzzare gli occhi: da 290 a 360 euro a persona, con volo gratis a giugno, per sette pernottamenti e a volte anche sette cene in appartamenti o piccoli hotel dell'isola tanto bella quanto (s)fortunata.
D'accordo che Lampedusa - South Sicily - ha avuto i problemi che sappiamo, in grado di giustificare qualsiasi prezzaccio, ma non sarà troppo poco? Non è che c'è il rischio di trovarsi a condividere la stanza con cinque immigrati appena sbarcati dal gommone o in attesa di rimpatio? Oppure, con la formula roulette, di avere la botta di sacrosanto culo di finire nella villa che Berlusconi aveva annunciato di voler comprare?
Se qualcuno ci va, poi mi faccia sapere. Potrei anche fidarmi, ma ho bisogno di un apripista.
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