venerdì 26 marzo 2021

LIBRI * CON "I FAVOLOSI 60" BOJANO SPOSTA I CONFINI DELLA MEZZA ETA'

La cover di "I favolosi 60", Linea Edizioni, 15 euro.

"I favolosi 60"
, promette la copertina. Ma stavolta Gianni Minà non c'entra. Il colpevole è Gabriele Bojano, 60 anni, stimato collega campano del Corriere del Mezzogiorno dalla penna brillante e dal comprovato fiuto giornalistico, che per l'occasione ha radunato 60 sessantenni (perdonate ma qui si va avanti a forza di cabala) più o meno illustri e li ha messi sotto torchio facendoli raccontare. In un libro godibilissimo che rilancia la nuova mezza età, giusto per riecheggiare Marcello Marchesi. Condizione anagrafica che le meraviglie della medicina (Covid permettendo) hanno spostato un po' più in là, verso l'infinito. Prefato da Antonio Polito, il libro ha un sottototitolo che è tutto intriso dell'ironia bojaniana: "Troppo giovani per tirare i remi in barca; troppo vecchi per tirare la barca a remi".

Tra i sessantenni famosi (ma ci sono anche ignoti saggi che fanno parte della vita dell'autore) figurano Carol Alt, Antonio Banderas, Nicoletta Brachi, Francesca Archibugi, Kenneth Branagh, Eleonora Brigliadori, Sergio Cammariere, Rosario Fiorello, Giorgio Gori, Massimo Gramellini, Luciano Ligabue, Diego Armando Maradona, e tanti altri. Il libro ve lo faccio raccontare qui sotto direttamente da quel giargianella di Bojano:

Gabriele Bojano.
"Questo è un libro anomalo. È uno e trino. I favolosi 60 rimanda, tanto per cominciare, al periodo aureo della nostra infanzia, gli anni del secolo scorso dominati da Mina e osannati da Minà, in cui il boom economico fece tutti più ricchi, leggeri e spensierati, ma anche beatamente inconsapevoli di quello che sarebbe venuto dopo. Ma I favolosi 60 può essere letto anche come stagione di una vita, quella appunto crepuscolare, di noi neosessantenni, i cosiddetti baby boomer, troppo giovani per tirare i remi in barca ma troppo vecchi per tirare la barca a remi. E, infine, I favolosi 60 intesi come i sessanta coetanei che hanno festeggiato nel 2020. Un’antologia non esaustiva di persone e personaggi che vantano molteplici meriti, a volte ignoti anche a loro stessi, per essere ricompresi in queste pagine. Insomma, un’antologia o, se preferite, un bestiario, tra noti, meno noti e perfetti sconosciuti, facce, pensieri, parole, opere e omissioni dei migliori anni della mia vita. Che poi sono anche quelli della vostra". 

martedì 23 marzo 2021

PODCAST * MENTANA E LUCARELLI (SI) RACCONTANO PER CHORA MEDIA

Enrico Mentana e Selvaggia Lucarelli con i loro podcast.

Da qualche tempo si sente parlare di podcast come del nuovo Eldorado per chi fa comunicazione. "Tu ne hai di cose da dire, fatti un bel podcast!", è ormai l'invito più ricorrente che serpeggia negli incontri o le chiacchierate fra gli addetti ai lavori. In realtà, se si vanno a guardare i numeri reali, i podcast sono un abito perfetto, ma solo per chi può permettersi il lusso di indossarlo. Ovvero per chi ha una vasta o vastissima notorietà già acquisita. Insomma, ci vuole il fisico. Se sei gracilino (parlo di followers, fan, seguaci, adoratori o haters, chiamali come ti pare) il gioco probabilmente non vale la candela. Dal punto di vista economico. Se si parla di soddisfazione personale, quello naturalmente è un altro discorso.

Due personaggi sicuramente di sana e robusta costituzione mediatica sono Enrico Mentana, direttore del TgLa7, e della giornalista e scrittrice Selvaggia Lucarelli, che hanno appena debuttato su Chora Media (la via italiana al podcast diretta da Mario Calabresi, già al timone de La Stampa e Repubblica) con i rispettivi contenuti già saccheggiati dagli utenti. Mentana, insieme con Stefano Bises, resta nella sua comfort zone, quella delle news, con "L'avevo detto". Lucarelli con "Proprio a me" punta invece all'universo dei sentimenti, degli amori più o meno tossici. E parte raccontando proprio se stessa. Fra gli altri podcast di Chora (che lavora con uno standard qualitativo sicuramente alto) c'è anche lo scrittore Paolo Giordano.

lunedì 22 marzo 2021

MARCO LIGABUE SCRIVE UN LIBRO AUTOBIOGRAFICO (DOVE PARLA DI LUCIANO)

Marco e Luciano Ligabue in un libro autobiografico scritto dal fratello minore.

Marco Ligabue
appoggia la chitarra per un breve periodo e decide, per la prima volta, di raccontarsi a tutto tondo in un libro. È servito un lockdown per ripercorrere tutte le fasi della sua vita e metterle nero su bianco, in uno dei pochi momenti lontano dal palco e dai riflettori. Un racconto intimo e sincero tra vita privata, ricordi illuminanti, aneddoti ironici e tanto rock’n’roll, partendo da Correggio e dintorni.

“Uno spaccato piuttosto vivace - ci dice lo stesso Marco Ligabue - che spero vi faccia viaggiare con la mente: dalla mia infanzia passata al Tropical, la balera in cui siamo cresciuti, alla mia prima band musicale che rispecchiava un’epoca dove in Emilia si mangiavano capelletti in brodo al ritmo degli AC/DC. Vi presenterò la mia combricola, le fidanzate, la formidabile cuoca che è mia madre e torneremo indietro nel tempo per partecipare al primissimo concerto di Luciano, al memorabile live degli U2 a Modena ma anche per rimorchiare belle gnocche in Riviera Romagnola.”.

Trentatrè “cronache” che hanno come filo conduttore la musica. Con una scrittura immediata e fresca, che si avvale di un gusto naturale per il racconto, Marco Ligabue, mette in scena situazioni quotidiane, avventure giovanili e imprese memorabili, arricchite da teneri racconti di famiglia. E tanti, divertentissimi episodi della vita da artista: perché forse nessuno mai, come lui, ha vissuto il palco da ogni lato, da fan, da addetto ai lavori, da musicista, da protagonista e da fratello di una rockstar.

Pagine intrise di calore e autenticità, dall’inconfondibile sapore emiliano, che scorrono via veloci lasciando il sorriso sulle labbra e la voglia, come accade per i bei libri, di conoscere e diventare amici del loro autore. Dopo un’infanzia “normale”, in un tipico paese emiliano, la vita di Marco viene travolta dal successo di Luciano e cambia per sempre. Inevitabile la notorietà di riflesso, eccitante, ma delicata da gestire. Difficile è riuscire a “far traboccare il vaso” della propria vita, senza restare nell’ombra. Ma sorridente e determinato come solo lui sa essere, riesce a trovare la sua strada, dapprima lavorando con e per Luciano e poi affermandosi come artista indipendente.

lunedì 15 marzo 2021

GLI «SCEMI DA MATRIMONIO» CON GLI SCHERZI CI VANNO A NOZZE

La showgirl Raffaella Fico insieme con i due conduttori/curatori del programma.

C'era una volta «Scene da un matrimonio», di e con Davide Mengacci. I tempi cambiano, ma le nozze rappresentano il giorno più bello nella vita di una coppia. Ma come la prenderebbero gli sposi se il loro evento da sogno si trasformasse in una giornata da incubo? Da questa domanda provocatoria prende le mosse Scemi da Matrimonio, il programma di intrattenimento che tratta scherzi televisivi, professionali e reali, durante gli eventi nuziali. Prodotto da Star-M, Scemi da Matrimonio va in onda, in prima visione assoluta, su TV8, dal 17 marzo, in sei puntate, ogni mercoledì, in seconda serata.
A realizzare materialmente gli scherzi ci pensano Mitch Dj, co-conduttore radiofonico, autore e inviato televisivo, e Gibba, un pioniere degli scherzi radiofonici.
In ogni puntata, dal contenuto goliardico, vengono presentati tre scherzi, in un crescendo di ansia e pathos, per mettere sotto pressione le “vittime” inconsapevoli, fino ad arrivare al momento culminante. Il punto di forza del format risiede proprio nella particolarità di andare a colpire un evento che per gli italiani è sacro e intoccabile: il matrimonio.
Durante l’esecuzione degli scherzi, Mitch e Gibba monitorano e supervisionano tutto il matrimonio, dando istruzioni, in remoto, a complici, stunt e attori per gestire tutte le fasi dello scherzo. Per rappresentare usi e costumi dei matrimoni italiani, la produzione copre tutto il territorio italiano.

domenica 7 marzo 2021

SANREMO * TRIONFANO I MÅNESKIN (E ANCH'IO HO DATO IL MIO CONTRIBUTO)

Fedez e Francesca Michielin insieme con i Maneskin, vincitori del Festival di Sanremo 2021.

Ecco come (essendo tra i giurati della sala stampa) ho dato il mio modesto contributo alla vittoria dei Måneskin. Questa sera, in occasione della finale del Festival di Sanremo, noi giornalisti votavamo solo la terna finale già scremata dal precedente televoto. Non so come mai, ma a ‘sto giro funzionava così. Forse hanno voluto creare un meccanismo tecnico di compensazione. I Voti esprimibili erano dal 5 al 10 e dovevano essere tutti diversi tra loro. 
Essendomi trovato in finale tre pezzi che non avrei voluto (nessuno era tra i miei preferiti, visto che ho amato soprattutto Colapesce e Dimartino e Fulminacci) ho deciso di premiare il meno peggio ai miei occhi. 
Trovando Fedez e Francesca Michielin troppo costruiti e improponibili e scontato il pezzo di Ermal Meta, ho dato 5 alla coppia, 6 a Ermal e 10 ai ragazzi, sostenendo decisamente i pischelli rockettari giocando sullo scarto ampio fra 5 e 10. È andata bene. Un voto per svecchiare. Come mandare al Governo i 5 Stelle.
Colapesce e Dimartino con «Musica leggerissima» hanno vinto comunque il premio Lucio Dalla della sala stampa.
È stato un Sanremo decisamente anomalo, anche nel podio finale, che ha visto mister Ferragnez al secondo posto, e bronzo per il favorito della vigilia, Ermal Metal, come lo chiama Orietta Berti. E ne ha fatto le spese, come spesso accade, un'altra che in teoria avrebbe dovuto piazzarsi molto meglio, ovvero Noemi. Sono basito invece da Bugo, che aveva una canzoncina molto carina, a mio avviso, ma stona così tanto che lo usano per accordare i cori da osteria.

lunedì 1 marzo 2021

COSTANZA CARACCIOLO: «HO SOFFERTO PER L'ABORTO E ORA CON VIERI NON VOGLIAMO PIU' FIGLI»

l?ex calciatore Bobo Vieri e Costanza Caracciolo.

La showgirl ed ex Velina Costanza Caracciolo ha raccontato ad Adriana Volpe a Ogni mattina il momento difficile che si è trovata ad affrontare alcuni anni fa assieme al marito Christian Vieri: “Ho avuto un aborto spontaneo, è stato un dolore immenso, mi vengono i brividi solo a pensarci”. L’ex velina, che ora ha due figlie con ‘Bobo’, Stella e Isabel, ha voluto anche mandare un messaggio a tutte le donne che stanno vivendo lo stesso momento: “È un dolore immenso ma non mollate, l’importante è riprovare quando vi sentirete pronte”.

“Io e Christian siamo felicissime con le nostre 2 figlie, e ci basta così!”. La showgirl Costanza Caracciolo racconta ad Ogni mattina vita familiare con il marito, l’ex Calciatore ‘Bobo Vieri’ e le loro due bimbe. Alla domanda di Adriana Volpe se i due stiano per caso pensando a un maschietto l’ex velina sgombera il campo da ogni dubbio: “No grazie! Sia io sia Christian siamo già felicissimi così, con le nostre due principesse”.

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