sabato 28 novembre 2015

«PERCORSI DI VOLO» IN VERSI PER DIRE NO AGLI ABUSI


Ci sarà anche l'amico Davide Giacon, cantante, doppiatore, funambolo del cuore (e della grafica a cavicchio), nonché prepensionato illustre, domani pomeriggio, domenica 29 novembre, alle 17, al ristorante El Galet in via Corelli, a Milano, per presentare il cd di poesie «Percorsi di volo», di Laura Monticelli Conetta.

Un audiolibro nel quale l'autrice «descrive gli stati d'animo legati alla violenza e all'abuso che per anni hanno condizionato e ancora condizionano la sua vita di donna adulta, utilizzando immagini e suoni per portare l'ascoltatore a immedesimarsi e comprendere le situazioni che contornano un abuso in età infantile».


Oltre a Giacon, hanno prestato la loro voce ai lavori della scrittrice anche Fabio Concato, Cosimo Battista, Marta Comerio, Wilma De Angelis, Simone De Rose, Walter Di Gemma, Rita Guidotti e Daniela Ferrari Boschi

Le musiche di sottofondo sono di Agostino e Nunzio Dell'Orco, Giuseppe Distaso e Carlo Zerri, membro della Rosalina Blu's Band e fattosi notare anche come turnista d'eccezione nell'album dei Beagles «Sèngur».

Tutto il ricavato del cd presentato domani alle 17 a Milano (è prevista anche musica dal vivo con i Camera d'ascolto, e a seguire buffet) sarà devoluto all'Associazione Meti, che si occupa della tutela degli abusati.

«X-FACTOR» * SKIN ORDINA IN TRATTORIA

Secondo capitolo delle avventure di Skin, che lascia per un attimo il banco dei giurati di «X-Factor» e si impegna stavolta a ordinare in trattoria. Il menu della voce degli Skunk Anansie non è tra i più leggeri, ma lei lo affronta da par suo.


martedì 17 novembre 2015

I COMMENTI DOPO LA STRAGE A PARIGI * COME FAI, SBAGLI

Dunque, ricapitoliamo:

- Non hai scritto niente, divagando, anche per sdrammatizzare. Hai sbagliato, sei un insensibile.

- Hai scritto qualcosa, hai sbagliato, ti sei infilato nel coro qualunquista e in fondo non sai niente di questioni mediorientali. Quindi taci, ignorante.

- Hai detto che bisogna andare là e asfaltarli, hai sbagliato, sei uno sporco fascista. O, peggio, Gasparri.

- Hai fatto dei distinguo dicendo che anche americani e inglesi hanno le loro responsabilità. Hai sbagliato, sei uno sporco comunista, perché di fronte a una strage non si fanno distinguo.

- Hai cambiato l'immagine del profilo mettendo la bandiera, e hai sbagliato, perché hai scelto la foto con la Tour Eiffel sullo sfondo e in mano avevi il mojito e vuoi fare la trendy fighetta sulle spalle dei morti. E poi che cosa può cambiare la tua stupida foto profilo?

- Non hai cambiato l'immagine del profilo. Hai sbagliato, perché in questi momenti bisogna stringersi tutti e dimostrare solidarietà. Basta anche un piccolo segno.

- Sei Libero e hai sbagliato il titolo, l'Ordine dei Giornalisti dovrebbe farti chiudere.

- Sei Moira Orfei e hai sbagliato il giorno per morire perché con tutto il casino che è successo non ti si filerà nessuno.

Oh, ci fosse un cristiano che ne ha combinata una giusta...
E in tutto questo vi ricordo che sino a ieri i francesi vi stavano sul culo.

lunedì 16 novembre 2015

«X-FACTOR» * SKIN LEGGE LE PREVISIONI DEL TEMPO

A «X-Factor» quest'anno ha preso il posto di Victoria Cabello. 
Skin (leader degli Skunk Anansie) si sta facendo notare soprattutto per la sua pronuncia italiana, che spiazza il pubblico ma anche gli altri giurati: Elio, Mika e Fedez. La parlata di Skin è qualcosa di mai riscontrato in natura. 
L'ho messa alla prova con il meteo sulla Penisola, le Previsioni del tempo.


domenica 15 novembre 2015

IL TERRORISTA CHE SI FA SALTARE IN ARIA DA SOLO: È LA JIHAD PIU' TRENDY

Parigi. Uno degli 8 terroristi islamici, non si sa se per errore o volutamente, si è fatto saltare in aria da solo, senza causare altre vittime, in Boulevard Voltaire.
Ecco il più pirla della compagnia, dirà qualcuno banalizzando. 
Invece no. Sono proprio questi i kamikaze che ci piacciono. Quelli che si fanno saltare in aria da soli. Con quell'attitudine alla self-made explosion da cintura imbottita di plastico che fa tanto tendenza autunno-inverno. Uno così, una volta in paradiso, merita di trovare le vergini migliori. Facciamo girare la voce: lassù gnocche da paura se ti fai saltare in aria da solo, magari in un prato. Un kamikaze così, io lo idealizzo, come Ennio Doris di Banca Mediolanum. Pensaci.
È la Jihad costruita attorno a te.

domenica 8 novembre 2015

TEATRO CUCINA * UN MANGIA, PREGA E AMA A PORTATA DI MANO

Se vai a una cena, pardon, una serata di Teatro cucina, com'è capitato a me, non sai mai se guardare nel piatto, oppure sul palcoscenico che ti sta davanti (anzi, che ti avvolge, visto che ci si siede a semicerchio), e dove succede una grande baraonda. Un virtuoso moto perpetuo in bilico fra arte e sapori. Tra palato e messinscena. Con gli attori che si prodigano per affabulare, divertire e al contempo servire a tavola.
33 commensali, nello spazio Atelier di Teatro in polvere, a Milano, vengono coccolati in quello che è stato battezzato «Intrattenimento conviviale in cinque portate e due atti». Una cosa che, zitta zittta, va avanti da 15 anni, per la regia di Elisabetta Faleni.

A tenere le fila del racconto è Valentino Infuso, laureato in Economia in Bocconi ma con vocazioni attoriali. Inizia maltrattando seriosamente, muscolarmente, eroticamente un impasto fatto a mano, forse quello di una capricciosa gigante (e lì ti preoccupi fino a pensare: mioddìo, dove sono capitato?), ma poi lo spettacolo prende corpo e accentua, meglio rivela, la propria vocazione ironico-giocosa. Passano con gli affettati e il primo vinello, poi (mentre la bella Paola Crisostomo si lascia andare a una danza sensuale sul pavimento imbrattato di farina), arrivano amorevolmente la terrina di pasta e fagioli, una polpetta avvolta nel radicchio, una fetta di pecorino consegnata dalle premurose mani di una vecchina in carrozzella (Corinna Agustoni, che nella realtà cammina), un buon Cannonau. E per finire la fetta di torta cioccolato e mandorle, panacea che serve a guarire tutti i mali. Tutto buono, in modica quantità, tranne il discutibile liquore a chiudere.

E mentre un uovo "telecomandato" rotola sul pavimento e i nostri mettono in scena le nozze neoromantiche (con tanto di canzoncina di Nino d'Angelo a suggellare il trash di rito) di un truzzo ladro di orologi un po' albanese un po' partenopeo, due ore e rotte scivolano via. In penombra.
Infuso e soci sono in gamba. E la Crisostomo ha la grande abilità (tutta recitativa, non solo costumistica) di passare in un baleno da icona sexy a cesso siderale. Quindi tanto di cappello. 

Il biglietto intero costa 64 euro, più sei di quota associativa al circolo. A occhio e croce, un po' troppo, anche se la messinscena richiede il lavoro di molti. Ma esiste anche un ridotto a 49 euro (per under 23 e over 70 anni). Tutto sommato ve lo consiglio: si passa una bella serata un po' diversa dal solito.

sabato 7 novembre 2015

MUCCINO VS PASOLINI * CHE COSA NON SI FA PER DUE TITOLI DI GIORNALE

A questo mondo bisogna sentirle tutte. Persino Gabriele Muccino, che per portare a casa qualche titolo di giornale critica Pier Paolo Pasolini («Un regista senza stile: ha impoverito il cinema della sua epoca») dall'alto del suo «L'ultimo bacio» (massima opera del nostro), un mega spot romantico girato bene, come quelli della Barilla, con le galline ma senza Banderas. Se Pasolini ha impoverito il cinema della sua epoca, Muccino ha sfruttato la grande povertà della nostra per fare un lavoro di cassetta. Uno. Perché gli altri non sono andati manco così bene. 
E te lo dice uno che a vedere la maggior parte dei film di Pasolini si fa due palpebre così.

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