giovedì 31 gennaio 2013

ROUTE 66 * DALLA BIRRA (ROSSA) DI EDMOND ALLA FOLLIA DI AMARILLO (TEXAS)



L'altra sera in un discreto locale di Edmond, sobborgo di Oklahoma City, chiedo una birra rossa. Lo faccio sempre, un po' per scaramanzia, un po' per rompere le balle, sapendo benissimo che gli americani manco la prendono in considerazione. Ne ho vista solo una bottiglia improbabile in un supermercato. La cameriera dice che no, non c'è, non sa, deve chiedere. Torna dopo cinque minuti esprimendo la totale costernazione del titolare. "Abbiamo tantissime birre qui, in questo posto c'è veramente tutto, ma birre rosse no. Però se vuole possiamo rimediare prendendone una normale chiara e aggiungendole succo di pomodoro". Non stava scherzando, era serissima. Non potevano accettare lo smacco di non averla, e la soluzione per loro più probabile (considerato anche quello che mangiano e bevono qui), era "arrossarne" una con un po' di pomodoro. Hai visto mai che a questo piace farlo strano? Devono essersi chiesti. Se nel Missouri abbondano le grotte, in Oklahoma ogni 100 metri incontri una chiesa quantomeno singolare. C'è quella del nome di Cristo, quella del vero cognome di Cristo, quella della Beata madre della cognata di Cristo, quella della Parola santa nella fede genuina nella luce del Signore, e via componendo. Come da noi s'inventano partiti, qui si svegliano la mattina e fondano una Chiesa. Se ci pensi è anche più seria, come modalità. Una volta che hai trovato i tuoi adepti, poi non scassi più la uallera a nessuno. Continuando a macinare miglia (qui il limite si alza a 75) si arriva finalmente ad Amarillo, in Texas, che corrispone suppergiù a metà del viaggio. In Texas ero stato qualche anno fa solo nell'orrenda San Antonio: una truffa per turisti devoti alla battaglia di Alamo e dintorni. Stavolta invece ho capito finalmente che cosa si intende con l'idea di "sconfinate praterie". Immagine sino a ieri più filmica che reale. Viaggiare per ore, sino al tramonto, nel paesaggio più immenso, piatto e sconfinato. E al tramonto scoprire la magia indescrivibile a parole (e inconcepibile per noi, circondati da montagne) di vedere il sole che scende, a ovest, centinaia di miglia davanti a te, e il buio della notte dopo altrettante centinaia di miglia dietro di te. Ruoti di 180 gradi, e ti cambia il mondo sotto gli occhi. Indimenticabile.
Niente è stato difficile come lasciare Amarillo, in Texas. Non tanto per le 10 cadillac infilzate nel suolo in verticale in un ranch a sei miglia dalla città. Piuttosto, per la disperante consapevolezza che forse non vedrò più The Big Texan, il paradiso locale del trash più puro e celestiale: basta una telefonata, e alcuni arzilli pensionati con la minima ti vengono a prendere nell'Inn dove alloggi alla guida della loro Limousine al limite della rottamazione (in America le vecchie Limo le usano anche per andare all'esselunga) con tanto di corna alla Hazzard sul cofano, e ti scaricano in un mega ristorante texano un po' fuori mano. Lì, tra personale degnamente addobbato, divani fatti di corna, e decine di corna d'alce appese al muro, facendo le corna, ordini il tuo fiero pasto, cowboy. Roba onesta, si mangia e si beve persino bene. Ma in qualunque momento, può scattare lo spettacolo, la sfida. Si alza un bestione appartenente a un gruppo di bikers significativamente battezzatosi "Mongoloids" (l'hanno scritto sulla t-shirt ma sfido chiunque a non accorgersene), e va silenzioso al centro della sala. Dove il titolare del locale con gran clamore lo presenta. Per non pagare il conto, dovrà riuscire a mangiare in un'ora una slavina di carne da due chili. Altrimenti, prezzo pieno e coda, alla vaccinara, tra le gambe. La creatura molla a un quarto del cammino. Non ci sono più i "Mongoloids" di una volta. Un altro pensionato ci riporta in albergo, ma stavolta ottimizza caricando anche una coppia locale sulla sessantina. Lasciato il Texas, la rombante Ford Escape che beve più di tutti gli avventori di The Big Texan, passa il confine col New Mexico. Lo capisci da un'enorme volta che attraversa la I40 (dalla quale ogni tanto usciamo e rientriamo, per percorrere brevi tratti della storica Route 66), che rilancia lo slogan dello stato: "La terra dell'incantamento". Ora, viste le centinaia di miglia percorse in New Mexico in un paesaggio piatto, fatto solo di sassi, terra rossa arroventata dal sole, e rari, insidiosi cespugli, l'unico "incantamento" possibile qui è quello dei serpenti. Devono riferirsi per forza a quello. Ci sono 30-36 gradi a ottobre inoltrato. Ho deciso che se incontro uno a che a luglio-agosto mi mette per iscritto che vive in New Mexico, avrà per sempre la mia stima incondizionata.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

lunedì 28 gennaio 2013

FABIO VOLO * PENSIERI, PAROLE E OPERE DELL'EX PANETTIERE CHE SFORNA BESTSELLER

Fabio Volo, all'anagrafe Bonetti, l’ex panettiere che sforna bestseller, è nato a Calcinate, in provincia di Bergamo, il 23 giugno 1972, ma si professa sempre, orgogliosamente bresciano: «Mio padre è bresciano» spiega «e il Lago d’Iseo è diviso tra sponda bresciana e bergamasca. In pratica, mia madre mi ha portato di là per partorire, ma siamo tornati subito dall’altra parte». I primi passi nello spettacolo sono alcune, dimenticate canzoni, come «Volo» («Come cantante nasco e per fortuna muoio subito»), che gli lascia però in eredità il cognome d’arte. Nel ‘96,  a Radio Capital, lo scopre Claudio Cecchetto («Mi disse: “Sei simpatico: se rimani in onda come sei nella vita, vai bene”. E subito dopo: “Ora stai qui e fai la pianta grassa per una settimana”. Mi ha insegnato le basi»), ma il successo arriva fra il ‘98 e il 2001, come co-conduttore e inviato di alcune edizioni de «Le iene». «Mi ripetevano: “È il tuo momento, devi fare le televendite, guadagni un sacco di soldi”. Anche la Ventura mi consigliava di fare le convention. Ho sempre rifiutato: non ho mai avuto l’idea di stare in pista cinque anni e spremere il limone il più possibile perché può finire...».

TEMPO DI «DEEJAY» Il Fabio Volo sapiente miscelatore di suggestioni che solleticano (soprattutto) il pubblico femminile, nasce però nel 2000 a Radio Deejay con «Il Volo del mattino». Al programma segue la pubblicazione del primo libro: «Esco a fare due passi» (300 mila copie). Ma questo tipo c’è, o ci fa?, si domandano in molti. Lui, scaltramente, ne esce così: «Quando non mi ricordano che sono un personaggio, sono me stesso. Se si accendono i riflettori, le cose cambiano. Diciamo che sono l’80% personaggio e il 20% persona. E viceversa».

LO SCRITTTORE Al primo exploit letterario, ne seguono altri cinque. L’ultimo, «Le prime luci del mattino», risale al 2011. L’invidia cresce esponenzialmente. «Mi stupirei del contrario: faccio tante cose e mi vanno tutte bene. Ho la terza media, facevo il panettiere. E siccome mi presento come un improvvisato, ciò genera una reazione umana in chi si sbatte da anni senza troppi riscontri». Un’altra shakerata al mix delle sue passioni, Fabio la dà nel 2002, quando Alessandro D’Alatri lo chiama per interpretare il suo primo film: «Casomai».

VOLARE AL CINEMA  Ne seguono altri nove, sino a «Il giorno in più» (2011), e in attesa che il 7 febbraio esca nelle sale il nuovo «Studio illegale». La sua ricetta per il grande schermo viaggia in bilico tra la prestazione da attore puro, e l’impiego dei propri libri come ideale canovaccio per dare più credibilità alle storie che interpreta. In questo turbinio di impegni ad alta visibilità, è quasi inevitabile che la radio, primo amore, diventi alla fine un peso. E così Fabio, quest’anno, lascia Deejay: «Era il mio sogno, poi è diventata un dovere. Ho bisogno di lavorare con gente più brava di me. Come diceva Cecchetto, il successo è un lavoro».

I LIMITI Parrebbe quasi un’inedita (per Volo) concessione all’immodestia. Ma l’interessato compensa così: «Sono sempre stato una persona che, se voleva giocare in serie A, si doveva allenare più degli altri. Non sono Maradona, che può permettersi di saltare un allenamento e segnare comunque un gol mitico. Ci provo. Studio, leggo, mi informo, ma poi sono quel che sono. Fin troppo bravo, se penso al punto da cui sono partito».

(TV SORRISI E CANZONI - GENNAIO 2013)

venerdì 18 gennaio 2013

«CENTOVETRINE» * PARLANO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA SOAP

Fingere per 12 anni non è certo semplice. Ma se lo si fa da professionisti, sul set di una tra le soap più amate (e collaudate) del Paese, diventa quasi una passeggiata. Con questo spirito, molti degli attori di «Centovetrine» affrontano da altrettante primavere il loro impegno sul set. E da domenica 13 gennaio tagliano il traguardo festeggiando con alcuni appuntamenti in prima serata, che si aggiungono alla normale programmazione. Noi di «Sorrisi», come potete leggere qui accanto, li abbiamo messi a nudo. Mediaset, intanto, ha fatto la sua parte piazzando sul sito www.centovetrine.mediaset.it un calendario 2013 da scaricare, con foto inedite di tutto il cast all’interno del centro commericiale più famoso d’Italia. Con il nuovo anno, le trame si faranno più intricate. E terrà banco la resa dei conti tra Ettore Ferri (Roberto Alpi) e Maddalena Sterling (Annamaria Malipiero). Intanto, quattro nuove guest-star entreranno nella soap a partire dal 28-29 gennaio. Si tratta di Ascanio Molteni, interpretato da Rocco Giusti, uno dei tre fratelli de «Le tre rose di Eva»; Daniela Clementi, ovvero Monica Ward, sorella del doppiatore Luca Ward; Oriana Daverio, impersonata da Selvaggia Quattrini, figlia di Paola, e Vinicio Corradi, cioè Mariano Rigillo, noto attore di teatro. Una curiosità: suo figlio Ruben,  in passsato, ha lavorato a lungo nella soap.
Le tre guest-star di spicco della soap sono invece Annamaria Malipero (Maddalena Sterling), Gaia Messerklinger (Margot Sironi) e Brando Giorgi (Thomas Sironi). Il set è a San Giusto Canavese (Torino) e il primo episodio andò in onda l’8 gennaio 2001.

ELISABETTA CORAINI (Laura Beccaria)  
Che cosa cambieresti del tuo personaggio?
«Laura è molto controllata. Le ridarei leggerezza e spregiudicatezza. E un look più trasgressivo».
Con quale programma temi di scontrarti?
«Con “Il trono di spade”, un kolossal fantasy a puntate tratto dal romanzo di George R. R. Martin».
Se non facessi l’attrice, che lavoro faresti?
«Sono anche cantante, e mi piace la musica. Di certo lavorerei comunque nel mondo della spettacolo».

MICHELE D’ANCA (Sebastian Castelli)  
Che cosa cambieresti del tuo personaggio?
«Ora che la sua fase romantica è finita, vorrei che tornasse un duro che combatte per il potere».
Con quale programma temi di scontrarti?
«Non andrei mai contro una fiction in costume o un nuovo show con Celentano, come “Rock Economy”».
Se non facessi l’attore, che lavoro faresti?
«Inventerei giochi per grandi e bambini; userei creatività e tecnologia per fare oggetti divertenti».

ALEX BELLI (Jacopo Castelli)
Che cosa cambieresti del tuo personaggio?
«È sempre stato senza scrupoli. Gli metterei addosso un po’ più di umanità. Ma sta già cambiando».
Con quale programma temi di scontrarti?
«Se i programmi della De Filippi fossero su una rete concorrente, sarei molto preoccupato».
Se non facessi l’attore, che lavoro faresti?
«Il musicista: sono pianoforte e percussioni, e con Barbara Clara a volte ci esibiamo nei locali».

BARBARA CLARA (Viola Castelli)
Che cosa cambieresti del tuo personaggio?
«Vorrei darle un figlio e un lavoro: insomma una nuova professione. Per esempio la viticoltrice».
Con quale programma temi di scontrarti?
«Per “Il più grande spettacolo dopo il weekend”, con Fiorello, potrei forse cambiare canale».
Se non facessi l’attrice, che lavoro faresti?
«Da bambina sognavo di fare la veterinaria. Oggi, farei la scuola di giornalismo per diventare reporter».

LINDA COLLINI (Cecilia Castelli)  
Che cosa cambieresti del tuo personaggio?
«Le darei più acume nella scelta delle storie d’amore. L’unico uomo “normale” col quale si è messa sinora, era il marito di sua sorella».
Con quale programma temi di scontrarti?
«La fiction con Bova, “Come un delfino”. Farei fatica a non guardarla».
Se non facessi l’attrice, che lavoro faresti?
«La presentatrice, cosa che faccio. O insegnerei nuoto ai bambini».

JGOR BARBAZZA (Damiano Bauer)  
Che cosa cambieresti del tuo personaggio?
«È romantico e con saldi principi. Su un’isola deserta con una donna bellissima, non ha mai tradito la moglie. Si può chiedergli altro?».
Con quale programma temi di scontrarti?
«Un film di 007 con me come protagonista ».
Se non facessi l’attore, che lavoro faresti?
«Lavorerei come manager a Team for Children, associazione per bimbi affetti da gravi patologie».

MARIANNA DE MICHELI (Carol Grimani)  
Che cosa cambieresti del tuo personaggio?
«Oggi è più buona, ma la vorrei subdola, doppia egoista e arrivista. Presto cambierà look: capelli corti castano-scuri».
Con quale programma temi di scontrarti?
«Il festival di Sanremo. Ma in una settimana finisce».
Se non facessi l’attrice, che lavoro faresti?
«La psicoanalista, che non è poi così diverso da questo. A teatro, analizzo a fondo la pische dei miei personaggi».

DANIELA FAZZOLARI (Diana Cancellieri Ferri)  
Che cosa cambieresti del tuo personaggio?
«La renderei più sicura delle sue scelte. È matura per avere più autostima e determinazione».
Con quale programma temi di scontrarti?
«“Pretty Woman”, la favola per eccellenza».
Se non facessi l’attrice, che lavoro faresti?
«Ho studiato al Liceo Linguistico: riprenderei volentieri quel percorso per diventare interprete e lavorare all’Unesco o in giro per il mondo».

SARA ZANIER (Serena Bassani)  
Che cosa cambieresti del tuo personaggio?
«È un avvocato irreprensibile e disponibile. Un po’ più di egoismo e scaltrezza, potrebbero giovarle».
Con quale programma temi di scontrarti?
«“Come un delfino”, la fiction con Bova. Non ne perderei una puntata».
Se non facessi l’attrice, che lavoro faresti?
«Diventerei un medico: iniziai con quegli studi, ma la recitazione, mi ha fatto cambiare strada».

ROBERTO ALPI (Ettore Ferri)  
Che cosa cambieresti del tuo personaggio?
«L’amore per Maddalena l’ha allontanato dalla realtà. È ora di imbastardirlo un po’».
Con quale programma temi di scontrarti?
«Uno con gli stessi ingredienti della soap: amore, intrighi, tradimenti e potere».
Se non facessi l’attore, che lavoro faresti?
«La passione per la vela e il mare potrebbe diventare un lavoro. Fra regate, sole e vita all’aria aperta».

PIETRO GENUARDI (Ivan Bettini)  
Che cosa cambieresti del tuo personaggio?
«So che non vorrei tornare a essere l’Ivan cinico, arrivista e violento dell’inizio della soap».
Con quale programma temi di scontrarti?
«Proprio con “Centovetrine”. In onda su un’altra rete, metterebbe il pubblico in difficoltà».
Se non facessi l’attore, che lavoro faresti?
«Mi sarei impegnato anima e corpo nella politica. Essendo attore, sarei avvantaggiato».

(TV SORRISI E CANZONI - GENNAIO 2013)

mercoledì 16 gennaio 2013

FANYA DI CROCE * ARRIVA «FERMI NOI», DA UNA COSTOLA DEI MODA'

Il successo, non è per tutti. Sognare di raggiungerlo, invece, è un esercizio piuttosto comune. 
Fanya (all'anagrafe Stefania, non pensate a grandi esotismi) Di Croce, 27 anni, milanese di origini lucane, ha tutta l'aria di chi oltre a desiderarlo prende in mano mattoni e calcestruzzo per provare a costruirlo dalle fondamenta. Non importa quanto tempo servirà. L'importante è «Crederci sempre, arrendersi mai», come diceva il poeta.

Dall'11 gennaio le radio trasmettono il suo nuovo singolo: «Fermi noi». Pezzo di facile presa, classicamente confezionato per essere orecchiabile, con qualche debolezza sul piano testuale. Ma senza dubbio piacevole, e affidato a un'ottima voce. Che ammicca alla Pausini e gioca pericolosamente con le parole alla maniera di Giorgia, coniando un «disordinare i nostri giorni» che di certo fa invidia all'«amore più bellissimo» della Todrani.

«Fermi noi» (lo potete vedere e ascoltare cliccando su questo link) anticipa l’uscita, prevista per il prossimo autunno, di un album prodotto e con la direzione artistica di Enrico “Kikko” Palmosi (produttore artistico dei Modà) in collaborazione con Antonio e Sabatino Salvati per “Rosso al tramonto”. Il singolo è stato registrato negli studi di RTL 102.5 ed è stato mixato a Londra da James F Reynolds (fonico di Jessie J.).

Fanya ha iniziato a cantare a 15 anni, e da allora ha collaborato anche con Marco Masini e i Nomadi. Il suo primo singolo si intitolava «Ti amo davvero» (2006), seguito da un album omonimo entrato con due brani nella top ten di «Talent 1», su Italia 1. Nel 2009 è la volta di «Chissà».
Il futuro, è ancora tutto da scrivere.

lunedì 14 gennaio 2013

TV, CINEMA, MUSICA, LIBRI E TWITTER * TUTTI I VINCITORI DEL 2012

Ok, facciamo una premessa. Leggendo le classifiche di queste due pagine, aggiornate al 19 dicembre, giorno di chiusura di questo numero, qualche lettore obietterà: quantità non è necessariamente sinonimo di qualità. Sacrosanto. Eppure i numeri, sono numeri; hanno il valore aggiunto dell’incontestabilità. E quelli del 2012 sotto il segno dello spettacolo e della cultura (ovvero tv, musica, cinema, libri e Twitter, inteso come termometro della popolarità nello show-biz nostrano) qua e là hanno stupito anche noi, che pure li trattiamo settimanalmente. Se nel segmento tv ha dominato la Nazionale, con ottimi piazzamenti anche per fuoriclasse come Morandi col suo Sanremo, l’ultimo Benigni e il Celentano ritrovato, al cinema hanno sbancato Bisio e Siani in «Benvenuti al Nord». «Ai se eu te pego», il tormentone di Michel Telò, ha dettato legge nel settore musica (ma non sottovalutiamo il terzo piazzamento di Arisa con «La notte), e fra i libri si è imposto il caso editoriale di «50 sfumature di grigio». Per ciò che riguarda il numero di followers, infine, ha spopolato Jovanotti. «Un ragazzo fortunato» al quale (anche) Twitter ha regalato un sogno.

TV
1 - Europei di Calcio (Germania-Italia) 23.255.000 - Raiuno - 28/6 - (79,55%)
2 - Sanremo 2012  - Serata Finale 14.456.000 - Raiuno - 18/2 - (50,93%)
3 - La più bella del mondo 14.456.000 - Raiuno 17/12 - (43,93%)
4 - Coppa Italia - Juventus-Napoli  11.586.000 - Raiuno - 20/5 - (42,44%)
Vittoria del Napoli (0-2) nella finale di stagione del calcio italiano.
5 - Champions Leauge  - Milan-Barcellona - 9.528.000 - Raiuno - 28/3 - (31,35%)
Una tra le più grandi sfide della stagione di Champions, conclusasi 0-0.
6 - Rock Economy - 9.112.000 - Can 5 - 9/10 - (32,82%)
Il ritorno live di Adriano Celentano, dall’Arena di Verona, in bilico tra musica e riflessioni sulla difficile situazione economica del Paese.
7  - Striscia la notizia - 8.983.000 - Can 5 - 7/2 - (27,92%)
Ezio Greggio e Michelle Hunziker al timone del tg satirico di Antonio Ricci.
8 - GP Formula 1 Abu Dhabi - 8.857.000 - Raiuno - 4/11 - (42,46%)
Il finlandese Kimi Raikkonen, sul circuito di Yas Marina, vince il terzultimo appuntamento stagionale di Formula 1.
9 - Italia’s Got Talent - 8.812.000 - Can 5 - 11/2 - (34,52%)
Finale del talent rivelazione di Canale 5, con Maria De Filippi, Rudy Zerbi e Maria De Filippi seduti al banco dei giudici.
10 - Maria di Nazaret - 8.369.000 - Raiuno - 2/4 - (29,5%) Fiction biblica con Alissa Jung e Paz Vega.
11 - I 57 giorni - 8.164.000 - Raiuno - 22/5 (30,01%)
Film tv con Luca Zingaretti sulla vita di Paolo Borsellino.
12 - Che Dio ci aiuti - 7.848.000 - Raiuno - 2/2 - (25,18%)
Fiction con Elena Sofia Ricci nei panni di Suor Angela.
13 - Un passo dal cielo 2 - 7.693.000 - Raiuno - 29/11 - (27,77%)
Terence Hill guardia forestale nella fiction di Raiuno.
14 - Il giovane Montalbano - 7.749.000 - Raiuno - 23/2 - (27,99%) Michele Riondino è un acerbo Salvo Montalbano alle sue prime indagini.
15 - La bella e la bestia - 7.656.000 - Raiuno - 2/1 - (26,05%) Il capolavoro Disney in prima serata.
16 - Il tredicesimo apostolo - 7.543.000 - Can 5 - 4/1 - (26,45%) Claudio Giè e Claudia Pandolfi nella fiction che mescola religione e fenomeni paranormali.
17 - Veline - 7.128.000 - Can 5 - 20/9 - (24,74%)
La proclamazione delle nuove Veline di «Striscia».
18 - Una grande famiglia - 7.122.000 - Raiuno - 23/4 - (26,01%) Stefania Sandrelli nella fiction che racconta le vicende di una ricca famiglia italiana.
19 - Domenica In L’Arena - 7.066.000 - Raiuno - 20/2 - (33,3%) Dal teatro Ariston di Sanremo, il talk con Massimo Giletti a commento del Festival.
20 - Il restauratore - 6.937.000 - Raiuno - 6/2 - (24,3%) Lando Buzzanca restauratore con poteri divinatori in questa serie tv di Raiuno.



CINEMA
1 - BENVENUTI AL NORD - 27.193.895
      con Claudio Bisio, Alessandro Siani
2 - MADAGASCAR 3 - Ricercati in Europa
     21.892.269
3 - BREAKING DAWN - PARTE 2 - 18.640.002
     con Robert Pattinson, Kristen Stewart
4 - THE AVENGERS - 18.011.817
      con Scarlett Johansson
5 - L’ERA GLACIALE 4 - Continenti alla deriva
      16.531.172
6 - QUASI AMICI - 14.956.418 con Omar Sy
7 - IL CAVALIERE OSCURO - Il ritorno - 14.660.520 con Christian Bale
8 - SKYFALL 12.781.740 con Daniel Craig
9 - IMMATURI - IL VIAGGIO - 11.820.941 con Raoul Bova
10 - THE AMAZING SPIDER-MAN - 11.809.380 con Andrew Garfield


MUSICA
1 Ai se eu te pegu - Michel Telò
2 - Somebody That I Used to Know (feat. Kimbra) Gotye
3 - LA NOTTE ARISA
4 - We Are Young
(feat. Janelle Monáe) FUN.
5 - Balada Gusttavo Lima
6 - Titanium (Extended) David Guetta & Sia
7 - Payphone (feat. Wiz Khalifa) Maroon 5
8 - Ma Cherie (DJ Antoine vs Mad Mark 2k12 Remix) [feat. The Beat Shakers]DJ Antoine
9 - Drive By train
10 - Tacata’ (Radio Edit)
Tacabro (aka Romano & Sapienza)
11 - One Day / Reckoning Song (Wankelmut Remix) [Radio Edit] Asaf Avidan & The Mojos
12 - Non e’ l’inferno - Emma
13 - Come un pittore (feat. Jarabedepalo) Modà
14 - Distratto Francesca Michielin
15 - Call Me Maybe Carly Rae Jepsen
16 - Skyfall ADELE
17 - Sono solo parole Noemi
18 - Gangnam Style PSY
19 - Summer Paradise (feat. Sean Paul) Simple Plan
20 - Tu mi porti su Giorgia


LIBRI
1 - Cinquanta sfumature di grigio - E. L. James - Mondadori
2 - Fai bei sogni Massimo Gramellini - Longanesi
3 - Cinquanta sfumature di nero - E. L. James - Mondadori
4 - Cinquanta sfumature di rosso E. L. James - Mondadori
5 - Una Lama di luce - Andrea Camilleri - Sellerio
6 - Se ti abbraccio non aver paura Fulvio Ervas - Marcos Y Marcos
7 - L’inverno del mondo. The century trilogy Ken Follett - Mondadori
8 - Una voce di notte - Andrea Camilleri - Sellerio
9 - Dizionario delle cose perdute Francesco Guccini - Mondadori
10 - Sua Santità. Le carte segrete di Benedetto XVI - Gianluigi Nuzzi - Chiarelettere


TWITTER
1 - Jovanotti - 1.315.623
2 - Laura Pausini - 777.603
3 - Ligabue - 768.693
4 - Fabri fibra - 602.069
5 - Melissa satta - 584.600
6 - Michelle Hunziker - 584.243
7 - Gerry Scotti - 563.722
8 - Trio Medusa - 532.991
9 - Francesco Facchinetti - 507.309
10 - Nicola Savino - 502.639


(TV SORRISI E CANZONI - DICEMBRE 2012)



giovedì 3 gennaio 2013

FIAMMETTA CICOGNA * «SONO MOLTO 'WILD', MA NON DITELO AL MIO RAGAZZO»

Ha solo 24 anni, ma Fiammetta Cicogna ne ha fatta di strada (non solo metaforicamente), da quando nel 2009 è finita al timone di «Wild – Oltrenatura», che torna dall’11 gennaio, per la sesta edizione, su Italia 1. «Dieci puntate» racconta entusiasta «per percorrere 2.500 chilometri, dal Piemonte alla Sicilia, e mostrare la “wilderness” italiana». Ovvero i luoghi più «selvaggi» e naturalisticamente intriganti del Paese.

Fiammetta, che cosa è cambiato da allora?
«Sono cresciuta col programma. Una volta lo subivo. Oggi lo piego alle mie necessità, e lo porto in giro».
Da dove partirete?
«Dal Parco Nazionale della Val Grande, un paesino che si chiama proprio Cicogna. Ma un fonico e un cameraman li abbiamo già persi per strada…».
Spero non abbiano sofferto…
«Eh, eh… Sono al sicuro, ora. Ma hanno dovuto cedere per via del freddo e sono stati sostituiti. Non ha idea di quanto batta il gelo in questi giorni».
E lei come reagisce?
«C’è una temperatura disumana. Ci sono giorni in cui mentre parlo sento che mi si piega una parte della bocca, una specie di paralisi labiale».
Ma il suo fidanzato la segue in queste imprese?
«Neanche per scherzo. Ai fidanzati bisogna sempre mostrarsi un po’ chioccia, non perdere la femminilità. Non vorrei mai che mi vedesse mentre conciata così giro per sentieri impervi, cerco un giaciglio fra la neve…».
Beh, lo vedrà in tv, no?
«Ma potrò sempre cercare di non fargli vedere il programma, oppure dire che si tratta di “acting”, recitazione. Invece, è tutto vero. Anche l’altro giorno sono venuti a recuperarmi…».
Caspita. Che cos’è successo?
«Ho esagerato, com’è mio solito. Percorrevo con le ciaspole un sentiero lungo e molto stretto, quando è sopraggiunto un tempo infernale».
Non ha voglia di qualcosa oltre «Wild»?
«Sono una precisina: in genere prima di fare qualcosa di nuovo, preferisco farne una alla perfezione, come queste sei edizioni dimostrano. Però da settembre a dicembre ho fatto molto teatro, con due coach, visionando due soggetti. E dalla primavera prossima parteciperò a “Colorado” in una rosa di conduttori, ma è un progetto sul quale stiamo ancora lavorando».

(TV SORRISI E CANZONI - DICEMBRE 2012)

Post più popolari

Lettori