lunedì 27 agosto 2018

JESTO LIVE A NOVEMBRE A ROMA E MILANO

Il rapper romano Jesto.
A novembre il rapper romano Jesto suonerà dal vivo in due dei più importanti club italiani: l’Alcatraz di Milano (8 novembre, ingresso dalle 17.50) e l’Orion di Roma (9 novembre, a partire dalle 11.30). Due appuntamenti live, prodotti da BPM Concerti, dove il rapper italiano che più si avvicina al cantautorato porterà dal vivo il suo nuovo disco “Buongiorno Italia”.

Dal vivo, Jesto porterà dal vivo la fusione tra rap, trap e cantautorato che caratterizza il suo nuovo disco “Buongiorno Italia”. Ai sintetizzatori e ai bassi della trap si mescoleranno le chitarre acustiche e le fisarmoniche suonate dal vivo insieme alle batterie campionate che daranno vita a un sound completamente inedito. Info e prevendite su www.ticketone.it

Jesto è nato tra le battle di freestyle più importanti, precursore dell’ondata trap in Italia, capace con le sue rime auto ironiche e taglienti di arrivare al cuore di milioni di fan. Ha più di 100 mila follower su Instagram, più di 87 mila su Facebook e milioni di ascolti su Youtube. Il brano “Stories d’amore” è stato il primo in Italia ad essere pubblicato solo per 24 ore su Instagram con un video creato appositamente per il social e attualmente ha raggiunto oltre due milioni e duecento mila visualizzazioni suYouTube e altrettanti ascolti su Spotify.
Durante la sua carriera Jesto il rapper ha collaborato con i più importanti artisti della scena hip hop romana e nazionale come Primo Brown, Gemitaiz, Rancore, Clementino, Mondo Marcio, Tormento, Fred De Palma, Boss Doms e il fratello Hyst.



“Buongiorno Italia” (Musicast, division of Believe Digital srl) è un concept album che vuole raccontare con ironia il nostro Paese e far riflettere l’ascoltatore sulle contraddizioni e abitudini che volenti o nolenti abbiamo ormai consolidato. In questo disco Jestoaffronta per la prima volta tematiche sociali: disoccupazione, jobs act, programmazione televisiva, crisi economica… Fonde le influenze derivate dall’hip hop e dalla black music con chitarre portanti, dando vita a un nuovo genere, “la sua rivoluzione”, che coniuga la tradizione della musica degli anni ’70 con quella attuale, un sound che non si limita a imitare le tendenze d’Oltreoceano.


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