| Un Checco Zalone (all'anagrafe Luca Medici) spagnoleggiante sul set del video de "La prostata inflamada". |
Non per sparare su Checco Zalone (sembra essere diventato uno sport molto in voga, in modo insistito e quasi sospetto), ma devo rilevare che il suo ultimo singolo, “La prostata inflamada”, che promuove il film di Natale, “Buen camino”, è davvero poca cosa. Non va oltre il blandamente simpatico e soprattutto non ha la genialità alla quale ci avevano abituato le canzoni zaloniane. Come L’immunità di gregge, per citarne solo una tralasciando il prolifico periodo Zelig. Ma non solo. È una cosetta molto modesta, inutile, con un lampo di luce solo dalle parti della citazione di Pablo Escobar. Il che spiace, anche perché intacca quel “non sbaglia un colpo” che è sempre stato il marchio di fabbrica di Checco. Ora si attende con ansia la pellicola.