Laura Pausini. Marco se n'è andato e forse aveva i suoi motivi. |
Ma ce l'ha un ufficio stampa, la "simpatica" Laura Pausini, o fa tutto da sola?
Ospite di un game-show spagnolo - tipo "Furore" per capirsi -, si è rifiutata di cantare "Bella ciao" perché canzone "troppo politica". Ora, d'accordo che da noi siamo sotto elezioni, e siamo abituati a un Paese dove ogni volta vengono sventolati a fini propagandistici spauracchi ideologici fascio-comunisti (quando non esistono: al massimo c'è la Russia di Vladimir Putin che dà soldi a forze politiche a noi note per fomentare il caos in Europa), ma non funziona così. Per prima cosa, il grande rifiuto porta un effetto: la questione (che qui e altrove nel mondo sarebbe passata totalmente inosservata) diventa calda e ti rende personaggio divisivo potenzialmente inviso a una grossa fetta del pubblico. In pratica, ti crei da sola un problema che non avevi né avresti avuto. In secondo luogo, neppure l'astuzia di capire che "Bella ciao", scelta come perno della colonna sonora di una tra le serie tv di maggior successo degli ultimi anni, la spagnola La Casa de Papel, ovvero La Casa Di Carta, è diventata un pezzo così trasversale da superare totalmente le ideologie. Ed è amatissima da una grossa fetta del tuo stesso pubblico. Cantarla (come ha ben intuito il conduttore e/o gli autori) sarebbe stata solo un'operazione simpatia.
Insomma, Laura Pausini si è martellata almeno due volte sugli zebedei in modo ostinatamente tafazziano. Ogni tanto le capita. Se ha fatto tutto da sola, massima solidarietà a chi le cura la comunicazione.