martedì 29 maggio 2012

NICCOLO' TORIELLI * DALLO SCONVOLT QUIZ DE «LE IENE» AL MONDO DI ARCHIMEDE

Che ci sia qualcosa che non torna, lo intuisci già da Google. Andando a cercare il nome di Niccolò Torielli, curatore dello «Sconvolt quiz» de «Le iene», scopri che nei suggerimenti del motore di ricerca viene prima di quello di Niccolò Tommaseo. Quando poi conosci questo scapigliato 28enne mantovano che dal 27 maggio, in prima serata, condurrà «Archimede - La scienza secondo Italia 1» -, capisci che energia ed eccentricità sono le doti che l’hanno fatto prevalere agli occhi del mondo sul patriota-padre della lingua italiana.

Niccolò, questo «Sconvolt quiz» de «Le iene»…
«Ma nooooooo, daiii… Sempre “Le iene”! Parliamo d’altro: il 27 su Italia 1 mi parte questo programma, che…».
Tranquillo, poi ne parliamo, ma rilassati: teoricamente l’intervista la faccio io…
«Ma infatti, ma noooooo… Fra l’altro devo tutto a “Le iene” e al loro autore, Davide Parenti, che è un po’ il mio secondo padre. Io comunque parlo di qualsiasi cosa, non c’è problemaaaaaaa».
Lo «Sconvolt quiz» è un’idea tua?
«Mia, del mio autore, e di un’altra ragazza che lavora con noi».
Domande fatte in discoteca, all’alba, a gente che è mezza ubriaca, intontita e a volte impasticcata… Non è un po’ prendersela con gli incapaci di intendere e di volere?
«Mannò, è chiaro che alle 5/6 di mattina riflessi e lucidità sono rallentati. Può capitare a chiunque. Se fai le stesse domande a uno sportivo dopo un’estenuante prova agonistica, il risultato è lo stesso».
Beh, a me diverte molto, ma non è proprio la stessa cosa…
«Non sono d’accordo, e comunque non è solo una presa in giro: si fa conoscere un mondo. Se lo fai col sorriso, è meglio che mettere un dito puntato contro». 
Anche perché non c’è scampo…

«Io ai ragazzi lo dico sempre: per salvarti, in questi casi, l’unica possibilità è la fuga. Se ti fermi e parli, sei spacciato».
Quali sono i tuoi trascorsi?
«Non sembra, ma lavoro nello spettacolo, in radio, da quando avevo 14 anni e vivo a Milano da quattro, nato a Goito, nel Mantovano. Ho un diploma come operatore turistico, ho lavorato per quattro anni a Nickelodeon - cose per bambini -, e da quattro sono a “Le iene”».
Come vivi questa improvvisa, «sconvolta» popolarità?
«Non ci faccio caso. Ma mica faccio questo lavoro per la popolarità, o per rimorchiare. Beccavo anche prima, sono un bel ragazzo… A me piace esibirmi, far ridere. Poi posso anche stare chiuso in frigorifero da una puntata all’altra». 
Veniamo ad «Archimede». Che cos’è?

«Una possibilità che mi viene data. Ho chiesto subito l’autorizzazione a Parenti, perché noi là siamo una famiglia. Raccontiamo la scienza in modo divertente: dal sistema solare allo ioduro di potassio. In studio ci sono io, con la mia gallina Berta, l’unica gallina intelligente, e l’alter ego, il mio gemello pedante, Nardo, che ha sulla spalla Pascal, il Drago barbuto; una specie di iguana immobile, che stimo molto».
Programmi di scienza e dintorni come «Voyager» e il nuovo «Eva» di Raidue, come li giudichi?
«“Eva” non l’ho visto, e “Voyager” un paio di volte: begli argomenti, ma noi saremo più spiritosi, allegri. Su queste cose, se ci si prende troppo sul serio, la noia ti ammazza». Noi faremo esperimenti da riprodurre a casa, ci saranno filmati nostri e altri presi dall’America. Parleremo di sistema solare da un mercato rionale, e di cibo come non è mai stato fatto in tv. Quattro puntate ora, e altrettante in autunno». 
Qual è il tuo sogno, nel mondo dello spettacolo?

«Condurre un quiz preserale di un certo rilievo, ma sono giovane e ho ancora troppi errori da fare per potermelo permettere. Intanto, continuo con gli spot della carne in scatola».
Anche perché voi che fate tv siete un po’ carne in scatola, no?
«Certo, mi sento molto carne in scatola: buona, piena di proteine e, come me, te lo assicuro, a luuuuuuuunga conservazione. Molto lunga».

´TV SORRISI E CANZONI (MAGGIO 2012)

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