martedì 29 ottobre 2013

E SE TORNASSERO DAISY E I TEMPI DI "HAZZARD"?

Bisognerebbe tornare per una settimana ai tempi di Hazzard. Di Bo e Luke cialtroni e guasconi che si schiantavano a terra col Generale Lee per aver affrontato testardamente un volo di 30 metri; e un secondo dopo che l'auto si era accartocciata al suolo, bastava uno stacco di camera ed era di nuovo rombante su strada. Mentre loro, perennemente in fuga, cialtroni e guasconi, alla fine dello scossone urlavano: "Yahuuuu!". Impastati e contenti. Erano i tempi dei sorrisi e delle curve atomiche di Daisy, che col suo stacco di coscia guariva anche complicate malattie degenerative; dell'infantile stoltezza di Roscoe P. Coltrane, mescolata all'innocua cattiveria di J.D. Boss Hogg, col sigarone sempre ben piantanto in faccia e un completo appena uscito dalla tintoria. Che si macchiava irrimediabilmente di fango appena i due contadinoni terribili ne combinavano una delle loro, salvati dal meccanico di fiducia. Trame semplici, elementari. "Hazzard" nel primo pomeriggio era sempre un ottimo motivo per non studiare. Mi dicono che su Iris le stiano ridando tutte. Non sarà la stessa cosa, ma sì: devo tornare per una settimana ai tempi di Hazzard.

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