giovedì 11 febbraio 2016

ALL'IMPROVVISO ARRIVA EZIO BOSSO A DARE UN SENSO A SANREMO

Arriva il giorno che non ti aspetteresti mai. Quello in cui al Festival esplode la scintilla Ezio Bosso. Uno che cambia tutto, ti strapazza l'anima e la ribalta. E ti fa persino venire voglia di pagare il canone in bolletta, a partire da luglio, in comode rate. 
In sedia a rotelle, malato di SLA e operato al cervello nel 2011, arriva carico di un'energia, un umorismo, e una vita irrintracciabili in qualsiasi altro essere umano. Con poche pennellate, il pianista torinese, 44 anni, uno tra i più grandi compositori contemporanei, riesce a dare un senso a tutto e commuove non solo la platea dell'Ariston, ma soprattutto a casa. Dove molti scoprono la grandezza di un artista che ha tanto da insegnare. Bosso conquista e zittisce per un attimo persino l'acidità che corre sui social. Un'epifania leggendaria per il Sanremo di Carlo Conti, che senza demagogia si appunta sul petto una straordinaria medaglia. Mai il Festival ha avuto un momento così alto.

A questo punto parlare di canzonette conta davvero poco perché scompaiono, ma va detto che anche il resto della serata, sul piano dello spettacolo, è stato di buon livello. Decisamente meglio del debutto, un po' sottotono. La grande Virginia Raffaele è riuscita a far ridere calandosi perfettamente nei panni di un'ingessata Carla Fracci alla quale ogni tanto scappava qualche «cazzo» a mo' di punteggiatura. E un maiuscolo Nino Frassica si è concesso una memorabile intervista doppia con Gabriel Garko. Si è scoperto che il marito di Nicole Kidman spende in Interflora quanto il Pil del Belgio ed Eros Ramazzotti ha fatto il suo dovere cantando da par suo una manciata di vecchie canzoni romantico-periferiche del suo repertorio.

Tra i pezzi in gara, mi hanno convinto la pagina solida di Francesca Michielin, la follia virtuosistica di Elio e le storie Tese, «Vincere l'odio» (il contrario di «Perdere l'amore»), e il divertissement di Neffa, che meriterebbe sorte migliore di quella che purtroppo avrà, se non altro a Sanremo. Meno convincenti Scanu e Annalisa, ma i più giovani, si sa, sono premiati dal televoto dei ragazzi, quindi non avranno problemi ad affermarsi. Patty Pravo fa il suo compitino, Dolcenera canta alla grande un testo che è messo insieme con il generatore casuale di frasi, però è interpretato con molta passione. Alessio Bernabei e Zero Assoluto non pervenuti.


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