mercoledì 22 novembre 2023

POSTEGGIA NAPOLETANA * DIANA E CLAUDIO: LI CERCHI SUL WEB E TE LA PORTANO A CASA (OVUNQUE)

I salernitani Diana Ronca e Claudio De Bartolomeis. Sono sposati e portano in giro per l'Italia, su commissione, i loro spettacoli di posteggia napoletana.

Se volete dissetarvi con una spremuta d'amore in questi tempi aridi (soprattutto alle luci della cronaca), le prossime righe fanno per voi. Portabandiera del più nobile tra i sentimenti sono due musicisti salernitani: Diana Ronca, 57 anni, e il marito Claudio De Bartolomeis, 58. "Siamo insieme da 40 anni e sposati da 32 - dice Diana, che è diplomata in pianoforte ma fa prevalentemente la cantante -, e lui è stato non solo l'unico uomo che abbia avuto, ma anche l'unico che abbia baciato". Già così basterebbe per far piovere nuvole di zucchero filato. Ma a Diana e Claudio (batterista che attualmente si dedica alla chitarra) tutto questo non basta: vanno in giro per l'Italia e il mondo, se occorre, a cantare serenate su commissione. E le prenotazoni fioccano, attraverso i canali più disparati: dalle amicizie al passaparola, ma anche tramite Whatsapp; per non parlare del web, che presidiano con una pagina Facebook che porta il loro nome, e due siti: claudioediana.it e posteggianapoletana.it.

Già, la posteggia. I nostri, che esordirono nei piano bar campani e sul palco grazie alle 40 date di un tour di Pupo del 1987, sono in realtà posteggiatori. Niente a che vedere con i parcheggi: la posteggia a Napoli è non solo l'atto di approcciarsi a una ragazza, ma anche una performance musicale di due-tre musicisi che intrattengono i clienti ai tavoli di un ristorante cambiando ogni volta posto, appunto. E dal momento che un gruppo di musicanti partenopei senza un mandolino è come Gigi Marzullo senza il parrucchiere (qualcosa non torna), a volte Claudio e Diana lo reclutano, nella persona di Massimiliano Essolito.
Ci si campa? "La risposta è sì - spiega Diana -: facciamo molte esibizioni, e ogni classica serenata la notte prima del matrimonio sotto il balcone dell'amata o dell'amato, circa 20-30 minuti, costa al cliente quanto un bellissimo mazzo di fiori, salvo eventuali spese di trasferta. Eppure tutti, quando raccontiamo il nostro mestiere, ci chiedono: "Sì, ma... Il lavoro vero?". Che è poi anche il titolo del nostro libro autoprodotto. Lo spediamo su richiesta".
Tanti sono stati gli incontri con personaggi noti. "Ci invitarono per una festa di compleanno davanti a 20 persone, e il festeggiato era Roberto Murolo, che ne compiva 87. Lui cantò con un filo di voce. Cercammo di zittire la platea ma disse: "No, sì mme vonno sentì, stann' zitte", e poi si complimentò con noi definendoci "Ambasciatori della posteggia napoletana nel mondo". In realtà facciamo anche qualcosa di Pino Daniele e Tu sì na cosa grande di Modugno, tra i pezzi moderni. Una volta ci chiesero Il cielo in una stanza, che eseguimmo anche perché fra gli ospiti c'era Gino Paoli". Amici di Catena Fiorello, già nel radar di Maurizio Costanzo, Claudio e Diana non si negano neppure per serate di gala e presentazioni di libri (Franco Di Mare e il regista Duccio Forzano). Ma il piatto forte, si diceva, sono le serenate. Lo scorso anno si sono esibiti per Vincenzo Abbagnale e la sua futura sposa sulla scalinata del Duomo di Amalfi, che rifletteva pallide luci sotto una pioggia leggera. E in un'altra occasione erano sul Corso, a Gaeta, mentre il futuro sposo si presentò su un cavallo bianco, accompagnato da altri due perfettamente addestrati che danzavano ritmicamente al suono delle loro canzoni. "In pieno luglio - continua Diana - una coppia di irlandesi ci fece esibire sulla scalinata di Piazza di Spagna piena zeppa di gente. Finì con mille richieste di turisti che non ci lasciarono più andare via, credendo forse ci avesse messo lì il Comune. Altri due fidanzatini a Positano ci incontrarono 'per caso' sulla sabbia mentre camminavano romanticamente mano nella mano sul bagnasciuga. E fu lei a fare la sorpresa a lui. Durante la triste pandemia un signore di Milano ci ingaggiò per fare la serenata alla moglie su Skype. Ma adesso va molto anche un'altra occasione: farci esibire quando si chiede la mano della sposa. A Castellabate, in agosto, si trovò in vacanza la ragazza di lui, che ufficialmente doveva restare per lavoro in Germania, dove vivevano. Girando con un'amica in piazzetta si accorse che su un maxi-schermo venivano proiettate immagini della loro storia d'amore. A un certo punto spuntò a sorpresa lui con l'anello e si mise in ginocchio davanti a lei, mentre noi suonavamo".
Il fatto che si pascoli in pieno Stranamore (lo storico programma) è suffragato infine dalle immagini di questo servizio, scattate a Verona, sotto il balcone di Giulietta. Claudio e Diana sono stati ingaggiati per l'addio al nubilato di Miriana Palomba, insegnante di 30 anni di Angri che il 24 luglio a Caserta si sposerà con il fidanzato Andrea Montella. "Siamo insieme da ben 15 anni. Questa sorpresa incredibile me l'hanno organizzata mia sorella Dalila e altre tre amiche: era prevista una caccia al tesoro a Verona - ho indossato il velo da sposa tutto il giorno - e il premio finale avrebbe dovuto essere salire sul balcone di Giulietta. Mi trovavo in fila con altra gente; improvvisamente mi hanno dato la precedenza e mi sono affacciata, mentre sotto urlavano: "La sposa, la sposa!" e Cladio e Diana hanno iniziato a cantare Anema e core. Difficile spiegare l'emozione immensa che ho provato, mentre una folla guardava e scattava foto con gli smartphone. Il paradosso è che il mio fidanzato è anche violinista e avrebbe potuto suonarla lui, la serenata!".

(DAL SETTIMANALE GENTE - GIUGNO 2023)


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