lunedì 4 ottobre 2021

JERRY CALA': «LASCIARE I CINEPANETTONI MI HA FATTO PERDERE MOLTI SOLDI»

L'attore e cabarettista Jerry Calà.

«Ho fatto talmente tante cose nella vita che non mi sento 70 anni, ma di più. Ed essendo un ex Gatto (di Vicolo Miracoli) ho sette vite. Quindi chissà, forse si può moltiplicare…»
.
Ancora galvanizzato per la mega festa che ha imbastito il 20 luglio scorso all’Arena di Verona per questo compleanno decisamente speciale, Jerry Calà ragiona tra palco, anagrafe e realtà.

 Jerry, ha visto? Anche Raffaella Carrà se n’è andata.
«Straordinaria, anche nel riuscire a nascondere così bene la malattia. L’ho avuta come vicina di casa, al piano di sotto, quando abitai a Roma. Mi invitò in tv e in diretta, a sorpresa, mi rimproverò per come parcheggiavo il fuoristrada da esaltato che avevo in quegli anni, ed essendo uno scapolone, per il viavai che c’era a casa mia. Rimasi basito».

Se guarda indietro, che cosa non rifarebbe?
«Mollare i cosiddetti Cinepanettoni così presto. Feci “Yuppies”, che andò benissimo, ma non volendo essere etichettato passai a un film norvegese che andò così così. Avessi continuato, sarei rimasto nel giro. I miei colleghi sono molto più ricchi di me».

Si è mai montato la testa? Per esempio negli anni in cui lasciò i Gatti?
«Il rischio c’era, mi stavo perdendo, ma fu Mara Venier, con la quale convivevo in quegli anni, a salvarmi, ad ancorarmi a terra. Rifiutò anche dei film per starmi accanto. Le sarò grato per sempre».
E in futuro, che cosa l’aspetta?
 «Se chiudo i contratti, un bel film corale come regista da girare in autunno. Non sarò il protagonista, ma uno degli interpreti. Per ora non dico altro, ma sarà stupendo».

DAL SETTIMANALE OGGI (AGOSTO 2021)

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