mercoledì 13 luglio 2011

MELANIE MOORE * LA SCRITTRICE DALLA NATICA PENSANTE

RICCIONE - E poi dicono che non ci sappiamo rinnovare: se sulla Croisette, Francia, da sempre, impazza la vuota starlette, in Romagna, Italia, quest'estate va forte l'intellettuale ero-disinibita. Dove l'ero - va da sé - non sta per passate frequentazioni. Pratica, tascabile come un pocket Mondadori, Melanie Moore, 25 anni, è una scrittrice tutta da sfogliare. Con la f, beninteso. Se ne è accorto persino quella gran lenza di Tinto Brass, che la vuole sul set, protagonista del suo prossimo film. Perché il sospetto è che una natica finalmente pensante possa cambiare la visione del mondo. O quantomeno alcuni programmi per la serata. "Con Tinto ho un rapporto splendido - dice la bambola bionda, sorriso rasserenante e misure canoniche, di passaggio accanto alla vetrina-barnum di Un disco per l'estate -: l'ha affascinato soprattutto il mio modo di scrivere. Dice che questo stile dove mescolo erotismo moderno, giovane e disincantato lo trova vivo, tipico di un'artista e non di un'intellettuale. Ci sentiamo spesso, non vuole che la mia bellezza vada sprecata e lavorerò con lui prossimamente a Londra. Ma altro per ora non dico". Tre libri (Luna di carne, Angeli d'asfalto e il recentissimo La gang, edizioni Selen) e un grande avvenire dietro le spalle, Melanie Moore "Il mio vero nome non lo dico perché non voglio coinvolgere nella mia vita i miei genitori in Alto Adige, che ho lasciato molti anni fa", dice) collabora con la rivista Selen, tiene una rubrica fissa come sessuologa su Penthouse e l'acme della sua popolarità televisiva l'ha raggiunto grazie ad alcune ospitate al teatro Parioli e alla pertinente partecipazione al tele-dibattito Costanzo-Santoro sul Viagra. Per il resto, "la mia vita è on the road - spiega -,e mi divido fra Parigi, la Svizzera, Roma e Milano. Ho lasciato casa ancora giovanissima per vivere l'avventura, andare a Gerusalemme e sposarmi a Parigi con lo scultore Sferico". Uno che in fatto di pose plastiche deve intendersene. "A Parigi - continua - ho fatto la modella, però quando ero ancora in versione anoressica; insomma ho visto di tutto nella vita e alla fine mi sono decisa a raccontarlo. Le mie letture preferite sono "Intervista col vampiro" e poi Harold Robbins e Jackie Collins". E la musica, visto che siamo in tema? "Quella italiana non la seguo molto: amo il genere techno e trans-psichedelico che va tanto di moda oggi in Francia: è forte, mi fa sentire bene, mi alza il battito cardiaco. E pensi che io non sono aggressiva, ma una bambola dolce: mi chiamano la sexy-Heidi". Non sappiamo che cosa ne pensi il vecchio dell'Alpe, ma qui a Riccione (Italia) i bagnini osservano l'intellettuale disinibita e - commossi - ringraziano. Un buon libro allarga sempre gli orizzonti.

(IL GIORNALE - LUGLIO 1998)

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