martedì 23 novembre 2010

FAZIO E SAVIANO, PER FAVORE NON INONDATECI DI MELASSA

Ha fatto il prevedibile terzo record d'ascolto (per forza, stavolta c'era anche tutto il pubblico leghista sintonizzato per il discorso-monologo - non chiamiamolo elenco - di Roberto Bobo Maroni), eppure la terza puntata di «Vieni via con me» è scivolata più volte, paurosamente, sulla china della melassa. Di quel politicamente corretto che non di rado risulterebbe stucchevole e insopportabile anche a un seminarista. Come lo spazio del cabarettista disabile, David Anzalone. Che sarà anche handicappato, ma purtroppo non fa particolarmente ridere. E per un comico non è cosa da poco. Molto buono il Roberto Saviano d'apertura, con il pezzo sulle ecomafie e la loro origine, e convincente - ma ha fatto di meglio - anche il maiuscolo, sarcastico Corrado Guzzanti.
Il salotto buono della sinistra apre al lunedì, piace alla gente che piace (e Fabio Fazio, politicamente trasversale e genuflesso, si bea per questo), è un programma forse più pensante che pensato, ma è anche un incredibile catalogo di luoghi comuni. Questo va detto, prima di addormentarsi davanti alla tv sentendosi tutti più buoni.

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