martedì 8 novembre 2011

ALESSANDRO SIANI * LE DIFFERENZE TRA NAPOLETANI E MILANESI? VE LE RACCONTO IO

«La vera cucina milanese è quella giapponese. Ma anche col kebab non si scherza: gli appartamenti di Milano contengono più kebab che persone».  
Alessandro Siani non ha dubbi, e forte delle sue «sei/sette settimane» vissute nella capitale morale del Paese per girare con Claudio Bisio «Benvenuti al Nord» (uscirà a gennaio 2012, seguito ideale di «Benvenuti al Sud), ora ha gli elementi per sfogarsi sulle pagine di un libro. Si intitola «Non si direbbe che sei napoletano», ed è un collage di battute che indagano il complesso rapporto fra l’essere napoletano (uno stato dell’anima) e Milano. Con uso di milanesi. Se il napoletano nei dintorni del Duomo sente dire: «Ci facciamo un ape?», teorizza Siani «Non pensa all’aperitivo, ma a un invito a rubare un veicolo a tre ruote». Non è certo dura come ai tempi nebbiosi di Totò, Peppino e il vigile del «Noio volovàn savuàr», ma trovare una pizza come si deve per il partenopeo tipo pare sia impresa ancora impossibile. E non parliamo dei posti di lavoro, dove quell’apprezzamento, «Non si direbbe che sei napoletano», ogni tanto cala con simpatia. Altre volte «con malizia, come se si volesse attribuire alla parola napoletano significati solo negativi» dice Siani. L’unico errore da non fare è invitare a cena una ragazza milanese a dieta: «Siede a tavola dicendo: “Ti faccio solo compagnia”, e poi pian piano divora: antipasto, primo, secondo, contorno, frutta, dolce, caffè. E quando arriva il conto si preoccupa: “È salato?”. Pecché, rispondo io: te vuoi magnà pure quello?».

(TV SORRISI E CANZONI - OTTOBRE 2011)                                

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