lunedì 2 gennaio 2012

ZIA ESTER SIGNORINI * MIO NIPOTE? È UN PEZZO DI PANE

«Buongiorno signor Bagnasco, glielo dico subito: non è per sfiducia, ma quando mi ha chiamato per questa intervista, ho telefonato ad Alfonso per controllare se fosse vero. Non si sa mai, al giorno d’oggi: c’è brutta gente che approfitta di noi anziani. Anche perché io arrivo qui a casa e poi fruck fruck, mi chiudo dentro e do tre mandate. E se vuole venire qualcuno, fa la cortesia di chiamare per avvisare, sennò non entra».
La lucida, ferma dolcezza di zia Ester («Senz’acca, ma ci vorrebbe: ci fu un errore all’anagrafe…») Vairani, 84 anni, un tempo impiegata, vedova dall’età di 30 anni, si muove in un appartamento all’ottavo piano di un condominio fine Anni 60, a Cormano, qualche manciata di chilometri da Milano. Nell’aria e nelle cose tutto parla dell’illustre nipote. «Le vede queste? Sono le foto della sua laurea. Era emozionatissimo».
Signora Ester, quindi in tv a «Kalispera» c’è la vera zia di Signorini, non un’attrice…
«Ma quale attrice… Sono la sorella di sua mamma Lucia, alla quale ero legatissima: abitava due piani sotto. Una famiglia molto unita».
Come l’ha convinta, Alfonso, ad andare in tv?
«Mi ha detto: “Vieni, stai lì seduta, e se ti chiedo qualcosa, rispondi”. Perché no? A me interessa solo fare bella figura e farla fare a lui»
Aveva mai fatto televisione prima?
«Niente di niente, figurarsi».
Com’è andata? Era emozionata?
«Sono soddisfatta ed ero tranquillissima, rilassata, non ho fatto una piega. Rientrata a casa alle tre di notte, ero più sveglia di chi mi ha accompagnato. Sa, dormo poco…».
Un critico ha scritto che era meglio lei delle altre donne del cast…
«Boh, se lo dice lui… A me comunque Melissa, Pamela ed Elena sono piaciute tantissimo».
Non si sarà montata la testa, ora?
«Ma per piacere… Ne parlavo anche ieri in una bottega qui sotto: sono rimasta la Ester di sempre».
Alfonso nella vita è veramente come lo vediamo in tv?
«Assolutamente. È una persona dolcissima e buona. Molto intelligente. Uno che si è fatto da solo, non è mica figlio di giornalisti. È che il vostro è un ambiente di vipere. Chissà perché? Ricorda sua sorella Maria Daniela: fa l’interprete. Sempre stati due cervelloni».
È uno che si applica…
«Molto studioso. Anche da piccolo, lo mettevi lì col suo Topolino, e stava tranquillo a leggerlo finché non l’aveva finito. E poi ha insegnato al Leone XIII. Quando se n’è andato, piangevano tutti. Ai suoi allievi diceva: “Non mi interessa che cosa fa o dice tuo padre: mi interessa che cosa vuoi fare tu: mi interessa la tua testa”».
Qualcosa da rimproverargli?
«Sì, è dimagrito troppo. Gli dico sempre: mangia, sennò ti vengono tutte le pieghe come a nonna Belé».
Se le dico: «Casalinga di Voghera», che cosa mi risponde?
«E chi è? Non la conosco proprio».
È una figura di fantasia che di solito indica una semplice spettatrice media della tv. Lei pensa di esserlo?
«Non lo so, di tv ne guardo poca: troppa violenza e gente che va a mostrare i propri panni sporchi. Non mi piace. Vedo “La signora in giallo”, i commissari vari, “Don Camillo”. Il “Grande Fratello” lo guardo solo per vedere com’è vestito l’Alfonso. Se abbiamo finito, signor Bagnasco, le faccio una raccomandazione».
La ascolto.
«Scriva solo lo stretto necessario, sennò lo dico ai suoi genitori».

(TV SORRISI E CANZONI - DICEMBRE 2011)


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