giovedì 23 febbraio 2012

PERCHÈ A SANREMO CON CELENTANO C'ERA PUPO E NON (CHESSO') RAMAZZOTTI?

Perché a Sanremo, per il suo primo sermone sul palco dell'Ariston, Adriano Celentano ha chiamato Pupo e non, chessò, Eros Ramazzotti, Scialpi o Mal dei Primitives? In fondo, per quel ruolo, uno valeva l'altro.
Dirai, ma che ti importa? L'avrà preso a caso...
No, dai, m'importa, sono giorni che mi arrovello, perché quando si tratta delle (vere) domande che muovono il creato, ci sono. Non posso mancare. Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Perché c'era proprio Pupo a fare una cosa che poteva fare chiunque? Che legami ha con l'imperatore Adriano?
Enzo Ghinazzi in arte Pupo ha come impresario Umberto Maria Chiaramonte, che è anche presidente della società di comunicazione MN, che ha sede a Roma, e che - quando si dice il caso - cura anche i rapporti con la stampa per Adriano Celentano. Alla loro performance ha partecipato anche Gianni Morandi, da sempre amico di Pupo e suo salvatore negli anni dei debiti di gioco. Soldi poi platealmente restituiti.
Pupo dunque era là solo per una questione di amicizia e per un'agente in comune? Non posso crederci, dev'esserci di mezzo il talento recitativo. Non possono essere solo questi i motivi che hanno portato Pupo su quel palco.
Mi arrovello. Mi arrovello. Continuo ad arrovellarmi...

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