martedì 24 dicembre 2013

NATALE * ENRICO LETTA, MA E' TIMIDA RIPRESA, O RI-PRESA PER IL CULO?

Ogni due giorni Enrico Letta, qualche esponente del Governo o di organismi economici collegati ripetono che in Italia si vedono "i primi timidi segnali di ripresa", che "stiamo uscendo dal tunnel", e luoghi comuni conseguenti. Comprendo la necessità di diffondere un po' di ottimismo per smuovere i consumi e per tentare di restare in sella e mantenere lo stipendione (da sempre, la principale preoccupazione politica nel nostro Paese), ma se sto alla mia modesta esperienza diretta o riportata da amici, rilevo che: nelle aziende è stato il Natale che ha segnato la quasi totale scomparsa dei regali in entrata e in uscita. Il deserto dei tartari dell'omaggetto. Persino peggio dello scorso anno, che già fu tragico; i negozi mi paiono tutt'altro che pieni. C'è movimento nei supermercati, ma i carrelli li vedo carichi soprattutto di alimentari. Il resto mi sembra sia soprattutto voyeurismo dell'acquisto. Quindi, a meno che non comprino tutti sul web (cosa che non escludo, visto che io prendo quasi tutto lì, per esempio), o che attendano con ansia il 4 gennaio per tuffarsi su saldi o finti saldi, quelle di mister Letta mi paiono soprattutto panzane. Notevoli. Più che timidi segnali di ripresa, vedo forti segnali di ri-presa per il culo. Detto questo, buon Natale a tutti.

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