martedì 7 marzo 2017

PAVESI ESASPERATI: L'11 MARZO UNA MARCIA PER IL NUOVO PONTE DELLA BECCA

Il Ponte della Becca (Pavia)
La gente ormai chiede a gran voce il nuovo Ponte della Becca
Lo Stato invece nicchia (da anni) e non finanzia ancora la costruzione dell'opera, collocata a quanto pare a un centinaio di metri dal ponte attuale, in ferro, costruito fra il 1910 e il 1912 nell'ampia confluenza tra il Po e il Ticino. Un chilometro di strutture tubolari parzialmente distrutte e ricostruite durante i bombardamenti nella seconda Guerra Mondiale, e negli anni recenti rivelatosi più e più volte pericolante all'altezza di alcuni piloni. Chiuso all'improvviso e poi riaperto, prima a circolaziona alternata e poi per mezzi di peso non superiore ai 35 quintali. 

Rifarlo costerebbe 80 milioni di euro, 20 dei quali già promessi dalla Regione.
Sabato 11 marzo (le indicazioni precise sono nel volantino che si trova qui accanto) pavesi e oltrepadani si incontreranno in mattinata dopo le ore 9 (i primi a Linarolo, gli altri a Mezzanino) per una simbolica marcia di protesta di mille metri lungo il leggendario ponte che attraversa i due fiumi. Venirsi incontro tra fratelli, insomma, per portare a casa un risultato. Per fare che l'Oltrepò pavese e Pavia (senza contare i tanti turisti che arrivano da Milano e dintorni) non debbano patire altri disagi e rischi a causa di una struttura che ormai sta insieme con lo scotch. O vogliamo forse che la cronaca nera della fatiscente Italia prima o poi prenda il sopravvento?

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