lunedì 9 gennaio 2012

MASSIMO BOLDI: «TORNIAMO INSIEME?». CHRISTIAN DE SICA: «PERCHÈ NO?»

Nell’inverno che ha visto traballare le consolidate certezze dei botteghini cinepanettonari, si intravede uno spiraglio di luce per gli appassionati del cinema leggero virato al trash che da quasi trent’anni accompagna le feste degli italiani. La prima voce che si alza è quella di Massimo Boldi, fino a sei anni fa in coppia fissa con Christian De Sica (la loro ultima prova insieme fu «Natale a Miami», 2005), poi artefice di una clamorosa rottura che ha portato i due a proseguire con carriere separate. «In queste settimane sto ricevendo su Twitter» dice «migliaia di messaggi di fans che vogliono ardentemente che Christian e io torniamo a lavorare assieme. Inviti accorati di spettatori che sostengono che non ha senso vederci in sala separati. Anche se il mio ultimo film, uscito a ottobre, ha incassato ancora 4,5 milioni di euro, devo riconoscere che hanno ragione. Ora c’è stata la crisi di “Vacanze di Natale a Cortina”. L’ho visto, e mi è parso un buon prodotto, realizzato con grande sforzo economico. Se è andato male non mi fa certo piacere, ma credo che sia piuttosto ora di ragionare, se ci sono i presupposti, su un ritorno mio e di Christian. Ma non per soccorrerci vicendevolmente. La cosa deve partire da una buona idea, e dal presupposto che l’idea più grossa e vincente, commercialmente parlando, è rimetterci insieme. Il pubblico lo vuole. Dopo questi anni di carriere separate, sai quanta gente sarebbe disposta a venire al cinema anche solo per vedere che cos’hanno combinato di nuovo questi due scemi? Fui io a chiudere: rimasto vedovo, ebbi un problema esistenziale molto forte…».
Se il produttore Aurelio De Laurentiis preferisce non espremersi, arriva cauta ma – per la prima volta - possibilista, la risposta di Christian De Sica: «Tornare a lavorare con Massimo?» Il punto è che ci sono contratti da onorare: il mio con Filmauro, il suo con Medusa, e non sono cose così semplici e veloci da risolvere. In ogni caso, se si risolvessero questi problemi, perché no? Oggi potremmo fare “I due ragazzi irresistibili…”. Certo, Massimo ha fatto una discreta cavolata ad andarsene…».
Sulle difficoltà incontrate quest’anno dal cinepanettone, il figlio del grande Vittorio ha un’idea precisa: «“Vacanze di Natale a Cortina” è stato attaccato in modo secondo me strumentale… Ho letto giornali che parlano di crisi, di fine di un genere, di un modello berlusconiano di cinema. Ma quando mai? I cinepanettoni sono sempre stati tutt’altro. Vedo dell’astio, in questi attacchi. Come se tanta gente non stesse aspettando altro che i nostri incassi calassero. Questi film oltretutto sono una risorsa italiana, danno lavoro a tanta gente… Non facciamoci del male così, distruggendoli a ogni costo ed esultando perché vince “Sherlock Holmes”. Un film che in Italia non dà pane a nessuno. Non vorrei che chi produce i nostri lavori si stancasse di quest’andazzo e andasse a farli in America…».

(TV SORRISI E CANZONI - DICEMBRE 2011)

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