lunedì 22 gennaio 2018

LA LEGGENDA DI «ANTENNA 3 LOMBARDIA», IL BRODO DI COLTURA DELLA LEGA

Una foto storica: da sinistra, Enzo Tortora, Lucio Flauto e Renzo Villa.
Come si fa a raccontare una leggenda? Non è semplice, soprattutto se si tratta di quella di Antenna 3 Lombardia, l'emittente di Legnano (al suo storico indirizzo, via per Busto, 15) che ha segnato l'alba della tv commerciale nel Nord Italia, e il cui segnale, proprio a Milano (curiosamente) aveva grossi problemi di copertura. Servendo invece agevolmente il resto della Lombardia, la Liguria e un'ampia fetta di Veneto e Piemonte.
Con un pugno di volti e di programmi popolarissimi affidati al compìto Enzo Tortora, al proprietario Renzo Villa con il suo «Bingooo» impreziosito dalla dolce valletta Rossana, ma anche all'Ettore Andenna con gli innocenti sexy-giochi de «La bustarella», a Cino Tortorella, ai Gufi, agli indimenticabili Ric e Gian, a Lucio Flauto con la corrida de «Il pomofiore», i nostri sono riusciti a dare non pochi pensieri alla Rai e a convincere l'imprenditore edile Silvio Berlusconi che le tv private fossero il nuovo, grande business da cavalcare. 
Ma nello Studio 1 (all'epoca il più grande d'Europa) di Antenna 3 sono passati anche Massimo Boldi e Teo Teocoli con «Non lo sapessi ma lo so», Beppe Recchia con le sue leggendarie sexy inquadrature, il Quartetto Cetra, i Gatti di Vicolo Miracoli, la prima, procace Carmen Russo fasciata in tute aderentissime, Zuzzurro e GaspareGerry Bruno, Giorgio Faletti. Insomma, si fa prima a dire chi mancava in quegli anni negli studi di un'emittente che con le sue dirette interminabili ha messo il pubblico in sala al centro dell'occhio di bue. E che ha seminato (ne sono certo), in quell'euforia padana, i primi fermenti per la nascita della futura Lega Lombarda di Bossi e Salvini.
Nel video qui sotto Antenna 3 la racconta, a modo suo, in occasione della festa per i 40 della rete, mister Andenna, l'uomo di «Giochi senza frontiere», uno dei soci fondatori.

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