martedì 16 aprile 2019

RAI CULTURA, UNA STRANA SETTIMANA: DA DE GASPERI A RAUL CREMONA

Il mago Raul Cremona.
LUNEDÌ 29 APRILE
RAI5: PHILIP K. DICK, FANTASCIENZA E PSEUDOMONDI 
Il mondo immaginato da Philip K. Dick oggi è una realtà: il pianeta è mercificato, il comportamento è disumanizzato, la pubblicità è onnipresente, le società sono controllate e i media giocano un ruolo determinante nella creazione del consenso. Il documentario “Philip K. Dick, fantascienza e pseudomondi”, in onda lunedì 29 aprile alle 21.15 su Rai5, attinge al lavoro dello scrittore e ai vari adattamenti cinematografici dei suoi romanzi (tra questi Blade Runner, Minority Report, Total Recall) per spiegare in che misura l'opera di Dick ha anticipato il nostro presente: con 45 romanzi e 120 racconti, ha previsto molti dei temi che ossessionano la vita moderna, compresi i mondi virtuali, le società totalitarie, le tecnologie che ci schiavizzano. Seguendo la biografia dell’autore, il filmato approfondisce le principali ossessioni che caratterizzano la sua opera: l'essere umano e il suo doppio, la società controllata e, infine, che cos'è la realtà.

MARTEDÌ 30 APRILE
RAI5: TIMBUKTU
L'opera intensa di uno dei maestri del cinema africano ispirata a un evento di cronaca accaduto in Mali, vincitrice del Premio della Giuria Ecumenica al Festival di Cannes 2014 e di 7 premi César. È il film “Timbuktu” di Abderrahmane Sissako, che Rai Cultura propone – anche in lingua originale e senza interruzione pubblicitaria – martedì 30 aprile alle 21.15 su Rai5. Non lontano da Timbuktu, ora governata dai fondamentalisti islamici, Kidane vive pacificamente tra le dune con la moglie Satima, la figlia Toya e il pastore 12enne Issan. In città, la gente soffre impotente per il regime di terrore imposto dai jihadisti, determinati a controllare la loro fede. Tutto è stato bandito: la musica, le risate, le sigarette, persino il gioco del calcio; le donne sono diventate le ombre, ma continuano a resistere con dignità. Ogni giorno, nei nuovi, improvvisati tribunali vengono emesse tragiche e assurde sentenze. A Kidane e alla sua famiglia tutto questo finora è stato risparmiato, ma il loro destino cambia quando lui uccide accidentalmente Amadou, il pescatore che ha macellato "GPS", la sua amata mucca. Kidane, infatti, dovrà vedersela con le nuove leggi degli occupanti stranieri. Candidato all'Oscar 2015 come miglior film straniero. Con Ibrahim Ahmed, Toulou Kiki, Abel Jafri, Fatoumata Diawara, Hichem Yacoubi.

RAI STORIA: BUONASERA PRESIDENTE
De Gasperi, De Nicola e Einaudi
Undici Presidenti della Repubblica e altrettanti attori italiani – tra i quali Antonello Fassari, Giorgio Colangeli, Antonio Catania, Paolo Sassanelli, Giovanni Esposito – a farli rivivere, dando loro voce e volto: da martedì 30 aprile alle 21.10 su Rai Storia prende il via “Buonasera Presidente”, una co-produzione originale Anele e Rai Storia, realizzata da Anele, che racconta 10 Presidenti della Repubblica italiana, da Enrico De Nicola a Carlo Azeglio Ciampi. “Buonasera Presidente” è una docu-fiction seriale che unisce immagini, testimonianze illustri e filmati di repertorio alla narrazione fiction, con una serie di “faccia a faccia” condotti dal giornalista Filippo Ceccarelli agli 11 personaggi, interpretati da altrettanti attori che ne fanno rivivere l'indole, la personalità e il profilo politico: Antonello Fassari nel ruolo di Francesco Cossiga, Antonio Catania in quello di Oscar Luigi Scalfaro, Giorgio Colangeli nelle vesti di Carlo Azeglio Ciampi. E ancora Paolo Sassanelli (Giuseppe Saragat), Giovanni Esposito (Giovanni Leone), Gianfranco Gallo (Enrico De Nicola), Sergio Pierattini (Luigi Einaudi), Thomas Trabacchi (Sandro Pertini), Amerigo Fontani (Giovanni Gronchi), Nando Paone (Antonio Segni), Paolo Ricca (Alcide De Gasperi). Le interviste di Filippo Ceccarelli non hanno niente di immaginario, perché i Presidenti rispondono sempre con parole da loro realmente usate, che gli autori, con la consulenza degli storici Sabino Cassese e Alberto Melloni, hanno tratto da discorsi pubblici, libri di memorie, colloqui con giornalisti e che restituiscono un racconto reale e accurato, non solo dei momenti più istituzionali, ma anche di quelli legati all’esperienza personale, intima, di queste figure che con il loro operato hanno saputo ispirare, guidare, anche cambiare, l’Italia. Ad arricchire il racconto una serie di testimonianze illustri che si intervallano ai materiali di repertorio e alle interviste di Filippo Ceccarelli. Tra queste, quelle di familiari e amici dei Presidenti, come Giancarlo Leone, Gabriella Ciampi, Ernestina Saragat, Matteo Sardagna Einaudi, Maria Cecilia Gronchi, Mariotto Segni, Maria Romana De Gasperi, Anna Maria Cossiga, e di tanti personaggi del mondo delle istituzioni e non solo, come i politici Emma Bonino, Marco Follini, Mauro Mellini, Nicola Mancino, Rosy Bindi, Luigi Zanda, il Giudice della Corte Costituzionale Giuliano Amato, Monsignor Vincenzo Paglia, gli storici Sabino Cassese e Alberto Melloni, co-autori del libro: “I Presidenti della Repubblica - Il Capo dello Stato e il Quirinale nella storia della democrazia italiana” e consulenti della serie, l’ex calciatore e Campione del Mondo sotto la Presidenza Pertini Marco Tardelli, l’alpinista Giampiero Di Federico e molti altri. La serie – in 7 puntate da 50 minuti ciascuna – si apre con due puntate dedicate a tre presidenti ciascuna (De Gasperi - De Nicola - Einaudi e Gronchi – Segni – Saragat) cui seguono cinque puntate monografiche dedicate a Leone, Pertini, Cossiga, Scalfaro, Ciampi.
Si comincia con Alcide De Gasperi, capo provvisorio dello Stato per due settimane, interpretato da Paolo Ricca. Al centro dell’intervista in particolare la nascita della Repubblica, il nodo dell’amnistia ai fascisti, i difficili rapporti con Togliatti, la scelta anti-presidenzialista alla Costituente. La figlia Maria Romana racconta un De Gasperi privato e familiare e rivela l'imbarazzo del padre per le acclamazioni che riceveva nelle piazze. Si procede con l’elegante ma morigerato Enrico De Nicola, eletto dalla Costituente capo provvisorio dello Stato nel 1946, che rivive con il suo carattere bizzoso e la sua sapienza giuridica grazie all’attore Gianfranco Gallo. Tra il rifiuto di recarsi a vivere nella ex reggia del Quirinale e il taglio dello stipendio da presidente, prende luce un personaggio che amava farsi desiderare e che camminava in bilico tra la fede monarchica e l’adesione alla Repubblica. Il primo episodio si conclude con il liberale e “tutto d’un pezzo” Luigi Einaudi, che dà il via alla serie dei settennati presidenziali. Sergio Pierattini ce lo restituisce come un anziano gentiluomo tanto cortese nei modi quanto determinato nell’azione. Dal “botta e risposta” con Ceccarelli veniamo a conoscere il suo profondo amore per l’agricoltura, il complesso rapporto che ebbe con l'informazione e la satira, il rigore con cui fissò le regole del gioco presidenziale. “Buonasera Presidente” è una co-produzione Anele e Rai Storia, realizzata da Anele. Prodotta da Gloria Giorgianni, autori Filippo Ceccarelli, Alessandra Cravetto, Marco Dell’Omo, Giacomo Faenza e Davide Minnella, regia Giacomo Faenza e Davide Minnella. Con la consulenza editoriale di Filippo Ceccarelli e quella storica di Sabino Cassese e Alberto Melloni.

 

MERCOLEDI’ 1/5/2019

RAI STORIA: SPECIALI STORIA
Grande Torino
A 70 anni dalla tragedia di Superga, Rai Storia racconta l'epopea degli invincibili in maglia granata, la squadra del Grande Torino che rimase vittima della sciagura aerea, il 4 maggio 1949. Quello del Grande Torino è un romanzo sportivo e una leggenda nazionale inserita nella storia dello sport e del paese. Un racconto affidato al doc “Grande Torino”, in onda mercoledì 1 maggio alle 21.10 su Rai Storia. L'imbattibile squadra granata aveva vinto tre campionati di fila, dal 1946 al 1948, macinando record e fornendo l'ossatura alla Nazionale italiana, valorizzando campioni come Virgilio Maroso, Guglielmo Gabetto, Mario Rigamonti, Franco Ossola, e il capitano Mazzola. La loro storia è quella dei ragazzi degli anni ‘40, giovani uomini simbolo dell'Italia che si risollevava dopo la guerra, rimboccandosi le maniche alla ricerca di normalità. La tragedia distrugge i sogni di migliaia di ragazzini e apre le porte della leggenda ai 17 giocatori, periti con tre allenatori, tre dirigenti, tre giornalisti e quattro uomini dell'equipaggio. Superga diventa il primo lutto collettivo dell'Italia moderna, l'anno zero del calcio italiano, la pietra d'inciampo della memoria condivisa del Paese. A raccontare le storie dei giocatori e ricordare le gesta del Grande Torino, Guido Vandone e Umberto Motto, i ragazzi delle giovanili che presero il posto dei “grandi” nelle ultime quattro giornate del campionato 1948/49. E poi i giornalisti Giampaolo Ormezzano e Italo Cucci, lo storico Mauro Canali, e i famigliari dei calciatori, tra cui Susanna Egri, figlia dell'allenatore Egri Erbstein, Franco Ossola, Pierluigi Gabetto, e Sandro Mazzola, ex calciatore e figlio del capitano della squadra, Valentino Mazzola.

GIOVEDÌ 2 MAGGIO
RAI5: CONCERTO  SANTA CECILIA
Ore 21.15
Mozart in viaggio (2019)
Regia: Andrea Menghini
Fabio Biondi, nome affermato nel mondo nell’interpretazione della musica barocca, a Santa Cecilia nella doppia veste di direttore dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e in quella di violino solista. Il programma comprende la Sinfonia n. 31 K 297 "Parigi" –  scritta alla fine di un viaggio durato più di un anno, che aveva portato il ventiduenne Mozart da Mannheim a Parigi, alla ricerca di nuove prospettive professionali che potessero migliorare la deludente realtà della corte Salisburghese in cui il compositore si sentiva limitato artisticamente e umanamente – la Sinfonia Concertante K 364 e la Sinfonia n.36 k425 "Linz".

RAI STORIA: LEONARDO DA VINCI - L’ULTIMO RITRATTO

La vita e l’eredità di Leonardo. Le racconta, nel cinquecentenario della sua scomparsa, il documentario in due puntate di Rai Cultura “Leonardo Da Vinci -L’ultimo ritratto”, in onda da giovedì 2 maggio alle 21.10 su Rai Storia. Su Leonardo è stato detto e scritto di tutto. Un genio. Un mito. Un anticipatore. Il più grande artista di tutti i tempi. Il precursore della scienza moderna. L'uomo universale. Il documentario offre un ritratto dell’uomo grazie agli interventi di  studiosi che hanno dedicato la loro carriera a decifrare la complessità del mosaico che costituisce la vita e l’opera di Leonardo. Il racconto è “calato nel tempo” di Leonardo, la fine del ‘400 e gli inizi del ‘500, quando il mondo si stava “allargando”, grazie alla scoperta dell’America, e il sapere “ampliando”. Era l’epoca della teoria copernicana sul moto celeste, della Riforma e della caduta di Costantinopoli. Nella seconda puntata, in onda giovedì 9 maggio, in primo piano l’eredità di Leonardo, ovvero tutto ciò che lo ha consacrato, negli ultimi due secoli, come uno degli scienziati e degli artisti più importanti della storia dell’umanità.

SABATO 4 MAGGIO
RAI5: RAUL CREMONA: IL MAGO DELLA RISATA
Sim Sala Min 
Una “cavalcata” attraverso i personaggi più divertenti e surreali di Raul Cremona: dal mago Silvano, trasparente ed affettuosa parodia del Maestro Silvan, al ben più ridicolo Oronzo, vero e proprio “mago da strapazzo”, dall'imbonitore Saponazzi al tronfio prim'attore Jacopo Ortis. Rai Cultura rende omaggio alla comicità di Raul Cremona con un ciclo di appuntamenti dal titolo “Raul Cremona: il mago della risata”, in onda da sabato 4 maggio alle 21.15 su Rai5. Ad aprire l’omaggio è lo spettacolo “Sim Sala Min”, un viaggio bizzarro che parte dal palcoscenico di un teatro pieno di cianfrusaglie d’altri tempi che riporta ai ricordi infantili di Cremona, quando nutriva la passione per lo spettacolo, davanti allo specchio magico del televisore, con i varietà  e i film ingenui ma ricchi di fascino degli anni ’50 e ’60.  Se Silvan, affettuosamente parodiato con trovate esilaranti, è la figura del mago che maggiormente regna come un’ombra su questo spettacolo, non mancano le altre maschere della galleria di Raul Cremona: dall’adolescente Manipolini, emulo catastrofico di Silvan stesso, all’imbonitore Saponazzi, con la sua patina cialtrona da festa di piazza d’altri tempi, a una serie divertente di meditazioni sulla figura dell’attore, giocando sul potere affabulatorio di icone come Gassman o De Niro fino all’immancabile Oronzo, con un travolgente tentativo di seduta spiritica nel suo “gabinetto” medianico. “Sim sala min” è uno spettacolo di immagini in cui il palcoscenico diventa una grande scatola magica dove ciascun elemento fa scaturire una diversa atmosfera o personaggio. Raul Cremona con disincanto e un pizzico di nostalgia ci regala un giro in giostra, a tratti vorticoso, a tratti poetico, riconfermandosi quel cantastorie che, con originalità  unica, si serve della magia come arte della narrazione. Lo spettacolo ha la regia di Raffaele De Ritis.

RAI STORIA: CINEMA ITALIA
La proprietà non è più un furto
Impiegato di banca allergico ai soldi, convinto che la ricchezza sia sempre frutto di un ladrocinio, seppur legale, il giovane ragionier Total decide di punire un facoltoso macellaio, derubandogli progressivamente tutto quello che possiede. Terzo e conclusivo capitolo della cosiddetta “trilogia del potere” composta da Elio Petri con “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” e “La classe operaia va in paradiso”, “La proprietà non è più un furto” è in onda sabato 4 maggio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. La pellicola del 1973, la cui colonna sonora è stata creata dal maestro Ennio Morricone, vede protagonisti Ugo Tognazzi, Flavio Bucci, Daria Nicolodi, Silvio Orlando, Mario Scaccia, Gigi Proietti, Salvo Randone.

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