lunedì 15 aprile 2019

FERMATE CARLO FRECCERO PRIMA CHE DISTRUGGA IL SUO MITO

«Polvere di stelle» - Perché Freccero vuole distruggere il suo mito?
Qualcuno a Raidue si è impossessato del corpo di Carlo Freccero e combina tele-cazzate al posto suo. Non c'è altra spiegazione. A Viale Mazzini, nella truppa degli esodandi, si aggira lo spettro di un direttore che ha assunto le sembianze dell'accreditato genio della tv e si diverte a distruggere la sua reputazione. Costruita con puntiglio in anni di lavoro.
Da quando Carlito, in quota Movimento 5 Stelle, si è reimpossessato della poltrona (che terrà per un anno e a titolo gratuito, almeno così pare), non ne ha ancora combinata una giusta. L'ultima boutade, che viene da un'intervista al settimanale Oggi, è l'idea di sostituire Costantino Della Gherardesca con Simona Ventura alla guida di «Pechino Express». Sommerso dalle immediate critiche (e voglio essere buono) dei televisionari.

Ora, si sa che Freccy per fare titolo in un'intervista direbbe qualsiasi cosa, però c'è un limite a tutto. A me l'ultra-snob Costantino non sta neanche particolarmente simpatico, ma il programma va bene, è un cult nel suo genere, e lo conduce l'intellettuale chic & trash che fa tendenza (il vero Freccero una volta aveva a cuore i programmi di tendenza). Tienitelo stretto. No, lo spiritello pasticcione che abita il corpo del direttore lo vuole sostituire con la sua pupilla Simona Ventura. Operazione perfettamente inutile e un potenziale danno d'immagine.

Freccero una volta era un Angelo Guglielmi sovraeccitato, senza il talento sovrumano di Guglielmi ma con il fiuto giusto per spiazzare, per fare una tv con una visione laterale, sbarazzina e a volte un po' rischiosa, ma con un occhio sempre puntato ai numeri. 
Oggi, saltati tutti gli schemi, l'alien che sta nel corpo del boss commette errori che manco l'ultimo della classe ai corsi di comunicazione. Fa una tv che è contro tutte le logiche che hanno reso grande Freccero. E nei prossimi giorni partirà «The Voice», le uova di lompo del caviale «X-Factor». Un format usurato e stantio che la stramba giuria (col solito Morgan) e la già citata Simona Ventura, che il mestiere lo conosce e che sembra aver superato il periodo onnipotenziale, cercheranno di rianimare. Ci riusciranno o no? Di certo se lo chiede anche l'organismo ospitato dal corpo di Freccero. Quello vero, che forse sarà all'estero a fare bella tv, «The Voice» l'avrebbe cassato ancora prima di entrare in ufficio. 

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