domenica 19 febbraio 2012

SANREMO E' DONNA: VINCONO EMMA, GEPPI E (COME SEMPRE) MARIA

Dal prossimo anno, andrà così: chi ha vinto "Amici", se si iscrive, si aggiudica automaticamente, di diritto, anche Sanremo. A conti fatti, ci sta: risparmiamo qualche soldo e una bislacca settimana senza controprogrammazione su tutte le reti nazionali.
La 62esima edizione del Festival è stata un capriccio rosa: oltre all'annunciatissima vittoria di Emma Marrone (grinta, voce e un pezzo un po' retorico forse inadatto a lei), già amica di Maria De Filippi, le donne hanno monopolizzato la scena. Arisa è arrivata seconda (ma meritiva di vincere) con una bella canzone scritta dall'ex fidanzato Giuseppe Anastasi, e technicolor Noemi ha portato a casa il bronzo, aiutata dalla giuria in sala stampa, che ha impropriamente tagliato le gambe alla strana coppia Loredana Bertè-Gigi D'Alessio. La canzone però venderà, eccome. E lei per il coraggio di indossare quelle labbra meritava almeno un premio alla carriera.
Ma il vero exploit l'ha fatto la sarda Geppi Cucciari, che - per manifesta pochezza della concorrenza - con ritmo e qualche efficace battuta si è pappata in un solo boccone tutti i colleghi sfilati quest'anno all'Ariston: da Luca e Paolo, ormai convinti di essere qualcosa che non sono, ai Soliti idioti. Che autodefinendosi mettono le mani avanti, ma non basta per far ridere. Persino lo stralunato Rocco Papaleo, al quale non sono mancati gli spunti, di fronte al ciclone Cucciari spariva. Da notare che la ruvida (stavolta un po' meno) Geppi è brava ma non siamo di fronte al Beppe Grillo dei tempi migliori. Quindi ognuno tragga le dovute conseguenze.
Celentano (Mi chiamo Adriano e sono fatto della stessa materia di cui sono fatti i bonifici), che una volta con la sua demagogia riusciva a portare a casa la pagnotta intercettando anche gli umori delle masse, stavolta ha fatto flop su tutta la linea. Rimediando persino fischi in platea. Per lui un Sanremo boomerang sulle gengive.
In tutto questo, uno spaesato Gianni Morandi, che alla sua tenera età ha condotto la nave in porto lasciando che chiunque salisse su quel palco accanto a lui si impadronisse del Festival. L'ennesima riprova del fatto che chi è nato per cantare, è meglio che faccia soprattutto quello.

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