lunedì 22 marzo 2010

GIALAPPA'S * UN FORMAT VOCALE CHE HA FATTO IL SUO TEMPO?

C'è una presenza incorporea che in tv, ormai, ce le ha quasi fratumate. Per usare un grazioso francesismo.

Non è Gigi Marzullo, che è più corpo che anima (e soprattutto cotonatura), ma quei tre zuzzerelloni a (tele)comando della Gialappa's band.
Lo so, è estremamente impopolare parlare male di quelli "simpatici", persino dei comici a gettone di Zelig, ma inizia a sentirsi puzza di bruciato.
Già imperversanti da anni nei palinsesti di Italia 1, i signori Giorgio Gherarducci, Carlo Taranto e Marco Santin timbrano il cartellino come dei qualunque Fantozzi della satira di costume. Una volta erano il nuovo. Oggi al massimo sono il nuovo che avanza. In frigorifero, però.
Sempre con gli stessi birignao, il medesimo schema vocale d'attacco (collaudato, per carità, ma dopo un po'...), gli stessi finti stupori che ormai fanno di loro la miglior minestra riscaldata della nostra tv. Stucchevole parodia di se stessi.


Alzi la mano chi non ne può quasi più di sentirli gracidare protestando da lustri "Mai dire..." qualcosa. In genere Grande Fratello, dove peraltro grazie al materiale umano fornito loro da Endemol (quest'anno tra Mauro Marin, Veronica Ciardi, Sarah Nile e Massimo Scattarella e soci c'era di che sbizzarrirsi) qualche risata riescono pure a strapparla. Finita lì, però.
E poi, si riesce a immaginare qualcosa di più artificiale dei loro imperversanti spot bancari, girati in serie? Un incubo. Di questo passo, vien voglia di avviare il processo di beatificazione persino per Ennio Doris di Banca Mediolanum. Come minimo è Robert De Niro, al confronto.
E pensare che ai loro esordi, su Radio Popolare, i gialappi erano al limite della bestemmia in diretta. Adesso che sono più che mai integrati al sistema e guadagnano benissimo, si sono definitivamente imborghesiti, ripuliti e non saraccano più. Ormai la vera bestemmia è propinarceli tutto l'anno in tutte le pieghe del palinsesto.
Si rinnovino in fretta, oppure ci toccherà dire che sono un format vocale che ha fatto il suo tempo. Nonostante gli ascolti. E sarebbe un peccato.

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