sabato 27 giugno 2020

MARIANO APICELLA: "SILVIO HA CHIAMATO DAL LOCKDOWN: FORSE ESTATE INSIEME IN SARDEGNA"

Da sinistra, Mariano Apicella e Silvio Berlusconi.
Che fine ha fatto Mariano Apicella, 57 anni, la chitarra romantica all'ombra del Vesuvio? Dov'è andato a cacciarsi il menestrello partenopeo del Silvio Berlusconi dei tempi (politicamente) migliori? E' vivo e lotta insieme a noi. In bilico fra un nuovo disco e un'estate post Covid-19 che potrebbe vederlo riunire al suo Pigmalione.
Apicella, che cosa sta facendo dopo il lockdown?
"Dopo quattro album di inediti, sto progettando un nuovo disco, che sarà prodotto dal mio agente Nicodemo Scilanga. Vorrei che fosse finalmente un disco di cover". 

Come ha vissuto questo brutto periodo?
"A casa, come tutti i colleghi, senza poter lavorare. Per chi vive di musica, come me, è stato pesante".
E adesso?
"Vedremo di ricominciare dai concerti nelle piazze, le famose mille persone al massimo. Con il problema del distanziamento e di spazi che in Italia sono ridotti, mica come le piazze russe: là la più piccola è tre volte Piazza del Popolo, a Roma". 

Secondo lei come si è mosso il Governo?
"Non sono un esperto e non ho la competenza politica per potermi esprimere, ma secondo me ci sono state alcune manchevolezze e tanti ritardi. Prenda i guanti".
Quali guanti, quelli di lattice? Quelli che un giorno sono consigliati e poi sconsigliati dall'OMS?
"Sì, io faccio da sempre giardinaggio e li usavo già. Prima li pagavo 3 euro a confezione. Ora costano 12.90. Ma le pare possibile?". 

La domanda è aumentata esponenzialmente causa Covid, non si trovano, e il prezzo aumenta. E' una normale legge di mercato.
"Sì, ma troppo. E poi non mi dica che non ci sono aziende italiane in grado di iniziare a produrne quantititativi industriali. Poi c'è il caso dell'Ospedale costruito a Milano, 30 milioni di euro e finito in niente. Ho l'impressione che ci siano anche furberie, su queste e altre cose, in un momento come questo. Bisogna anche dire ci è cascata addosso una cosa così complicata da gestire, che comprendo le difficoltà".
Si è sentito con Silvo Berlusconi, che è da tempo rifugiato a Nizza?
"Durante il lockdown mi ha chiamato tre volte da Valbonne, abbiamo chiacchierato, voleva sapere se fosse tutto ok. Il Presidente sta bene e lavora da lì". 

Ci sarà anche un brano scritto o cantato da Berlusconi nel suo nuovo album?
"Non lo so, dobbiamo riunirci e parlarne al più presto. A me farebbe molto piacere, naturalmente. Stavolta farò cover che spaziano da Bruno Martino a Umberto Bindi, passando per qualcosa di meno noto della Napoli di Renato Carosone. Se ci fosse anche un suo contributo, sarebbe stupendo".
Quindi, un'estate di concerti, ove possibile.
"Per me tutto si fermò poco prima dell'8 marzo, avevo una serata per la Festa della donna. Il Presidente Berlusconi chiacchierando mi ha anche rivolto un invito per passare l'estate in Sardegna, a Villa Certosa, qualora la questione Coronavirus fosse rientrata. Ma non so, vedremo...".
Secondo lei ci andrà?
"Secondo me alla fine no, è farebbe bene. E' lì al sicuro a Valbonne, non vedo perché dovrebbe rischiare di buttare al vento mesi di precauzioni per spostarsi. Ma staremo a vedere".

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