domenica 7 giugno 2020

TIMIDI SEGNALI DI RIPRESA ECONOMICA IN UN'ITALIA STREMATA DAL VIRUS

La quiete (apparente) dopo la temesta.
Matteo Salvini che tace un po’, nell’assoluta percezione della propria inutilità, anzi del danno che produce all’economia non appena proferisce verbo; la BCE che si predispone a dare, nell’emergenza e con modalità da definire, facendo sembrare la vecchia Europa ancora un po’ madre e non matrigna; la Borsa che in questi giorni ha ripreso parecchio a rifiatare dopo la batosta del Covid mentre lo spread si ridimensiona. 
Tutt’attorno, tra la gente, un po’ di voglia di ricominciare che si respira (a fatica, con grande fatica) dopo il ko tecnico che abbiamo subito. Tutti. Nessuno escluso.
Magari sono attimi. Magari non durerà (soprattutto il silenzio di Salvini), ma lasciatemi qui sotto la pianta a sognare. E portatemi un Lucano ghiacciato.

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