lunedì 30 novembre 2020

OROSCOPO 2021 * SE SI RIPETE IL 2020 DEL TORO, SONO IN UNA BOTTE DI FERRO

Il 2020 è sotto gli occhi tutti. Ma il 2021?
Non li guardo mai. Mai. Non li sfioro neppure per 360 giorni l'anno. Soltanto l'ultima settimana, la 52esima, trovandoli ovunque, dalla tv alle riviste, cedo al rito di dare un'occhiata distratta agli oroscopi per il successivo. Solitamente, dalla notte dei tempi, le previsioni per chi è del Toro sono moderatamente positive. Della serie: massì, non farai il botto, però tutto sommato saranno 12 mesi discreti. Lavoro: dai, te la cavi. Amore: non c'è male. Salute: ok, ma occhio alla prostata. Nella migliore delle ipotesi possiamo parlare di cauto ottimismo perenne. Al netto di qualche moderato tiro di jella che mi lascia sempre perplesso. Questo copione, non so per voi, ma per me è immutabile. Sono vittima dell'oroscopo democristiano. Che è anche quello più furbo, se ci pensi. Non ti rendi antipatico al lettore e bene o male, sbagli di poco.

Soltanto lo scorso anno, a fine 2019, sono sobbalzato sulla sedia: tutti i Paolo Fox e i Frati Indovini dell'italico suolo, anzi, del pianeta erano concordi sul fatto che il 2020 sarebbe stata un'annata stupenda per il Toro. Eccezionale. Anzi, l'annata del Toro per eccellenza. Senza ombra di dubbio o sfumatura alcuna. Toro forever. Tutti gli altri muti. Leggevo vaticinii mirabolanti su ogni fronte. Cose mai viste. Tanto che mi sono fregato le mani e ho pensato: qui si svolta. Vinco il Pulitzer, Olga Kurylenko mi suonerà al citofono in Ticinese e vivrò con lei in uno stato di priapistica erezione almeno da gennaio a dicembre sano come un pesce.
Ve lo dico solo perché se è venuto fuori l'anno di merda che poi è uscito (un anno senza precedenti, direi) adesso sapete con chi prendervela.

 

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