giovedì 4 febbraio 2010

MORGAN RIAMMESSO A SANREMO? CIALTRONATA ALL'ITALIANA. LUI: «ORA NON VADO PIU'»

Dopo la tragedia, la farsa.
L’ennesima, grande pagliacciata all’italiana si è consumata a Viale Mazzini. Di fronte agli autorevoli nei di Bruno Vespa (quello che somiglia alle Gocciole, i biscotti per la colazione sfornati da Pavesi) Marco Morgan Castoldi ha ricevuto il perdono di Mauro Mazza, di Sanremo, dell’Italia tutta.
Dopo il botto dell’esclusione dal Festival, insomma, la riammissione del cattivo ragazzo che dice di voler iniziare un regolare cammino di recupero e di redenzione. Questa è l’ultima volta, giurin giuretta. Specchio riflesso. Sto in castigo e taccio.

Da questa storia escono male tutti: la Rai, che aveva preso una giusta decisione punendo il modo esemplare l’esemplare cattivo esempio dato dal cantautore reo di aver esaltato in un’intervista le doti antidepressive della cocaina. E ne esce male lo stesso Morgan, il maledetto a gettone. Il duro e impuro emulo di  Baudelaire ma con la data di scadenza impressa sulla cresta incanutita. Faccio il cattivo para-guru solo finché vedo che funziona il giochetto. Se butta male, mi pento, cristianamente, e buonanotte ai suonatori. Vuoi che non mi perdonino? Massì, che mi perdonano. Male che vada, l’Italia intera avrà parlato di me e otterrò la più grande esposizione mediatica mai avuta in vita mia. Cosa che potrebbe fare anche gran bene al Sanremo di Antonella Clerici. Che si annuncia traballante assai.

L’unico rammarico è che il povero Enzo Biagi se ne sia andato qualche anno fa: Morgan, anziché a «Porta a porta», avrebbe potuto andare a pentirsi al «Fatto». Nomen omen.

ULTIMORA:
NONOSTANTE L'ASSURDO RIPENSAMENTO DELLA RAI, DURANTE LA REGISTRAZIONE DELLA PUNTATA DI PORTA A PORTA, MORGAN HA RIFIUTATO L'INVITO A RIENTRARE NEL CAST DEL FESTIVAL (SAREBBE IL SUO PRIMO ATTO DI COERENZA NEGLI ULTIMI TEMPI), DICENDO: "CI TENEVO TANTO, MA ORMAI SANREMO NON MI INTERESSA PIU'".
SARA' DAVVERO FINITA LA TELENOVELA? 

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