mercoledì 24 febbraio 2010

THE WOLFMAN * SE SEI BRUTTO (E LUPO) TI TIRANO LE PIETRE

Quel figo un po’ imbolsito di Larry Talbot (Benicio Del Toro) torna al paesello richiamato dalla fidanzata (Emily Blunt) del fratello, squartato di notte da non si capisce bene chi o cosa. Gli inquirenti escludono l’ascolto forzato di «Italia amore mio», il brano portato a Sanremo da Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici. Vuoi vedere che ha fatto la stessa morte di mammà, quand’ero piccino?



Per casa, in ciabatte e fucile, gira anche quel misogino di babbo Talbot (Anthony Hopkins), che ha tutta l’aria di nascondere qualcosa sotto la lunga chioma bianca.


Indagando indagando, Larry viene morso dal mostro: una creatura più veloce di Mastella nel cambiare schieramento: un dannato uomo lupo che non lascia scampo. Se sopravvivi, ti trasformi in licantropo anche tu, e sono cazzi per tutti ma anche per te. Fai una vita d’inferno, e ogni volta che ti trasformi, poi devi cambiare tutto il guardaroba. E pensare che una zingara (Geraldine Chaplin), l’aveva detto.


La polizia ovviamente non sta a guardare, e riesce ad arrestare il povero Larry, che quando si libera (perché poi lo sai che si libera) fa una strage. Bisogna provare a fermarlo con pallottole d'argento.
Joe Johnston confeziona un film truculento, zeppo di effetti speciali e nella sostanza tutto sommato non disprezzabile. Soprattutto per chi ama il genere. Peccato per l’indubbia prevedibilità della trama, e per un cast di grandi attori che viaggia col pilota automatico. VOTO: 6.5.

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